Cos’è il people raising e come trovare volontari per il tuo ETS

27.02.2025 - Tempo di lettura: 5'
Cos’è il people raising e come trovare volontari per il tuo ETS

Non ci sono dubbi: per tanti Enti del Terzo Settore i volontari rappresentano la risorsa più preziosa, senza la quale l’ente stesso potrebbe cessare di esistere. Si parla quindi di persone che, oltre a sposare la causa dell’ETS, sono pronte a concedere gratuitamente il proprio tempo, le proprie competenze ed eventualmente la propria esperienza, per affrontare le più varie attività a supporto dell’ente non profit. Trovare volontari per un’associazione o per altri Enti del Terzo Settore, però, non è sempre facile come si vorrebbe. E questo è un problema, perché la stabilità e la crescita di un ETS sono direttamente connesse alla capacità di mettere in campo delle strategie efficaci di people raising: vediamo di che cosa si tratta e come trovare volontari per un’associazione.

Cos’è il people raising?

Con il termine people raising si intende la capacità, da parte di un’organizzazione che si fonda sul volontariato, di attirare del personale disposto a supportare l’ente con del lavoro gratuito. Convincere delle persone a prestare il proprio tempo e le proprie competenze senza ricevere in cambio alcuna retribuzione non è però semplice: è necessario, infatti, che i potenziali volontari condividano la causa sociale dell’ETS, che credano nei suoi valori, e via dicendo. Da parte sua, l’Ente del Terzo Settore che desidera trovare e attirare dei volontari non deve starsene immobile; al contrario, deve muoversi attivamente per chiamare a raccolta nuove persone, e parallelamente per mantenere coinvolte quelle che già in passato hanno deciso di aderire.

Vediamo quindi come trovare dei nuovi volontari per un’associazione.

Come trovare volontari

Una strategia efficace di people raising in un ETS inizia con un’analisi interna. Il reclutamento di volontari per un’associazione non deve quindi cominciare all’esterno, con la ricerca improvvisata di persone da inserire nel proprio team, quanto con un’osservazione attenta del proprio ente, allo stato attuale. È bene infatti chiarire con esattezza quali sono i motivi per cui si desiderano trovare nuovi volontari: quali sono le attività per le quali servono altre persone? Quali sono le competenze mancanti? Chi non sa rispondere a queste domande sta avviando un’attività di people raising fine a sé stessa, potenzialmente inefficace.

Dopodiché, è necessario definire il profilo del volontario al quale puntare. Di che tipo di volontari ha bisogno l’associazione? Tutto dipende ovviamente dal tipo di attività che questi saranno chiamati ad affrontare: si tratterà di attività gestionali, di compiti burocratici, del montaggio di palchi e coperture, dell’assistenza ad altre persone, della gestione delle attività di raccolta fondi? Si capisce che le figure ricercate mutano in modo non trascurabile al variare delle competenze richieste.

Una volta chiariti questi aspetti, sarà possibile entrare nel vivo dell’attività di people raising, usando diversi canali per far arrivare il proprio messaggio sotto gli occhi dei potenziali volontari. Si parla principalmente di:

  • comunicazione sui profili social dell’associazione, da Facebook a Instagram, dove è più probabile trovare volontari tra i propri follower, già interessati alle attività dell’ente e ai suoi obiettivi;
  • produzione di materiale promozionale a stampa, dai manifesti da esporre negli spazi appositi ai volantini da distribuire fuori dalla sede dell’ETS, nei centri commerciali, nelle vie dello shopping, e via dicendo;
  • acquisto di spazi promozionali sui mass media, dai quotidiani locali fino alle radio e alle TV;
  • organizzazione di eventi ad hoc o partecipazione a eventi locali con banchetti per trovare dei volontari tra i partecipanti all’evento stesso;
  • l’invio diretto di e-mail con la richiesta di collaborazione, a partire dalla messa a punto di una mailing list con contatti mirati.

Come selezionare i volontari in un’associazione

Trattandosi di volontariato, il processo di selezione non dovrebbe essere eccessivamente stringente, né dovrebbe sprecare il tempo delle persone che hanno deciso di “regalare” parte del proprio tempo libero all’ETS. Attraverso colloqui individuali e di gruppo, simulazioni, test e prove sul campo, si tratterà di capire se i “candidati” possiedono le competenze e le doti umane necessarie per svolgere i compiti pensati per i nuovi volontari. Il colloquio è peraltro la sede perfetta per anticipare quelle che potrebbero essere le attività svolte dal candidato se selezionati, così da permettere anche alla controparte di valutare nel concreto l’avvio della collaborazione.

La gestione dei volontari di un ETS

L’ETS che chiama a sé dei volontari deve essere in grado di gestirli in modo efficace e in pieno rispetto delle normative: la Riforma del Terzo Settore ha peraltro apportato diverse novità da questo punto di vista, in particolar modo rispetto a quanto precedentemente previsto dalla legge n.266 del 1991. Per gestire comunicazioni, rimborsi spese, turni, iscrizioni e assicurazioni, poter contare su un gestionale come Terzo Settore in Cloud di TeamSystem risulta anche per questo particolarmente prezioso per un ETS. Terzo Settore in Cloud permette, infatti, di archiviare i dati anagrafici e gestire facilmente tutti gli aspetti relativi ai volontari di un ente non profit, potendo contare su uno strumento intuitivo e sempre aggiornato con la normativa in vigore. Con Terzo Settore in Cloud si gestiscono il libro dei volontari e i rimborsi spese, oltre che la raccolta delle anagrafiche con tutta la documentazione correlata.

Terzo Settore in Cloud
Il software per la gestione degli enti del terzo settore e delle Associazioni no profit.

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