Palestre pop up: cosa sono e come organizzare gli allenamenti
Come sappiamo, chi ha il pallino dell’imprenditoria in campo sportivo può orientarsi verso l’apertura dei più diversi centri sportivi: si spazia dal classico centro fitness All-in-One alla Powerlifting Gym, dal box di CrossFit fino alla palestra di arti marziali. C’è però da dire che la tassonomia dei tipi di palestre non è poi così precisa e stabile: ci possono infatti essere centri sportivi che abbracciano più tipologie, o magari imprenditori nel campo del fitness che gestiscono diverse palestre, e via dicendo. Queste contaminazioni possono talvolta creare un po’ di confusione, persino nella testa degli aspiranti imprenditori sportivi come anche dei personal trainer: negli ultimi tempi, per esempio, si parla con una frequenza sempre maggiore delle palestre pop up, spesso associate alle palestre all’aperto o outdoor. Ma si tratta davvero della stessa cosa? Sicuramente i professionisti del fitness come i personal trainer devono conoscere esattamente il significato del termine “palestra pop up”, sapendo peraltro che questi centri possono essere luoghi molto importanti per la loro professione.
Palestre pop up: cosa sono?
Come anticipato, non esiste una tassonomia precisa nel campo dei centri sportivi: non stupisce quindi troppo che il termine “palestra pop up” venga utilizzato in diversi modi. C’è chi lo usa per indicare delle palestre all’aperto, chi per indicare delle palestre mobili, chi per indicare dei centri sportivi temporanei. Per fare un po’ di chiarezza vale la pena capire da dove arriva questo termine: il riferimento diretto è quello dei pop up store, ovvero di quei negozi temporanei che “spuntano velocemente e improvvisamente come funghi” nelle grandi città, e che vengono chiamati per l’appunto anche “temporary shop”. La caratteristica principale di questi esercizi è quella di restare aperti per poco tempo: alcune settimane, qualche mese un anno. Spesso, va sottolineato, questi negozi vengono realizzati all’esterno, magari fuori da una stazione, in un’area pedonale o in una piazza. Si capisce quindi come il termine palestra pop up sia arrivato per definire sia le palestre all’aperto, sia quelle mobili, sia quelle temporanee.
Esempi di palestre pop up
Ecco che allora ci si trova a definire palestre pop up posti sostanzialmente differenti. Certo, pur sempre di luoghi in cui fare del fitness si tratta. Ma una palestra pop up può essere un centro sportivo al chiuso aperto temporaneamente da un’azienda per dare visibilità al proprio marchio: si potrebbe per esempio trattare di un’impresa che produce macchinari o strumenti per il fitness, oppure di un grande franchise del mondo delle palestre. Altre volte ancora la palestra pop up è semplicemente la sezione outdoor di una vicina palestra; e ancora, lo stesso termine viene usato talvolta per battezzare le palestre all’aperto e gratuite, costruite e finanziate cioè dall’ente pubblico. Si capisce che, secondo diverse modalità, ognuna di queste strutture può risultare preziosa per il personal trainer e per i suoi clienti. Pensiamo per esempio al gestore di una palestra che utilizza EvolutionFit, e che condivide con i propri clienti schede di allenamento su misura, esercizi con immagini in grafica 3D, istruzioni, mappe muscolari e via dicendo: le diverse tipologie di palestra pop up possono diventare spesso il luogo in cui mettere in pratica quanto programmato dal personal trainer.
Per poter sfruttare al meglio i vantaggi di una palestra all’aperto, e gestire i processi con la stessa efficienza e professionalità che si avrebbe dentro un centro sportivo, gli strumenti informatici vengono fortemente in aiuto: basti pensare ad un gestionale come Wellness in Cloud, software di TeamSystem dedicato alle palestre e centri sportivi, che, grazie alla sua app, Wellness in Cloud – software di TeamSystem dedicato alle palestre e ai centri sportivi – è possibile gestire l’attività anche in mobilità. Non solo i clienti possono acquistare e prenotare da app bypassando la reception fisica, ma gli istruttori possono gestire l’appello e il controllo delle presenze (con verifica delle iscrizioni e del certificato medico) direttamente dalla loro app sincronizzata con il gestionale senza bisogno di essere davanti a un pc o di un lettore di badge cablato. Tutto questo si traduce in comodità e semplicità di gestione.
Il progetto Popup Sport Zone e le palestre all’aperto
Come si è visto quindi ci sono diversi tipi di palestre pop up. Di certo in Italia stanno prendendo sempre più piede le palestre all’aperto nei parchi pubblici, anche grazie al Progetto Popup Sport Zone, promosso da ASC Attività Sportive Confederate, con il contributo del Dipartimento per lo Sport. Questa iniziativa ha infatti permesso di dare il via alla costruzione di palestre all’aperto negli spazi pubblici urbani di diverse città: si parla di centri come Roma, Como, Verona, Ferrara, Salerno, Reggio Calabria, Palermo, Potenza, Bari e Alessandria. E va detto che questa è solo una delle iniziative principali: a livello locale le più diverse realtà hanno infatti realizzato palestre pop up di volta in volta uniche e originali, pensate per l’allenamento individuale come per quello di gruppo.
Si tratta per lo più di piccole e micro-associazioni che riescono a dare vita a momenti di condivisione e sport unici nel loro genere. La loro esigenza principale è quella di tenere traccia dei pagamenti e dei certificati medici in maniera agevole e veloce. Qui entra in campo il software Wellness in Cloud di TeamSystem, che permette di avere tutto sotto controllo in un unico ambiente.