A che punto è la digitalizzazione degli ETS
La digitalizzazione è un aspetto importante per il progresso e l’efficienza di qualsiasi realtà, ma spesso, quando si parla di enti del Terzo Settore, questo processo si trova ancora a livelli embrionali o superficiali. Proprio per capire a che punto è la digitalizzazione degli ETS del nostro Paese, Italia non profit e For Non Profit hanno condotto l’indagine Terzo Settore & Digitale – Verso un futuro digitale, in partnership con TeamSystem.
L’indagine, realizzata da settembre a novembre 2023, ha avuto l’obiettivo di fotografare in che modo gli ETS italiani utilizzano gli strumenti digitali, come li integrano nella loro quotidianità e quali difficoltà incontrano, per guidare il Terzo Settore verso la piena digitalizzazione.
ETS e digitale: il campione analizzato
L’indagine ha esplorato principalmente tre ambiti:
- raccolta fondi online;
- digital marketing e comunicazione;
- gestione interna e operations.
All’indagine hanno partecipato 665 organizzazioni non profit, di cui 459 risposte sono state considerate valide. Le tipologie di enti più rappresentate sono le associazioni, le cooperative sociali e le fondazioni, con prevalenza nel Nord e Centro Italia. La maggior parte opera nel settore dell’assistenza e intervento sociale (44,9%), dell’educazione e formazione (34,2%), dell’assistenza sanitaria (19,4%) e dell’arte e cultura (18,3%).
Il campione è economicamente variegato: il 21,8% ha entrate superiori a 1 milione di euro (grandi ONP), il 34% ha un fatturato compreso tra i 60 mila e 1 milione di euro (medie ONP), e il restante il 39,4% ha entrate sotto i 60 mila euro (piccole ONP).
La digitalizzazione è un tema strategico: oltre l’80% delle decisioni su questa materia sono prese dai Consigli Direttivi o dalle Presidenze, e più della metà dei rispondenti ricopre posizioni esecutive.
Qual è il livello di digitalizzazione del Terzo Settore?
Nonostante la digitalizzazione degli ETS sia ancora bassa, sta mostrando un trend di crescita. Il 66% degli enti ha riconosciuto di non essere ancora pienamente digitalizzato, ma il 52,7% è consapevole di trovarsi su un percorso di crescita e miglioramento.
La velocità di adozione del digitale procede su livelli diversi, con il 44% degli enti che lo utilizzano ma senza un vero approccio strategico. Il 37,7% delle organizzazioni è attivamente coinvolto nel processo di digitalizzazione, anche se molte si trovano ancora nelle prime fasi (13,5%), devono sviluppare una strategia chiara (13,3%) o non hanno ancora strutturato un approccio globale alla trasformazione (10,9%). Solo il 13,1% dichiara di aver integrato completamente il digitale nelle proprie operazioni e cultura dell’ente. Una piccola ma significativa percentuale (5,2%) segnala difficoltà nell’accedere persino agli strumenti digitali fondamentali.
Le competenze digitali nel Terzo Settore
In media, gli ETS si percepiscono carenti in 8 competenze digitali sulle 12 prese in considerazione. In particolare, gli aspetti su cui si assegnano maggiormente i voti “molto scarso” e “scarso” sono:
- intelligenza artificiale e machine learning: 86,7%;
- raccolta fondi online: 67,3%;
- monitoraggio e analisi di dati e analytics: 63,6%;
- SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca) e advertising online: 60,1%;
- implementazione di una strategia digitale integrata su diversi canali: 59,3%;
- offerta di servizi digitali (piattaforme, applicazioni, software, ecc.): 59,3%;
- email marketing: 54,6%;
- cybersecurity: 51,4%.
Si assegnano maggiormente i voti sufficiente, buono e ottimo riguardo alle seguenti competenze digitali:
- social media: 82,5%;
- comprensione del digitale (cos’è e come applicarlo): 76,7%;
- utilizzo di software gestionali: 59,4%;
- aggiornamento continuo sui trend digitali: 51,9%.
Gli ostacoli alla digitalizzazione del Terzo Settore
L’indagine ha voluto prendere in considerazione anche quali sono gli ostacoli che rallentano la piena adozione del digitale negli ETS. Tra le sfide principali si sottolineano la mancanza di fondi e di competenze:
- mancanza di fondi: 47,7%;
- mancanza di competenze: 43,6%;
- il nostro ente sta affrontando altre sfide percepite come prioritarie rispetto al digitale: 36,6%;
- dobbiamo cambiare la nostra cultura interna: 25,3%;
- dobbiamo riorganizzare le nostre infrastrutture e/o processi: 19%;
- al nostro ente manca la confidenza basilare con il digitale: 10,5%;
- non siamo sufficientemente versatili/flessibili: 8,7%;
- mancanza di leadership: 6,1%;
- politiche interne: 5,2%;
- chi gestisce le risorse umane deve fare in modo che il digitale possa diventare una competenza core per tutti: 4,1%
- non sappiamo dove andare e come arrivarci: 3,7%;
- non sappiamo come la nostra audience utilizzi il digitale: 3,3%;
- siamo in concorrenza con nuove organizzazioni – non solo fra le non profit – che sono digitalmente avanzate: 2,2%
Il fatto che ogni ente abbia indicato in media due barriere dimostra che il settore è consapevole degli ostacoli che limitano la sua digitalizzazione.
In che modo il Terzo Settore usa il digitale per comunicare
Il digitale permette di farsi conoscere e di comunicare con volontari, donatori e potenziali beneficiari. Ma in che modo gli ETS lo sfruttano per questi scopi?
