Conviene aprire una palestra in franchising? Ecco vantaggi e svantaggi
Nel momento in cui si decide di aprire una palestra per coronare il proprio sogno di avviare un’attività nel mondo del fitness, ci si ritrova ad affrontare una serie di decisioni fondamentali. Tra queste la scelta di avviare il centro fitness in autonomia o con dei soci, di acquistare la struttura o prendere in affitto degli spazi, di aprire una palestra in centro città, dove la concorrenza è altissima, oppure in periferia, di specializzarsi su una specifica tipologia di attività oppure guardare a un pubblico più ampio, di lanciare un centro sportivo indipendente oppure aprire una palestra in franchising. In questa guida ci soffermeremo proprio su quest’ultima questione. Di certo avviare una palestra in franchising ha i suoi grandi vantaggi, ma non mancano nemmeno gli svantaggi: vedremo quindi pro e contro, nonché i requisiti e i costi per avviare un centro fitness in franchising.
I requisiti per aprire una palestra
Prima di vedere vantaggi e svantaggi di aprire una palestra in franchising, facciamo un passo indietro e vediamo rapidamente cosa occorre per avviare un centro fitness in Italia nel pieno rispetto delle regole, così da evitare dannose multe o persino la chiusura, dai requisiti dei professionisti coinvolti alla documentazione necessaria.
- L’imprenditore non deve avere condanne penali pregresse o pene restrittive superiori ai 3 anni, né condanne relative a reati contro il buon costume, la moralità pubblica, il gioco d’azzardo o delitti commessi in stato di ebbrezza.
- Il gestore – o eventualmente un collaboratore con ruolo di responsabile – deve vantare un titolo di studio in scienze motorie o un diploma ISEF, o un’altra qualifica riconosciuta dal CONI.
- Per avviare l’attività è necessario presentare la SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività) presso il Comune in cui verrà aperta la palestra, allegando la copia della polizza assicurativa per la responsabilità civile e penale, la relazione tecnica firmata da un professionista abilitato, la planimetria degli spazi, il certificato di idoneità statica, la valutazione dell’impatto acustico.
- Ci sono poi le pratiche relative all’avvio dell’attività imprenditoriale, dall’apertura della partita IVA fino alla dichiarazione di inizio attività presso l’Agenzia delle Entrate.
- Non va poi trascurato che è possibile avviare una palestra adottando diverse forme giuridiche: si parla tendenzialmente di imprese individuali, di società in nome collettivo, di società cooperative e di società a responsabilità limitata.
Detto questo, è bene sottolineare che le regole e i requisiti per aprire un centro fitness in Italia variano leggermente di Regione in Regione: ognuna presenta infatti delle discipline normative leggermente diverse, più o meno dettagliate, più o meno complesse.
Pro e contro di una palestra in franchising
Visti i requisiti principali, vediamo quali sono i pro e quali i contro di aprire una palestra in franchising.
I vantaggi della palestra in franchising
Sarebbe sbagliato, nel momento in cui si desidera avviare un centro sportivo, escludere a priori l’apertura di una palestra in franchising. Questa via, infatti, riserva degli indubbi vantaggi.
- Investimento iniziale ridotto: per avviare una palestra in franchising l’investimento iniziale è tendenzialmente minore, potendo infatti contare su un “partner” disposto a coprire parte delle spese.
- Rateizzazioni: dal punto di vista economico, la formula del franchising, talvolta, offre anche la possibilità di accedere a delle forme di pagamento rateale, oppure di accedere a dei crediti agevolati. Tra i vantaggi di aprire un centro fitness con un’affiliazione c’è quindi sicuramente questo, relativo all’aspetto economico. Ma non è il solo.
- Notorietà del brand: avviare una palestra in franchising vuol dire anche poter contare fin dall’inizio su un marchio noto, che risulta conosciuto e autorevole: una spinta non da poco, che aiuta a costruire più facilmente un rapporto di fiducia con i propri clienti.
- Disponibilità di un piano di marketing. Non va poi dimenticato il fatto che una caratteristica del franchising è tipicamente quella di presentare un programma già sviluppato per il marketing, così da poter contare su delle strategie efficaci e meno costose, essendo in buona parte pianificate a livello centrale.
Fin qui, insomma, tutto bene. Ma non ci sono unicamente vantaggi: dopo aver visto i pro di avviare e gestire una palestra in franchising, è bene prendere in considerazione anche i contro.
