Cos’è il Registro IVA minori per ASD e altre associazioni
Come ben sanno i commercialisti e in genere gli addetti alla contabilità, un registro Iva è un libro, o un documento, che tiene in ordine i flussi di un’attività, tipicamente in partita doppia (dare o avere): ecco che allora un libro Iva permette di riepilogare i momenti attivi e passivi di un’organizzazione, nonché di calcolare comodamente l’Iva da liquidare per i diversi periodi fiscali.
Sempre in linea generale, e trascurando le eccezioni, ogni titolare Iva è tenuto a curare un Registro Iva, sapendo che il DPR n. 633/72, indica tre diverse tipologie di registri (delle fatture emesse, dei corrispettivi e degli acquisti). Ma ci sono delle realtà che possono accedere a una gestione semplificata: è questo il caso delle associazioni sportive dilettantistiche, ma anche di altri enti associativi, che possono avvalersi del regime agevolato previsto dalla Legge 398/91, obbligatorio per le ASD che svolgono attività commerciali. Qui viene per l’appunto introdotto l’obbligo del Registro Iva Minori: di cosa si tratta? Per chi è obbligatorio? E come compilare correttamente il libro iva Minori?
Cos’è il Registro Iva Minori e quali sono gli obblighi delle associazioni
Il Registro Iva Minori è uno degli adempimenti contabili relativi al regime fiscale previsto dalla Legge del 16/12/1991 n. 398. Nel concreto, si tratta di un registro di natura fiscale, il quale deve essere compilato con regolarità e tenuto dall’associazione senza scopo di lucro che possiede una partita Iva e svolge attività commerciale in regime agevolato. Questo documento, per dirla in poche parole, sostituisce quello che è il (complicato) Registro Iva per le aziende commerciali.
L’associazione obbligata a tenere un Registro Iva Minori deve quindi ricordarsi di aggiornare mensilmente il proprio libro fiscale, documentando dunque tutte le entrate commerciali per ogni diversa categoria di aliquota Iva (la quale, come è noto, può variare dal 22 al 10%, per arrivare fino al 4% per determinate transazioni). Più nello specifico, l’obbligo di compilazione del Registro Iva Minori da parte delle associazioni scade a ogni 15 del mese successivo a quello di riferimento. Ecco che allora il 15 marzo, per fare un esempio, dovrà essere obbligatoriamente compilato nella sua interezza il Registro Iva Minori di febbraio.
Non è tutto qui: ogni tre mesi l’associazione obbligata a mantenere un Registro Iva Minori è tenuta anche a compilare la sezione dedicata alla liquidazione dell’Iva, a partire dai dati riportati fino a quel momento. Tutto questo sapendo che l’associazione che rientra nel regime agevolato della legge 398/91 può contare su delle detrazioni forfetarie, a partire per esempio da quella del 50% sull’Iva incassata per dei proventi commerciali generici, da quelli per la vendita dei biglietti a quelli relativi alla prestazione di servizi.
Vale a questo punto la pena spendere due parole sul regime forfetario ai sensi della Legge 398/1991.
Il regime forfetario ai sensi della Legge 398/1991, in breve
Come anticipato, parlando di Registro Iva Minori si rende necessario affrontare anche il tema della Legge 398/1991 che lo introduce. Questa norma ha infatti previsto per un gruppo di enti ben definito un regime forfettario di determinazione delle imposte, sia a fini IVA, sia ai fini delle imposte dirette. Prima della Riforma del Terzo Settore, o meglio, prima dell’approvazione del Titolo X del D.Lgs 117/2017, il regime è stato applicato da:
- le associazioni sportive dilettantistiche (ASD) non aventi scopo di lucro, a patto di risultare affiliate alle relative federazioni sportive nazionali o agli enti nazionali di promozione sportiva;
- le società sportive dilettantistiche (SSD) sottoforma in società di capitali senza fine di lucro;
- le altre associazioni senza fini di lucro (dalle filodrammatiche alle associazioni di danza);
A cambiare le carte in tavola è arrivato per l’appunto il Titolo X del D.lgs. 117/2017, con il quale l’applicazione del regime forfetario ai sensi della Legge 398/1991 è stata prevista unicamente per le ASD e per le SSD, mentre è stata disapplicata per gli ETS. Con la circolare 18/E del 01/08/2018 l’Agenzia delle Entrate ha peraltro chiarito ulteriormente gli ambiti applicativi del regime fiscale agevolato di cui alla Legge 398/91, spiegando che può essere beneficiato dalle ASD e dalle SSD, con o senza personalità giuridica, che scelgono di non assumere la qualifica di Ente del Terzo Settore e che nel corso del periodo d’imposta precedente non abbiano conseguito proventi derivanti da attività commerciale per più di 400.000 euro.