Il sito web
Il primo dato che emerge dall’indagine è che l’88% degli enti del campione ha un sito web (nelle piccole ONP questo dato si ferma al 75%), ma meno della metà lo ha ottimizzato in ottica SEO per migliorarne la visibilità sui motori di ricerca.
Tra gli enti con un sito internet, oltre il 77% lo ha aggiornato negli ultimi due anni e ha una versione accessibile su dispositivi mobili. Inoltre, il 57,9% utilizza strumenti di tracciamento come Google Analytics o Facebook Pixel per analizzare il comportamento degli utenti e valutare l’efficacia della propria presenza online.
I social media
Il 93,2% degli enti utilizza i social media per coinvolgere il pubblico e promuovere le proprie iniziative (più degli enti che hanno un sito web). Tra le piattaforme più utilizzare troviamo Facebook: (97,9%), Instagram (72,2%), WhatsApp (51,9%), YouTube (45,8%) e LinkedIn (39,3%).
L’email marketing
Il 49,9% degli ETS intervistati utilizza comunicazioni via email, soprattutto nella forma di newsletter (82,9%), Direct Email Marketing (45,9%), email transazionali/automatiche (31,2%), altre forme (8,8%) o nessuna delle precedenti/non sa (3,9%).
Le comunicazioni via email vengono utilizzate in particolare per aggiornare su progetti e iniziative, invitare a sottoscrivere il 5×1000 e raccogliere donazioni.
Digital marketing
Solo il 40,1% degli enti intervistati investe in attività di promozione digitale, e di questi il 74,5% analizza i dati e le performance per valutare l’efficacia delle proprie campagne.
Come gli ETS sfruttano il digitale per raccogliere fondi?
La raccolta fondi online è una risorsa importante per il sostentamento di ogni ente non profit, eppure il 60,8% degli enti intervistati non svolge questa attività. In particolare, sono le ONP con fatturato sotto i 60 mila euro a sfruttare meno questa opportunità: più di sette piccole ONP su dieci non raccolgono fondi online. Nel caso delle grandi ONP, invece, sono quattro su dieci.
Le iniziative per raccogliere fondi online più utilizzare sono il tasto di donazione sul sito, gli eventi di raccolta fondi, le giornate mondiali/internazionali e/o feste e ricorrenze e il peer-to-peer fundraising. Seguono i tool connessi ai social (ad esempio Facebook), gli SMS per donazioni online, i giving program mensili e l’adesione a programmi di arrotondamento sul checkout di siti e-commerce e simili.
Solo il 29,6% degli enti intervistati utilizza il crowdfunding (ossia il microfinanziamento dal basso) per raccogliere fondi, e il 77,3% di questi lo fa attraverso piattaforme esterne. Solo il 35,3% utilizza strumenti interni.
In che modo gli ETS usano il digitale per la gestione interna?
Gli strumenti digitali possono aiutare gli enti di qualsiasi dimensione a semplificare la gestione di contabilità, risorse umane, soci e volontari.
Contabilità
La maggioranza degli ETS intervistati (63,8%) utilizza software per gestire la propria contabilità (rendiconti e bilanci, prima nota, incassi e pagamenti, fatture elettroniche, contabilità dei bilanci, emissione di ricevute, analisi del cash flow, ecc.). Tuttavia, questa percentuale scende al 50,6% nel caso delle piccole ONP mentre sale al 71,2% per le medie ONP e all’86% per le ONP con fatturato superiore al milione di euro.
Gestione di soci, volontari e personale
Solo il 27% degli enti intervistati utilizza software per la gestione del personale e il 31,4% usa strumenti digitali per gestire libri sociali e registri (libro soci, registro dei volontari, libro dei verbali, delle adunanze e altro). Prevale ancora, quindi, l’utilizzo di strumenti analogici per la gestione di questi aspetti; strumenti che, tuttavia, rendono più complicata l’amministrazione del personale dipendente e volontario e dei soci che aderiscono e prendono parte alla vita dell’ente.
Tra gli enti che hanno adottato software gestionali, nella maggior parte dei casi (43,6%) vengono utilizzati più software, fatto che può rendere complessa la comunicazione di informazioni e dati a livello amministrativo e contabile. L’8,5% utilizza software indipendenti ma integrati tra loro, mentre poco più di un quarto degli enti (26,4%) ha optato per soluzioni centralizzate che racchiudono tutte le funzionalità in un unico software.
Leggendo i risultati della ricerca Terzo Settore & Digitale – Verso un futuro digitale, emerge che la digitalizzazione degli Enti del Terzo Settore italiani è ancora piuttosto bassa anche se sta crescendo. Questa crescita, però, procede a velocità diverse, con le organizzazioni non profit di grandi dimensioni che hanno un ritmo più accelerato rispetto alle piccole ONP.
Siamo ancora davanti a un settore in cui emergono barriere da colmare sia sotto il punto di vista delle competenze che dei materiali, e gli enti stessi mostrano spesso di essere consapevoli di queste lacune.
Promuovere la digitalizzazione del proprio ente, tuttavia, è importante per migliorare l’efficienza dei processi interni, la visibilità online e ottimizzare la raccolta di fondi. TeamSystem, tech company italiana specializzata nella digitalizzazione di aziende ed enti non profit, offre strumenti digitali come Terzo Settore in Cloud, software gestionale integrato che semplifica la gestione amministrativa, contabile e operativa degli ETS, il tutto da un pannello di controllo intuitivo e facile da usare. Con Terzo Settore in Cloud ogni ente può investire un budget commisurato alla propria realtà, avendo accesso a una soluzione in cloud facile da usare, che non richiede una lunga formazione, e che è accessibile ovunque e da qualunque dispositivo.