Proroga dell’adeguamento dello statuto di ASD e SSD: ecco cosa sapere
Chi gestisce un’ASD (ovvero un’Associazione Sportiva Dilettantistica) o una SSD (ovvero una Società Sportiva Dilettantistica) negli ultimi anni si è trovato a dover navigare tra norme mutevoli e spesso aggiornate, prorogate e rimaneggiate. A causare questo periodo di transizione e di dubbi è stata ovviamente la Riforma dello Sport, e più nello specifico la disciplina applicativa della Riforma a livello dilettantistico. Ecco che allora, dopo il decreto legislativo 36 del 2021, attuativo della legge delega, e dopo i due conseguenti decreti correttivi e diversi provvedimenti di prassi, le varie correzioni e i rimaneggiamenti non sono ancora finiti. Ma non sempre le novità sono cattive novelle, anzi: talvolta arrivano infatti nuovi permessi o preziose proroghe, che danno agli enti sportivi più tempo per adempiere all’obbligo di legge. È questo il caso della proroga dell’adeguamento degli statuti per ASD e per SSD: vediamo cosa è bene sapere e qual è la nuova data entro la quale adeguarsi.
L’adeguamento degli statuti delle ASD e SSD secondo la Riforma dello Sport
Ancor prima di concentrarsi sulla proroga, è bene vedere cosa dice la Riforma dello Sport per quanto riguarda gli statuti delle Associazioni Sportive Dilettantistiche e delle Società Sportive Dilettantistiche.
Il già citato decreto legislativo 36 del 2021 ha infatti introdotto molte novità, tra le quali, all’articolo 7, all’altezza del comma 1-quater, le sanzioni per la mancata conformità dell’atto statuario rispetto a quanto indicato nel comma 1. In quest’ultimo si dice infatti che “le società e le associazioni sportive dilettantistiche si costituiscono con atto scritto nel quale deve tra l’altro essere indicata la sede legale”, indicando di seguito gli altri elementi espressamente previsti. Al comma 1-quater si legge dunque che “la mancata conformità dello statuto ai criteri di cui al comma 1 rende inammissibile la richiesta di iscrizione al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche e, per quanti vi sono già iscritti, comporta la cancellazione d’ufficio dallo stesso”. La data ultima per l’adeguamento degli statuti ASD e SSD era stata fissata in origine per il 31 dicembre 2023.
Il Decreto Anticipi
Sull’impianto visto qui sopra è intervenuto, fortunatamente per tante associazioni e società sportive dilettantistiche, il decreto “Anticipi” pubblicato il 16 dicembre ed entrato in vigore domenica 17 dicembre 2023. Tale decreto è collegato alla Legge di Bilancio 2024, ed è andato a modificare lo scadenzario degli adempimenti delle ASD e delle SSD, inserendo per l’appunto tra le altre anche la proroga della scadenza per l’adeguamento dello statuto.
La proroga adeguamento statuto ASD e SSD: cosa sapere
Come detto, la scadenza per l’adeguamento dello statuto delle SSD e delle ASD era stata inizialmente fissata per il 31 dicembre 2023. Visto anche il numero di associazioni e di società che non avevano ancora effettuato questo passaggio, il decreto Anticipi è andato a spostare la scadenza al 30 giugno 2024.
Oltre a sottolineare lo slittamento della data ultima, è bene evidenziare anche il fatto che, ai fini dell’imposta di registro, le modifiche statutarie adottate entro la data prevista dalla normativa risultano esenti nel momento in cui “hanno lo scopo di adeguare gli atti a modifiche o integrazioni necessarie a conformare gli statuti alle disposizioni del presente decreto” (così come riportato dall’articolo 12, comma 2-bis26, del citato decreto legislativo 36 del 2021). Si capisce quindi che anche l’esenzione è stata prorogata di 6 mesi, fino a fine giugno. Con il decreto Anticipi si è andati infatti a modificare l’articolo 7 comma 1-quater dell’articolo 16, inserendo le parole “entro il 30 giugno 2024”; e l’articolo 12, comma 2-bis, inserendo le stesse parole, in entrambi i casi in sostituzione della precedente dicitura “entro il 31 dicembre 2023”.
Insomma, quella di dicembre, apportata dal decreto Anticipi, è stata una novità gradita, che ha permesso di dare più tempo alle ASD e SSD per effettuare i cambiamenti statutari richiesti, con i rispettivi oneri a livello amministrativo.
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