Consiglio Nazionale del Terzo Settore: compiti e funzioni
Come ben sa chi si muove nel mondo degli ETS, la Riforma del Terzo Settore negli ultimi anni ha rivoluzionato la gestione di queste realtà. Dei quattro pilastri della Riforma, il più importante è certamente il Codice del Terzo Settore, ovvero il decreto legislativo 117/2017: questo è lo strumento normativo che definisce tutte le norme fondamentali concernenti gli Enti del Terzo Settore, sia su un piano generale, sia su dei temi specifici. Parlando del Consiglio Nazionale del Terzo Settore, il titolo di riferimento del Codice è l’ottavo, dedicato alla promozione e al sostegno degli Enti del Terzo Settore: qui si parla infatti del CNTS, dei Centri di Servizio per il Volontariato, dei fondi dedicati e di altre agevolazioni.
Ma cos’è il Consiglio Nazionale del Terzo Settore? Quali sono le sue funzioni e da chi è composto il CNTS? Ecco una guida completa a questo importante organismo nazionale introdotto nel 2017 dal Codice del Terzo Settore.
Che cos’è il Consiglio Nazionale del Terzo Settore
Vediamo quindi prima di tutto cos’è il CNTS: si tratta, come anticipato, di un organismo nazionale, con sede presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Approfondiremo tra poco quelli che sono i suoi compiti nello specifico: per ora basti dire che le sue sono delle funzioni di promozione e di sostegno del Terzo Settore nel suo complesso.
A normare il Consiglio Nazionale del Terzo Settore è, come già detto, il relativo Codice, all’altezza degli articoli 58, 59 e 60. L’articolo 58, intitolato “Istituzione”, riporta semplicemente che: “Presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali è istituito il Consiglio nazionale del Terzo settore, presieduto dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali o da un suo delegato”. Di fatto il CNTS non sostituisce un organismo precedentemente presente: si tratta di un elemento inserito ex novo dalla Riforma del Terzo Settore.
Quali sono i compiti del Consiglio Nazionale del Terzo Settore
Visto in linea generale cos’è il CNTS, vediamo quali sono le funzioni e le responsabilità di questo organismo nazionale presieduto dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Al Consiglio Nazionale del Terzo Settore sono affidati diversi compiti essenziali per la gestione, la promozione e lo sviluppo degli ETS italiani, essendo chiamato a:
- laddove richiesto, a esprimere la propria opinione – per quanto non vincolante – sul tema delle modalità di utilizzo delle risorse finanziarie messe a disposizione dal Codice del Terzo Settore;
- in caso di bisogno, il CNTS a esprimere il proprio parere – sempre non vincolante – riguardo gli atti normativi che vanno a modificare o a toccare il Terzo Settore;
- a esprimere obbligatoriamente la propria opinione non vincolante riguardo le linee guida in materia di bilancio sociale, i modelli di bilancio e le linee guida di valutazione di impatto sociale relative alle attività svolte dagli ETS;
- a indicare e designare un componente nell’organo di governo della Fondazione Italia Sociale;
- a vigilare, monitorare e controllare gli ETS supportando a tale scopo le reti associative nazionali;
- infine, a designare i rappresentanti degli ETS presso il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL).
Questi sono i compiti del Consiglio Nazionale del Terzo Settore, così come indicati all’altezza dell’articolo 60 del Codice del Terzo Settore. Qui viene peraltro specificato che, nell’esprimere il proprio parere non vincolante sugli anni normativi che riguardano il Terzo Settore, “il Consiglio nazionale del Terzo settore si avvale delle risorse umane e strumentali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali”; e inoltre che le modalità di funzionamento del CNTS “sono fissate con regolamento interno da adottarsi a maggioranza assoluta dei componenti”.
Passiamo ora a vedere chi compone nel concreto il Consiglio Nazionale del Terzo Settore, e come vengono affidate queste cariche.
