Associazione e corsi di formazione: come organizzarli e gestirli
Come è noto la vita associativa è regolata da un corpus di norme molto ampio, il quale peraltro negli ultimi anni ha conosciuto nel suo complesso un importante numero di modifiche. Non è quindi sempre immediato capire quali sono le attività che possono rientrare a pieno titolo nelle attività istituzionali dell’ente, a chi possono rivolgersi, quali possono essere le modalità di pagamento, e via dicendo. Ecco allora che spesso nascono dei dubbi sui corsi di formazione delle associazioni: chi può parteciparvi? E come è possibile organizzare e gestire in modo corretto, efficace e a norma di legge tali attività formative? Vediamolo in questa breve guida.
Un’associazione può fare corsi di formazione?
Rispondiamo subito a questa domanda: un’associazione può fare corsi di formazione, a patto di rispettare l’iter previsto per questa tipologia di ente. Per prima cosa, per non essere soggetti a tassazione i corsi e le attività formative offerte dall’associazione non devono avere natura commerciale. Questo non vuol dire che non è possibile richiedere ai partecipanti dei corsi un corrispettivo in denaro: significa piuttosto che, affinché non venga considerata attività commerciale, l’associazione può ammettere ai corsi formativi e ai seminari solamente i soci iscritti. Di conseguenza, il corrispettivo non sarà tassato in nessun modo, trattandosi di attività istituzionale non soggetta a tassazione.
I corsi di un’associazione possono essere rivolti anche ai non tesserati, ma tale attività viene identificata come attività commerciale, è soggetta a tassazione e non può essere svolta in modo prevalente rispetto all’attività svolta per i soci.
Va inoltre sottolineato che il corso offerto deve essere coerente con le finalità previste dallo statuto dell’associazione: un’associazione sportiva, quindi, non potrà offrire gli stessi corsi di un’associazione culturale, e viceversa. A partire dal rispetto di questi requisiti, è possibile organizzare corsi all’interno di un’associazione. Vediamo come fare.
Organizzare un corso di formazione in associazione: come fare
Si è detto che, per non incorrere in tassazione, i corsi di formazione di un’associazione possono rivolgersi solo ed esclusivamente ai soci. Ciò significa che le persone interessate a partecipare al corso che non sono ancora iscritte all’associazione sono tenute a compilare la domanda per aderire all’ente. Tale richiesta, sottoscritta dal futuro socio, deve essere accompagnata dal versamento della quota associativa, corrispondente a quanto definito per quell’anno dal consiglio direttivo dell’associazione. Alla ricezione della quota, nel caso in cui questa sia stata versata in contanti, l’associazione è tenuta a emettere una ricevuta non fiscale, ad esempio affidandosi a un gestionale come Terzo Settore in Cloud di TeamSystem che, oltre a registrare tutti i dati relativi ai nuovi soci, consente anche di accettare il pagamento delle quote e di tenere traccia delle scadenze, funzionalità utile per ricordare ai soci di rinnovare il versamento e l’iscrizione all’associazione.
A questo punto, compilando una specifica domanda di partecipazione, i soci potranno effettivamente partecipare al corso proposto dall’associazione dietro versamento dell’eventuale quota d’iscrizione decisa per l’attività formativa (anche in questo caso, con conseguente emissione di una ricevuta non fiscale da parte dell’ente).
Come anticipato, le quote raccolte dai partecipanti del corso non vengono tassate, ma devono comunque essere riportate nel rendiconto finanziario dell’associazione, che dovrà ricevere il benestare da parte dell’assemblea dei soci.
Questi sono quindi i passaggi da seguire per organizzare dei corsi a pagamento all’interno di un’associazione. Resta una domanda: per ampliare il numero di iscritti al proprio corso, è possibile promuovere l’attività formativa?
Può un’associazione promuovere i propri corsi?
Può essere interesse dell’associazione promuovere le proprie attività formative al fine di aumentare il numero di iscritti, sia ai singoli corsi che, di conseguenza, all’associazione stessa. Va però rimarcato il fatto che, affinché non si configuri come attività commerciale, la promozione deve essere rivolta unicamente ai soci. Resta la possibilità di promuovere i corsi e i seminari utilizzando anche dei canali esterni, passando dal sito online per arrivare ai canali social e alla pubblicità cartacea; nel momento in cui si realizzano dei messaggi pubblicitari accessibili e rivolti a terzi, è però bene sottolineare l’obbligo di adesione all’associazione per partecipare.
Gli strumenti utili per la gestione dei corsi di un’associazione
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