Come fare una raccolta fondi per un’associazione o altri enti non profit
Come organizzare una raccolta fondi per associazioni e non profit? Come impostare questa attività e realizzarla in modo concreto? Non è certo una novità: anche le organizzazioni non profit hanno la necessità di avere della liquidità a disposizione per coprire gli immancabili costi, per poter mettere in campo le proprie operazioni, per trasmettere la propria missione al pubblico di riferimento e, più in generale, per raggiungere i propri obiettivi definiti nello statuto. Ma come raggiungere quelle persone che potrebbero essere disposte a effettuare veramente delle donazioni? Quali sono, cioè, le modalità da seguire per raccogliere fondi in modo efficace e, ovviamente, nel rispetto delle normative che regolano l’operato degli Enti del Terzo Settore?
Cos’è la raccolta fondi nel non profit
Partiamo con lo spiegare cosa si intende con raccolta fondi nel non profit; da una parte c’è la citata e immancabile necessità di avere della liquidità da spendere per i propri fini, e dall’altra ci sono le attività che un ente di questo tipo può effettivamente organizzare per incentivare delle persone a effettuare delle donazioni.
A definire e a regolare per la prima volta la raccolta fondi nel Terzo Settore è stato l’articolo 7 del Codice del Terzo Settore: qui si spiega di fatto che questo termine indica l’insieme delle iniziative e delle attività realizzate da un ETS per finanziare le proprie attività di interesse generale, anche in forma continuativa e organizzata.
Già qui ci sono due punti importanti: prima di tutto, che la raccolta fondi deve essere effettuata per un’attività di interesse generale, e quindi compresa tra quelle definite nell’articolo 5 del medesimo Codice; in secondo luogo, che l’attività di raccolta fondi non deve essere per forza eccezionale e limitata nel tempo. A essere invece caratteristicamente occasionale è la raccolta pubblica di fondi, quella cioè che viene effettuata in occasione di speciali ricorrenze, di celebrazioni o di campagne di sensibilizzazione.
Visto cos’è una raccolta fondi nel mondo del non profit e come è definita dal Codice del Terzo Settore, vediamo come organizzare una.
Come fare una raccolta fondi: le basi
L’organizzazione di una raccolta fondi, di qualsiasi tipo essa sia, parte dalla definizione degli obiettivi: quante risorse è necessario raccogliere, e qual è lo scopo concreto di questa attività? E, più nello specifico, chi gestirà i soldi raccolti, e in che modo verranno utilizzati per raggiungere lo scopo principale? Queste sono domande di per sé facili, che devono assolutamente trovare risposta prima di avviare l’organizzazione della raccolta fondi per un ETS: renderanno peraltro più semplice poi formulare nel modo giusto la “richiesta” da far pervenire al pubblico di riferimento, per sottolineare in modo efficace l’importanza della donazione.
È poi bene e individuare il target al quale la campagna di raccolta fondi sarà rivolta: come verranno scelte le persone alle quali presentare l’iniziativa? Ci si rivolgerà a un pubblico ben distinto oppure al pubblico generalizzato? O ancora, si tratterà di una raccolta fondi che metterà al centro le donazioni di sole imprese, di gruppi di imprenditori o di particolari categorie professionali?
Definiti questi punti preliminari è possibile dare il via all’organizzazione concreta della raccolta fondi, scegliendo la modalità più adatta allo scopo.
Le linee guida per gli ETS che intendono raccogliere fondi
Prima di iniziare con la fase operativa, è bene tener conto che il legislatore ha indicato delle linee guida per la raccolta fondi del Terzo Settore, individuando tre principi cardine che ogni ETS deve seguire per organizzare e gestire queste iniziative, ovvero:
- principio di trasparenza, gli ETS devono rendere pubbliche le informazioni essenziali relative all’attività stessa di raccolta fondi, indicando responsabile legale, scopo, beneficiari e via dicendo;
- principio di verità, l’ente che organizza la raccolta fondi si deve impegnare a diffondere esclusivamente informazioni veritiere, senza quindi inciampare nella pubblicità ingannevole;
- principio di correttezza, il comportamento dell’ente non profit deve essere corretto, onesto e leale nei confronti degli altri soggetti in gioco, ovvero donatore e beneficiario, garantendo il pieno rispetto della privacy.