La composizione del CNTS
La composizione del Consiglio Nazionale del Terzo Settore è regolata dall’articolo 59 del Codice del Terzo Settore. Ecco che allora, oltre a essere presieduto come anticipato dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali o da un suo delegato, il CNTS conta tra le proprie fila:
- 10 rappresentanti indicati dall’associazione di ETS che risulta più rappresentativa in Italia;
- 15 rappresentanti di reti associative, dei quali otto di reti associative nazionali;
- 5 esperti, intesi come persone di comprovata esperienza professionale in materia di Terzo Settore;
- 3 rappresentanti delle autonomie regionali e locali, dei quali due indicati dalla Conferenza Stato-Regioni e uno dall’ANCI;
- un rappresentante designato dall’associazione dei Centri di servizio per il volontariato (CSV) risultante più rappresentativa sul territorio nazionale.
A questi componenti si aggiungono i seguenti, che però non hanno diritto di voto:
- un rappresentante designato dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), che abbia una comprovata esperienza in materia di Terzo Settore;
- un rappresentante designato dall’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP);
- il direttore generale della Direzione Generale Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Il Consiglio Nazionale del Terzo Settore è quindi complessivamente composto da 38 persone, contando anche il Ministro del lavoro e delle politiche sociali; i componenti rimangono in carica per 3 anni, dopo essere stati nominati con decreto del Ministro stesso. I partecipanti del CNTS e i loro supplenti non percepiscono nessun compenso, indennità, emolumento o rimborso.
Cos’è la Fondazione Italia Sociale?
Nello spiegare cos’è e cosa fa il Consiglio Nazionale del Terzo Settore è stata nominata la Fondazione Italia Sociale, della quale, come visto, il CNTS designa un componente. La Fondazione è un soggetto giuridico a sua volta introdotto dalla Riforma del Terzo Settore: il suo scopo è quello di sostenere lo sviluppo di interventi innovativi da parte degli ETS. A disposizione della Fondazione Italia Sociale sono messi il Fondo filantropico italiano, il Social Capital Italia e il Donor Fund Italia. A partire da queste risorse la Fondazione finanzia progetti ad alto impatto sociale, e svolge inoltre attività di ricerca, di divulgazione e di pubblicazione riguardanti il tema della filantropia.
Cosa sono i Centri di Servizio per il Volontariato
In questa introduzione al Consiglio Nazionale del Terzo Settore sono stati nominati anche i Centri di Servizio per il Volontariato: lo stesso CNTS conta infatti tra i propri componenti anche un rappresentante designato dall’associazione dei Centri di Servizio per il Volontariato più rappresentativa sul territorio nazionale. I CSV sono delle associazioni riconosciute che hanno il compito di supportare e di promuovere gli Enti del Terzo Settore; diversamente dal Consiglio Nazionale del Terzo Settore e dalla Fondazione Italia Sociale, i CSV non sono stati introdotti dalla Riforma del Terzo Settore.
Il ruolo di Terzo Settore in Cloud per la gestione degli ETS
Gli enti descritti in questa guida, dal Consiglio Nazionale del Terzo Settore fino ai Centri di servizio per il volontariato, hanno lo scopo di sviluppare e promuovere il mondo degli ETS. Mentre questi organismi operano “dall’esterno” per aiutare associazioni e organizzazioni, gli Enti del Terzo Settore possono dotarsi internamente di strumenti che semplifichino la gestione di tutti gli aspetti amministrativi, operativi e contabili. Terzo Settore in Cloud, ad esempio, è il software gestionale sviluppato da TeamSystem appositamente per gli ETS, con lo scopo di rendere facile e intuitivo lo svolgimento di tutte le operazioni legate alla vita di un ente.
Dalla gestione dei soci, dei volontari e dei collaboratori, all’incasso delle quote associative, delle liberalità e delle donazioni, fino alla gestione dei rendiconti, dei bilanci e della contabilità, in Terzo Settore in Cloud puoi trovare un alleato affidabile e sempre aggiornato con le normative vigenti.