Come ben noto, il Superbonus è una maxi-agevolazione fiscale introdotta per sostenere le spese sostenute per il miglioramento energetico, antisismico e di ristrutturazione degli immobili.
Nato nel 2020, in origine prevedeva che, una volta eseguiti i lavori si potesse avere una detrazione fiscale applicabile nella dichiarazione dei redditi pari alla somma investita per i lavori più il 10% distribuita nei 5 anni successivi al sostenimento delle spese (4 anni per le spese sostenute dal 1 gennaio 2022).
In alternativa alla fruizione della detrazione era possibile scegliere la sua cessione o al fornitore che veniva poi recuperata sottoforma di credito d’imposta, oppure a terzi come banche e società finanziarie.
Con l’introduzione della Legge di Bilancio 2023, il Superbonus – pur mantenendo inalterata la sua natura - ha subito una revisione sostanziale su due punti fondamentali
- Detrazione applicabile passa dal 110% al 90% e si ridurrà, progressivamente, nel tempo (70% per il 2024 e 65% per il 2025);
- Non è più prevista la cessione del credito.
L’Agenzia delle Entrate ha poi introdotto, con la
Circolare del 13 giugno 2023, alcune novità che portano ulteriori chiarimenti sul tema.