Le principali modalità per raccogliere fondi nel Terzo Settore
Ci sono diverse modalità che un Ente del Terzo Settore può adottare per raccogliere fondi, per stimolare e attirare in vario modo – sempre nel pieno rispetto delle linee guida viste sopra e del Codice del Terzo Settore – lasciti, donazioni e contributi di natura non corrispettiva. È consigliabile, d’altra parte, adottare sempre un approccio diversificato, in modo da avere più canali attraverso cui raccogliere fondi. È possibile ovviamente organizzare un evento, il quale va promosso preventivamente presso il pubblico di riferimento, utilizzando materiale di promozione cartaceo, medium analogici e digitali; l’ETS può organizzare anche banchetti in occasione di manifestazioni o eventi terzi o in luoghi come piazze o centri commerciali. Un’altra forma di raccolta fondi può essere il crowdfunding, che utilizza le apposite piattaforme online; o ancora, è possibile utilizzare altri strumenti per la raccolta fondi da remoto, organizzando quindi delle campagne via WhatsApp, SMS o e-mail, o accettando donazioni singole o ricorrenti anche sul proprio sito web.
Idee per raccogliere fondi per associazioni
Ecco qualche idea per l’associazione che intende organizzare un evento per la raccolta fondi, sapendo che l’attività in questione, per essere efficace, dovrebbe essere legata o alle normali attività dell’associazione, o al beneficiario.
- Caccia al tesoro in città.
- Evento con vendita di oggetti e gadget di valore ridotto.
- Asta benefica in presenza a o da remoto.
- Torneo di giochi da tavolo.
- Torneo sportivo.
- Concerto.
Raccolta fondi su Facebook: cosa succede dal 1° luglio 2024
Si è detto che ci sono diversi strumenti per organizzare online delle raccolte fondi. Normalmente avremmo citato anche i social media, ma è bene specificare che dal 1° luglio 2024 non saranno più utilizzabili gli strumenti appositi presenti su Facebook. Come comunicato da Meta, infatti, “gli strumenti per le raccolte fondi non saranno più disponibili su Facebook e Instagram nei Paesi membri dello Spazio economico europeo (SEE). L’ultimo giorno disponibile per fare una donazione a favore di un’organizzazione di beneficenza è il 30 giugno. Dopo tale data, gli strumenti per le raccolte fondi non saranno più supportati nello Spazio economico europeo”. Tutte le organizzazioni non profit abituate a usare Facebook per le proprie raccolte dovranno quindi individuare delle alternative altrettanto efficaci. Ad esempio, è possibile dotarsi di altri strumenti digitali che permettono di raccogliere fondi facilmente senza i vincoli che erano presenti, invece, nel caso del tool di raccolta fondi di Meta (ad esempio: lunghe tempistiche per ricevere i soldi raccolti, scarsità di dati forniti sui donatori e sull’andamento delle campagne).
Raccogliere fondi con Terzo Settore in Cloud
L’interruzione del servizio Facebook per la raccolta fondi non deve essere per forza un ostacolo alle normali attività di un’associazione. Anzi: gli ETS possono utilizzare il gestionale Terzo Settore in Cloud e la sua integrazione con TeamSystem Pay per gestire le raccolte fondi offline e online, anche sui social come Facebook: basterà infatti condividere la pagina del proprio sito web con i “pulsanti” delle donazioni, reindirizzando gli utenti sul proprio sito, dove potranno effettuare una donazione diretta. Questo renderà il processo di donazione più trasparente, perché sul proprio sito è possibile dedicare maggiore spazio alla descrizione della campagna, dello scopo e via dicendo; allo stesso tempo, questo metodo permetterà di raccogliere più informazioni sui donatori (ad esempio attraverso la compilazione di un modulo) e sull’andamento della propria campagna.
Inoltre, il sistema di incasso non sarà più gestito da Facebook, quanto invece da TS Pay, dando la possibilità ai donatori di usare sia la propria carta di credito, sia PayPal (anche con l’opzione “Paga in 3 rate”). Va peraltro ricordato che Terzo Settore in Cloud presenta diverse funzionalità preziose per incassi e per raccolte fondi, spaziando tra donazioni in reception o online “una tantum”, donazioni ricorrenti (ogni mese/trimestre/anno), assegnazione automatica della donazione allo specifico progetto in modo che il rendiconto finanziario dello stesso risulti già compilato, ricevute automatizzate per le donazioni e registrazione automatica in contabilità.
Infine, con Terzo Settore in Cloud è possibile accettare i pagamenti digitalmente anche in mobilità, e quindi in occasioni di eventi, manifestazioni o presidi in piazza, con il vantaggio di non dover manipolare denaro contante. In più, è possibile inviare link per donazioni e raccolte fondi via WhatsApp, SMS ed email.
Insomma, con Terzo Settore in Cloud e TeamSystem Pay le modalità per raccogliere fondi per il proprio ente sono tantissime e tutte semplici da gestire. Scopri di più sulla funzione incasso quote, liberalità e ricevute e su tutte le altre funzionalità di Terzo Settore in Cloud per la gestione operativa, amministrativa e contabile di un EST.