Sponsorizzazione sportiva ASD e SSD: regole e funzionamento

27.06.2024 - Tempo di lettura: 10'
Sponsorizzazione sportiva ASD e SSD: regole e funzionamento

Realtà come le Associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e come le Società sportive dilettantistiche (SSD) sono molto importanti per le comunità locali, in primo luogo per i più giovani, a livello di possibilità di socializzazione, di sviluppo personale, di benessere e di svago. Non è però possibile trascurare il fatto che società e associazioni sportive devono affrontare dei costi, spesso molto importanti: diventa quindi fondamentale trovare delle modalità per coprire queste spese. Tra le possibilità più interessanti da questo punto di vista c’è la sponsorizzazione sportiva per le associazioni sportive: vediamo quali sono le regole da seguire, quali sono i requisiti e come trovare sponsor per la propria ASD o SSD.  

Cosa è una sponsorizzazione sportiva 

Iniziamo con il definire la sponsorizzazione sportiva: si tratta nel concreto di un contratto che viene stipulato tra una associazione sportiva dilettantistica o una società sportiva dilettantistica e una realtà esterna che decide di finanziarla, in cambio di chiari vantaggi commerciali. Ecco che allora un’azienda può decide di sponsorizzare una ASD in cambio di visibilità per il proprio marchio, per dare visibilità ai propri servizi o prodotti, o per altri benefici 

La sponsorizzazione sportiva, quindi, garantisce vantaggi a entrambi gli attori in gioco: ASD o SSD possono raccogliere fondi per le proprie attività (dall’acquisto di attrezzature sportive fino al miglioramento delle strutture) laddove invece gli sponsor hanno vantaggi in termini di visibilità. Non è del tutto errato nemmeno guardare alla sponsorizzazione sportiva come a uno strumento di marketing, dal punto di vista dell’azienda che la finanzia. 

Le categorie della sponsorizzazione sportiva

Non tutte le attività di sponsorizzazione sportiva sono uguali. Una medesima associazione sportiva dilettantistica potrebbe per esempio avere più sponsor.
Possiamo comunque distinguere tre tipologie principali di sponsorizzazione:   

  • Pura: l’azienda sponsor eroga all’ASD o SSD una somma di denaro per finanziare le sue attività o eventi particolari; 
  • Tecnica: l’azienda fornisce attrezzatura, beni o servizi necessari per lo svolgimento dell’attività dell’ente o di un evento da lui organizzato; 
  • Mista: in questo caso si avviene una combinazione di erogazione di denaro e fornitura di beni e servizi.  

Le modalità della sponsorizzazione nello sport 

Le sponsorizzazioni delle associazioni sportive possono essere diverse anche in base alla forma in cui la sponsorizzazione viene effettivamente stipulata ed effettuata: 

  • sponsorizzazione di una squadra o individuale: in questo caso l’azienda finanziatrice diventa di fatto lo sponsor ufficiale della squadra o di un singolo atleta. Sponsorizzazione di un evento: qui l’oggetto non è né la squadra né l’atleta quanto l’evento organizzato dall’associazione;  
  • brand sponsor: è possibile, per esempio, che lo sponsor ufficiale imponga l’uso del proprio brand come nome di riferimento della squadra sportiva. 

Contratto di sponsorizzazione sportiva: cosa deve contenere

Per rispettare le regole e per dare accesso alla detraibilità delle spese per la sponsorizzazione sportiva – che, come si vedrà, è tra i principali incentivi per convincere delle aziende a sponsorizzare delle ASD o delle SSD – il relativo contratto deve contenere:  

  • gli obblighi in capo all’associazione o alla società sportiva, ovvero per esempio l’utilizzo del logo dello sponsor sulle divise, oppure la presenza del logo nelle sedi dell’associazione, o la partecipazione a eventuali eventi organizzati o promossi dall’azienda sponsor;  
  • gli obblighi in capo allo sponsor, ovvero di fatto la fornitura di servizi o di prodotti, oppure il finanziamento diretto delle attività; 
  • la durata del contratto di sponsorizzazione sportiva; 
  • la portata del contributo economico; 
  • gli utilizzi della proprietà intellettuale, ovvero le modalità specifiche con cui la SSD o la ASD utilizzerà il logo, i prodotti o i servizi dell’azienda, e come quest’ultima eventualmente userà il logo dell’ente sponsorizzato; 
  • le modalità di risoluzione del contratto, per entrambi gli attori in gioco; 
  • gli allegati, quali i rispettivi loghi; 
  • il riferimento alla legge applicabile, che regola i contratti di sponsorizzazione sportiva; 
  • la firma dei responsabili di entrambe le realtà, sponsor e associazione o società sponsorizzata.  

