Wellness Economy: panoramica attuale e proiezioni future
L’economia del benessere ha raggiunto i 5,6 trilioni di dollari nel 2022 e la sua crescita non si arresterà. Lo confermano i risultati dello studio Global Wellness Economy Monitor 2023* del Global Wellness Institute, il principale centro di ricerca e risorse educative a livello globale per l’industria del benessere. Come ogni anno, il report offre una panoramica sull’andamento della Wellness Economy globale e le previsioni da qui a tre anni.
Lo studio conferma una vigorosa ripresa da parte dei settori legati al benessere, nonostante le difficoltà incontrate durante la pandemia da Covid-19, analizzando i dati degli anni 2019, 2020, 2021 e 2022.
Importanti dati riguardano la spesa dei consumatori relativa al settore Physical Activity (attività fisica), nonché i mercati più attivi e i principali ambiti legati al benessere.
E se, da un lato, le prospettive appaiono rosee per i professionisti del settore wellness e fitness, dall’altro lo studio porta a riflettere su quanto sia fondamentale rimanere al passo coi tempi, con l’obiettivo di soddisfare le necessità sempre più specifiche dei clienti in un mercato in continua espansione.
Ne parliamo in questa guida.
Global wellness economy e pandemia: la ripresa dei settori del benessere
Lo studio del Global Wellness Institute in quest’ultimo report analizza, oltre ai 7 settori del benessere su cui conduce ricerche fin dal 2008, anche altri 4 nuovi settori. Parliamo, in totale, di:
- Benessere immobiliare;
- Attività fisica;
- Benessere mentale;
- SPA;
- Sorgenti termali/minerali;
- Alimentazione sana, nutrizione e perdita di peso;
- Cura della persona e bellezza;
- Medicina tradizionale e complementare;
- Sanità Pubblica, prevenzione e medicina personalizzata.
Lo studio dimostra che tutti i settori del benessere si stanno riprendendo molto bene dallo shock della pandemia, raggiungendo i 5,6 trilioni di dollari nel 2022. Va detto che, prima del 2020 (e quindi prima della pandemia), l’economia del benessere cresceva rapidamente. E oggi la maggior parte degli undici settori dell’economia del benessere si è ripresa, arrivando persino a superare i livelli pre-pandemici.
Va detto anche che, mentre alcuni settori (come Benessere immobiliare, Benessere mentale, Salute pubblica e Alimentazione sana) non hanno mai vissuto una battuta d’arresto, altri (come l’attività fisica e il Mindful Movement – pilates, yoga ecc.) si sono inizialmente contratti per poi tornare a crescere nel periodo post-pandemia.
Physical Activity: tra i principali settori della Wellness Economy
Tra gli 11 settori che lo studio del Global Wellness Institute analizza, quello della Physical Activity (o attività fisica) è uno dei più grandi, dopo la cura della persona e la nutrizione.
Secondo quanto si legge nella sezione dello studio dedicata alla Pshysical Activity, che indaga la spesa dei consumatori associata alle attività fisiche intenzionali svolte durante il tempo libero e il tempo dedicato al relax, il settore a livello globale ha rappresentato il 17,4% di tutte le spese dell’economia del benessere nel 2022. Anno in cui la spesa dei consumatori per sport e attività ricreative ha generato 424,9 miliardi di dollari di attività economica.
Il settore Physical Activity si compone di tre sottocategorie di attività fisiche ricreative: fitness, movimento mentale e sport e attività ricreative attive. Vediamone più nel dettaglio l’andamento.
1. Fitness
Il fitness è stato, senza dubbio, il segmento più colpito dalla pandemia. La chiusura delle palestre e dei centri sportivi ha visto scendere la spesa del 3,7% nel 2020. Nonostante ciò, il fitness è stato anche il segmento che ha registrato il tasso di recupero più elevato, con una media annuale del 25,2% dal 2020 al 2022, benché in molti Paesi un gran numero di palestre/centri fitness abbia chiuso in via definitiva dopo la pandemia e molti membri non siano ancora tornati nelle palestre rimaste aperte (ad esempio, a causa del passaggio a piattaforme online).
2. Mindful Movement
Quello del Mindful Movement è il segmento più piccolo in termini di spesa (parliamo di 38,9 miliardi di dollari nel 2022) e il meno colpito dalle conseguenze della pandemia. Questa sottocategoria dell’attività fisica, anzi, ha visto una crescita della spesa del 16,8% nel 2022 rispetto al 2019. Ciò è avvenuto, da un lato, a causa della versatilità dello yoga o del pilates, concepiti come una buona soluzione per l’allenamento domestico, e, dall’altro, grazie all’aumento delle piattaforme digitali gratuite e a basso costo (tra cui App, YouTube, ecc.) che hanno permesso ad un numero sempre crescente di persone di praticare tale attività.
3. Sport e attività ricreative
Infine, la sottocategoria di spesa più grande risulta essere quella di Sport e attività ricreative. Parliamo di un segmento che non ha avuto grandi problemi a ripartire, arrivando a superare i livelli pre-pandemici e raggiungendo nel 2022 i 265 miliardi di dollari.