Come compilare il Registro Iva Minori: le sezioni
Pur essendo significativamente semplificato rispetto ai normali registri Iva delle aziende commerciali, il Registro Iva Minori di ASD e SSD presenta comunque una struttura che potrebbe generare qualche dubbio in chi gestisce un’associazione. Questi dubbi devono essere eliminati quanto prima, nella consapevolezza che l’Agenzia delle Entrate rivolge il proprio sguardo proprio su questo documento in caso di accertamenti.
Le sezioni del Libro Iva Minori sono:
- il frontespizio, nel quale indicare la ragione sociale dell’associazione, il codice fiscale e la partita Iva;
- l’elenco delle operazioni, ovvero la sezione in cui l’associazione indica mese per mese tutte le operazioni Iva; questa parte, come anticipato, va compilata nella sua interezza entro il 15 del mese successivo ai movimenti;
- la sezione di riepilogo trimestrale, che chiude ogni trimestre, in cui annotare le operazioni imponibili con cadenza mensile;
- la sezione delle liquidazioni, ovvero l’area per le liquidazioni Iva trimestrali;
- la sezione riassuntiva, che riepiloga le liquidazioni Iva e le voci di ricavo annuali.
Le sanzioni per chi non compila il Registro Iva Minori
Prima ancora di vedere quali sono le sanzioni previste per le ASD e per le SSD che non compilano e curano il Registro Iva Minori, vale la pena sottolineare che questo rappresenta uno dei pochi doveri in fatto di contabilità per le associazioni che possono godere dei benefici fiscali della Legge 398/91. Chi ha l’obbligo di compilare il Registro Iva Minori si trova dunque in una situazione favorevole: questo dovrebbe portare ad affrontare tale attività con un atteggiamento diverso.
Detto questo, il libro Iva Minori può essere richiesto per un controllo da parte della SIAE o dall’Agenzia delle Entrate. Nel caso in cui il Registro risulti assente, la sanzione amministrativa per l’associazione può essere molto alta: si parla infatti di una multa compresa tra i 1.032 euro e i 7.746 euro.
Con la Circolare 9/E del 24 aprile 2013, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il mancato rispetto dell’obbligo di tenuta del Registro Iva Minori non porta però alla decadenza dei benefici fiscali previsti dalla L. 398/1991. Questo a patto che l’associazione che non ha rispettato l’obbligo sia comunque in grado “di fornire all’amministrazione finanziaria i riscontri contabili, quali fatture, ricevute, scontrini fiscali ovvero altra documentazione utile ai fini della corretta determinazione del reddito e dell’IVA. Resta fermo che qualora la società/associazione sportiva dilettantistica non sia in grado di produrre alcuna documentazione idonea a provare la sussistenza dei requisiti sostanziali per l’applicazione delle disposizioni di cui alla legge n. 398 del 1991, la stessa decadrà dal predetto regime di favore”.
In questa guida abbiamo visto come la corretta compilazione del Registro Iva Minori sia fondamentale affinché un’ASD o SSD possa continuare a beneficiare dei “privilegi fiscali” previsti rispetto alle aziende commerciali. Grazie a un software gestionale per associazioni e società sportive dilettantistiche come Sportivi in Cloud di TeamSystem, è possibile accedere a un report automatico per la gestione del Registro Iva Minori, che consente di gestire in modo semplice questo adempimento contabile e fiscale. Scopri tutte le funzionalità per la contabilità e la finanza di un’ASD fornite da Sportivi in Cloud.