Fattura di sponsorizzazione sportiva: cosa deve contenere

Sempre per rispettare le regole previste per la sponsorizzazione sportiva, immediatamente dopo la stipula del contratto visto sopra tra ASD o SSD e sponsor, sarà necessario emettere una fattura di sponsorizzazione poiché, dal punto di vista fiscale, le sponsorizzazioni sono intese come attività commerciale. Se svolte come attività occasionali, l’ente non dovrà aprire una partita Iva, mentre dovrà farlo se l’attività di sponsorizzazione è continuativa.  

Vediamo quindi cosa dovrebbe essere presente nella fattura di sponsorizzazione emessa da una ASD: 

  • Nell’intestazione deve essere presente, come in ogni fattura emessa, il nome completo dell’associazione sportiva e l’indirizzo della sede principale; 
  • I dati dello sponsor, quali nome, indirizzo e informazioni di contatto; 
  • La descrizione della natura della sponsorizzazione, ovvero la modalità con cui lo sponsor supporterà l’associazione sportiva; 
  • La portata economica della sponsorizzazione, ovvero il prezzo totale; 
  • La data di scadenza del pagamento; 
  • Le informazioni fiscali dell’associazione sportiva, quali codice fiscale e partita IVA; 
  • Le informazioni fiscali dello sponsor, quali codice fiscale e partita IVA; 
  • In allegato alla fattura è consigliabile aggiungere una copia del contratto di sponsorizzazione sportiva così come visto sopra.  

Come trovare sponsor per la propria associazione sportiva

Viste quali sono le regole che normano l’associazione sportiva, vale la pena capire come individuare uno sponsor per la propria ASD o SSD. Come muoversi? È prima di tutto necessario capire quali possono essere le realtà effettivamente interessate a sponsorizzare un’associazione sportiva come la propria: è quindi bene valutare l’area geografica, il pubblico di riferimento e così via.  

Una volta capito quali potrebbero essere i potenziali sponsor, è bene assicurarsi di presentare al meglio l’associazione sportiva, creando a questo scopo un documento nel quale elencare obiettivo, mission, attività e risultati raggiunti nel tempo, nonché strutture, eventi futuri e via dicendo.  

Il passo successivo sarà quello che prevede di entrare in contatto con i potenziali sponsor, eventualmente partecipando a fiere o eventi dell’area geografica di riferimento; è inoltre molto utile chiedere agli stessi soci di promuovere l’associazione in modo da sfruttare il network “interno” per individuare eventuali aziende sponsor. Nel momento in cui un potenziale sponsor si farà avanti, sarà bene presentare in modo chiaro la proposta di sponsorizzazione, spiegando in che modo l’ASD o la SSD potranno garantire visibilità al marchio.  

Sponsorizzazione associazione sportiva dilettantistica: totalmente deducibile

Di certo, per convincere un’azienda a sponsorizzare un’associazione sportiva dilettantistica o una società sportiva dilettantistica vale la pena sottolineare che le spese di sponsorizzazione a favore di ASD e SSD risultano integralmente deducibili dallo sponsor. Questo è stato peraltro ribadito anche dalla Corte di cassazione con l’ordinanza n. 3470/2024, a partire da quanto riportato dall’articolo 90, comma 8, della legge 289/2002. Nel concreto, la Cassazione ha spiegato che quanto erogato da uno sponsor in denaro o in natura in favore di ASD e SSD, a patto di non essere superiore all’importo annuo complessivo di 200.000 euro, costituisce per il soggetto erogante una spesa di pubblicità totalmente deducibile. A motivare la scelta del legislatore – e quindi anche dei giudici – c’è la rilevanza costituzionale dell’attività sportiva e dell’utilità sociale delle attività realizzate da ASD e SSD.  

Il monitoraggio degli aspetti finanziari di ASD e SSD

Vale la pena, in chiusura, ricordare quanto possa essere importante poter contare su un gestionale come Sportivi in Cloud per gestire e per monitorare in autonomia tutti gli aspetti di un ASD o SSD, compresi quelli contabili e finanziari, con la garanzia di utilizzare quotidianamente un software sviluppato appositamente per rispondere alle esigenze di queste realtà. Con Sportivi in Cloud è possibile contabilizzare entrate e uscite dell’ente, emettere fatture, creare facilmente bilanci e rendiconti, tenere traccia del budget e tanto altro ancora. 

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