Cos’è una polisportiva e come aprire una

26.06.2024 - Tempo di lettura: 10'
Cos’è una polisportiva e come aprire una

Chi intende lanciare un’associazione sportiva può trovarsi di fronte a dei dubbi sull’effettivo tipo di organizzazione da scegliere, avendo quindi la necessità di approfondire caratteristiche e peculiarità dei diversi enti a cui guardare. Tra le realtà più interessanti ci sono sicuramente le polisportive, organizzazioni che – come suggerisce il loro stesso nome – offrono una gamma vasta di discipline sportive, pur sotto al medesimo ombrello. Ma cos’è nel concreto una polisportiva? Quale differenza c’è tra associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e polisportive? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa seconda scelta? Vediamo quando conviene costituire una polisportiva.  

Cos’è una polisportiva

Una polisportiva è un’associazione che, così come l’Associazione Sportiva Dilettantistica, si impegna per favorire la diffusione dello sport, ma lo fa in un modo particolare, anzi, in più modi peculiari: una polisportiva organizza infatti diverse attività sportive, attinenti a diverse discipline e sezioni. In una polisportiva si potrebbero quindi individuare attività come nuoto, calcio, tennis, basket, pallavolo, ciclismo e via dicendo.
A caratterizzare le polisportive è, inoltre, lo spirito democratico su cui poggia l’intera struttura, la quale per sua natura risulta essere tendenzialmente più complessa rispetto a quelle che caratterizzano le normali associazioni sportive.  

Chi costituisce le polisportive

È interessante a questo punto capire com’è costituita una polisportiva. Può essere un’associazione composta dai classici soci, ovvero delle persone fisiche che decidono di associarsi in una polisportiva, oppure può essere costituita da più associazioni (come le ASD) o soggetti giuridici che decidono di cooperare per la promozione di vari sport.  

Una polisportiva può avere la forma giuridica di associazione non riconosciuta o riconosciuta, oppure può anche essere costituita come SSD, ossia come Società sportiva dilettantistica con autonomia patrimoniale perfetta.  

Polisportive di primo e di secondo livello

Vediamo infine una suddivisione interna nel mondo delle polisportive. Come anticipato, infatti, esistono polisportive costituite unicamente da persone fisiche, e che si presentano come un unico soggetto giuridico che al proprio interno può prevedere lo svolgimento di diversi sport; in questo caso si parla di polisportive di primo livello. Quando, invece, oltre alle persone fisiche sono presenti anche altre associazioni, si parla di polisportiva di secondo livello. Come si può intuire, la polisportiva di secondo livello viene spesso avviata per consentire a diverse realtà sportive di usufruire dei medesimi impianti sportivi, pur mantenendo perfettamente indipendenti gli aspetti finanziari, patrimoniali ed economici dei vari soci membri.  

Prima di approfondire qual è la differenza tra polisportive e Associazioni Sportive Dilettantistiche è bene ricordare che le prime devono sempre contenere il termine “polisportiva” nel proprio nome, seguendo quanto riportato nell’articolo 90 della Legge 289/2002 e dall’articolo 148 comma 8 del TUIR per la stesura del proprio statuto. 

Differenza tra ASD e polisportiva

Chi prende in considerazione la possibilità di aprire una polisportiva potrebbe essere in dubbio tra quest’ultima e la forma di Associazione Sportiva Dilettantistica. I punti in comune non sono pochi: entrambe permettono di perseguire degli scopi nel mondo sportivo, ambedue consentono di promuovere lo sport, l’attività ricreativa e l’attività fisica. Sbaglia però chi pensa che, a differenza delle polisportive, le ASD siano costrette a concentrarsi su un’unica disciplina sportiva; in realtà, infatti, anche un’Associazione Sportiva Dilettantistica può offrire più di uno sport specifico, proponendo dunque più discipline sportive, come per esempio sia il calcio che il ciclismo. Per loro natura, però, le polisportive sono più adatte a gestire una pluralità di sport, in virtù della loro organizzazione interna più complessa. Vediamo quindi nel dettaglio quali sono i vantaggi delle polisportive, per poi riportare per completezza anche gli svantaggi.  

Quando conviene aprire un’associazione polisportiva: i vantaggi

Dalla sua l’ASD ha tipicamente la specializzazione sportiva; il vantaggio di avviare una polisportiva è invece di poter accogliere e gestire una vasta gamma di discipline sportive differenti, così da permettere ai membri di sperimentare più possibilità all’interno della stessa realtà. Per la sua stessa natura, partendo da un’offerta più ampia e quindi raccogliendo potenzialmente un interesse maggiore, la polisportiva riesce ad avere delle risorse maggiori rispetto alle normali associazioni sportive; questo si traduce tendenzialmente nella presenza di un numero maggiore di strutture, anche in base alle discipline effettivamente offerte ai propri associati, quali per esempio piscine, campi da gioco di vario tipo, palestre e così via.  

Altro grande vantaggio delle polisportive, abbracciando un pubblico potenzialmente più vasto e vario, è quello di presentare agli associati un ambiente sociale più ampio e diversificato, con indubbi benefici a livello di apprendimento reciproco, di spunti interessanti e di apertura mentale. Da questo punto di vista, una polisportiva risulta nettamente migliore rispetto alle associazioni sportive dilettantistiche, le quali a loro volta però presentano altri vantaggi specifici.  

Vale quindi la pena vedere quali sono gli svantaggi delle polisportive, pensando anche alle differenze tra queste e le ASD.  

Gli svantaggi delle polisportive

Il primo svantaggio della polisportiva è chiaro: a fronte di una maggiore e diversificata offerta, c’è il rischio concreto di una minore specializzazione; ci si potrebbe infatti trovare ad avere delle discipline gestite e portate avanti da istruttori, allenatori e addetti scarsamente specializzati. Va però detto che questo non è un automatismo, in quando all’interno delle migliori polisportive è possibile trovare grandi esperti per ognuna delle attività sportive proposte.  

Il secondo punto debole delle polisportive si individua nella parte degli amministratori. Andando a comprendere più attività sportive, e quindi più strutture, più istruttori, più eventi e più costi – oltre che tipicamente più soci o associazioni – una polisportiva presenta una complessità maggiore a livello organizzativo e gestionale.
Anche per queste realtà, quindi, risulta certamente cruciale l’utilizzo di un gestionale sviluppato ad hoc, come Sportivi in Cloud di TeamSystem, che consente la gestione a tutto tondo delle attività amministrative, operative e contabili di ASD, SSD, cooperative sportive e polisportive (dalla gestione dei soci e dei tesserati ai compensi dei collaboratori, dal rimborso spese dei volontari sportivi fino all’organizzazione dei corsi, dalla rendicontazione ai bilanci, per arrivare fino alla gestione di visite mediche, certificati e campi estivi). Di certo una polisportiva di dimensioni importanti deve poter contare al proprio interno una struttura amministrativa stabile e ampia.  

Il terzo e ultimo svantaggio di una polisportiva – il quale però anche in questo caso non è automatico – è relativo al livello di competitività. La maggiore specializzazione delle ASD può infatti consentire a queste ultime dei risultati migliori, così da poter portare le proprie squadre a competere a livello regionale, federale o nazionale; questo potrebbe risultare più difficile – ma non certo impossibile – nel caso delle polisportive.  

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