Il passaggio dal giudice amministrativo a quello ordinario, in un appalto pubblico, avviene al momento della stipula del contratto.
È nel contratto, infatti, che le parti fissano le clausole della “lex specialis” che regola il loro rapporto e le loro reciproche obbligazioni.
È perciò importante che ciò avvenga in un quadro di assoluta stabilità negoziale, intesa come una sorta di “tranquillità operativa” rispetto ad eventuali “sorprese” derivanti da azioni promosse all’esterno delle parti in procinto di contrarre.
La direttiva ricorsi ha prodotto nel nostro ordinamento una serie di modifiche al Codice dei Contratti che ha puntualizzato un percorso virtuoso volto ad assicurare questa condizione contrattuale.
La trasparenza nell’azione dell’Amministrazione aggiudicatrice sostanziata da comunicazioni puntuali, certe e precise, un attento governo dei tempi concessi nei vari passaggi, dalla aggiudicazione provvisoria a quella definitiva e fino al contratto sono i mezzi attraverso i quali si realizza questo obiettivo.
Ma non basta trattare solo ed esclusivamente l’atto iniziale dell’appalto, serve governare anche tutto ciò che di integrativo può rendersi necessario, durante la realizzazione dell’opera, rispetto al contratto principale dell’appalto come: atti di sottomissione, subappalti, contratti accessori stipulati con somme a disposizione della amministrazione aggiudicatrice.
Rendicontando tempestivamente i vari passaggi amministrativi alla BDAP e agli Osservatori Regionali attraverso le apposite schede.
Tutto questo nell’ambito dei vincoli imposti dal quadro economico dell’opera e dagli impegni di spesa operati.
Questa materia è trattata e gestita pienamente in TeamSystem PA Lavori Pubblici che assicura pertanto un corretto governo dell’intero iter amministrativo dell’appalto.