Un motivo di tale successo è da ricercare nella spinta data proprio dalla pandemia da Covid-19 alle attività fisiche all’aperto, che ha anche indotto le persone a scoprire un rinnovato interesse per la natura.
I 3 principali settori di spesa dell’attività sportiva
Tra i diversi settori di spesa legati all’attività sportiva, lo studio del Global Wellness Institute si concentra sui principali tre:
- Tecnologia
- Attrezzature
- Abbigliamento
Interessanti sono proprio i dati che emergono in relazione al primo: la tecnologia legata a sport e fitness. Lo studio evidenzia come, negli ultimi anni, il settore fitness abbia subito profondi cambiamenti proprio a causa delle nuove esigenze e preferenze dei consumatori. Questi ultimi sono ora in grado di monitorare le proprie metriche, controllare prestazioni e progressi, accedere a programmi e servizi on demand.
La categoria include:
- hardware/dispositivi abilitati dalla tecnologia (come tracker fitness indossabili, scarpe e occhiali smart);
- software/servizi che supportano fitness (come software, app di fitness, esercizio e nutrizione e servizi online utilizzati per il monitoraggio, l’analisi, l’apprendimento e la condivisione di attività e successi);
- servizi di streaming e on-demand per allenamenti e classi di fitness;
- App e piattaforme per l’intermediazione, la prenotazione, la gestione e il marketing nel settore fitness, sport e tempo libero.
È anche importante notare come, dalla categoria, vengano invece esclusi hardware/dispositivi di tecnologia fitness come Apple Watch e simili che pur presentando funzioni legate al fitness, vengono utilizzati dai consumatori anche per molti altri scopi. Allo stesso modo, vengono esclusi dalla categoria servizi di streaming orientati all’intrattenimento generale come Netflix, Prime Video, YouTube ecc. che offrono sempre più programmazione legata al fitness.
Lo studio, infatti, rileva che, più passa il tempo e i consumatori hanno la possibilità di accedere a servizi di fitness attraverso dispositivi a uso generico come smartwatch e smartphone o piattaforme di streaming, più diventa difficile catturare l’intera portata del mercato della tecnologia fitness o misurarlo come un segmento separato rispetto all’elettronica di consumo generale.
Global Wellness Economy: le previsioni di crescita fino al 2027
Lo studio del Global Wellness Institute non analizza solo quanto successo finora e come i diversi settori del benessere si siano ripresi dopo la pandemia, ma offre anche interessanti previsioni per il futuro.
In particolare, secondo le stime dell’Istituto, la Wellness Economy continuerà a crescere nei prossimi anni, arrivando agli 8,5 trilioni di dollari complessivi a livello globale nel 2027, con la maggior parte dei singoli settori del benessere proiettata a superare la crescita del PIL globale nei prossimi cinque anni.
Per quanto riguarda il settore Physical Activity, secondo le previsioni del mercato globale, questo potrebbe crescere arrivando a 1.352,4 miliardi di dollari nel 2027.
Tale crescita genera inevitabilmente anche delle sfide per i lavoratori del settore. Basti pensare a quanto evidenziato dallo studio in merito al rapporto tra tecnologia e consumatori.
Non sono solo questi ultimi a vedere nella tecnologia un alleato che può semplificare e proiettare verso maggiore efficienza le modalità di allenamento o il monitoraggio dal punto di vista della nutrizione. Gli stessi professionisti si trovano in un mercato competitivo e sempre più digitalizzato. Proprio per questo motivo, cresce sempre più la necessità di affidarsi a strumenti in grado di migliorare e rendere più agevole i propri spazi e le proprie attività, in linea con le esigenze dei clienti.
È proprio in questa ottica che TeamSystem mette a disposizione di strutture sportive e del benessere soluzione complete e specialistiche come un software gestionale per terme.
Wellness in Cloud, ad esempio, è il software che porta l’innovazione digitale nelle palestre, semplificando le numerose attività quotidiane dei centri sportivi (dalla gestione di anagrafiche, iscrizioni e documenti alla realizzazione di campagne di marketing per attrarre nuovi clienti, senza dimenticare prenotazione di corsi e acquisti online di abbonamenti e servizi).
Sportivi in Cloud, invece, garantisce un maggiore approfondimento per le attività amministrative e organizzative di associazioni e società sportive, facilitando la gestione dei dati sociali, le iscrizioni di soci e tesserati, fino all’emissione delle fatture elettroniche.
EvolutionFit, infine, è la soluzione software Cloud e App pensata per supportare l’attività di allenatori e personal trainer e ottimizzare le fasi di allenamento, grazie alla gestione di schede personalizzate per la palestra, agli strumenti di valutazione e monitoraggio dei clienti, all’agenda appuntamenti e alla comunicazione diretta con i clienti.
Come abbiamo visto, in un mercato in costante sviluppo, come quello del fitness e del benessere, l’utilizzo di strumenti digitali, come software e App, è essenziale per i professionisti al fine di mantenere la competitività e soddisfare le crescenti esigenze della clientela.