Gli svantaggi della palestra in franchising
Abbiamo visto che i vantaggi del franchising si possono riassumere in costi minori al lancio, notorietà del brand e strategia di marketing “pronta per l’uso”. Quali sono invece gli svantaggi?
- Autonomia limitata: un’attività di questo tipo non può definirsi totalmente autonoma. Il centro sportivo sarà infatti affiliato ad un gruppo più grande, il franchisor, il quale impone delle regole ben precise. Pensiamo al modello di business, alle linee guida decise a livello centrale, alle campagne pubblicitarie, alle politiche di pricing, alle attività su cui investire, ai fornitori ai quali rivolgersi, e così via. Ecco allora che l’imprenditore che, nell’avviare una nuova palestra, opta per l’affiliazione, avrà una libertà di scelta e di movimento decisamente minore rispetto a chi opta per l’apertura di un centro sportivo indipendente.
- Ridotto livello di reattività: il mercato, come è noto, cambia di continuo, anche a livello locale, e le attività che riescono a mutare velocemente insieme ad esso – anticipando quando possibile i trend – sono quelle che riescono a crescere più rapidamente. L’affiliato però non ha la possibilità di “cogliere” tempestivamente le nuove esigenze e di agire in autonomia, dovendo rispettare invece i tempi, spesso lenti, del franchisor.
- Standardizzazione: se è vero che la standardizzazione semplifica la vita dell’imprenditore, è vero anche che talvolta finisce per appiattire l’attività, senza lasciare spazio alla creatività del singolo business.
- Cessione attività: non va infine trascurata la questione della rivendita. Nel momento in cui si dovesse decidere di “vendere” la propria attività, un affiliato sarà obbligato a cedere la palestra a un acquirente approvato dalla casa madre. Chi gestisce un centro indipendente, invece, potrà agire anche in questo caso in completa autonomia.
Quanto costa aprire una palestra
Abbiamo visto che il vantaggio numero uno di aprire una palestra in franchising è principalmente quello economico. Ma quanto costa nel concreto avviare un centro fitness nel 2023 in Italia? Ovviamente i fattori da tenere in considerazione sono tantissimi e i costi mutano in base ad essi. Solo per citarne qualcuno:
- dimensioni della struttura,
- necessità di ristrutturazione o adeguamento della struttura;
- acquisto o affitto dei locali;
- posizione geografica,
- tipo di palestra,
- quantità e qualità delle attrezzature,
- quantità di collaboratori.
Se è vero che non si può assolutamente parlare di cifre esatte, si possono però fare delle stime puramente indicative, così da consentire un confronto tra costi di apertura per una palestra indipendente e una palestra in franchising.
- Per una palestra indipendente da posizionare all’interno di uno spazio complessivo di 200 – 250 metri quadrati, ipotizzando dei locali già pronti e quindi il solo allestimento degli ambienti con dotazioni di media qualità, il costo complessivo varierà tra gli 80 mila e i 150 mila euro.
- Diverso invece il discorso nel caso del franchising. Qui ogni franchisor propone degli investimenti iniziali diversi: ci sono gruppi che richiedono minimo 100 mila euro e ci sono franchisor che, invece, impongono investimenti iniziali nettamente inferiori, a partire da circa 30 mila euro.
Come semplificare avvio e gestione di una palestra indipendente
Come abbiamo visto, l’avvio di una palestra in franchising risulta certamente più semplice. E, con l’adozione di software gestionali dedicati, come Wellness in Cloud, lo è anche la gestione quotidiana a vantaggio del servizio offerto ai clienti. Basti pensare, ad esempio, alla possibilità di impostare il sistema in modo tale da condividere le informazioni tra i diversi club e consentire agli utenti di accedere con la stessa tessera (e, quindi, con lo stesso abbonamento) a tutti i centri sportivi affiliati.
Tuttavia, chi ha le risorse necessarie e desidera una più ampia libertà di gestione, molto spesso finisce con l’optare per una palestra indipendente, senza nessuna affiliazione.
Di certo l’avvio e la gestione di un’attività indipendente potrebbe risultare più difficile, ma anche in questo caso, con gli strumenti giusti è possibile semplificare il lancio così come il day by day.
Con l’adozione di un software completo per palestre come Wellness in Cloud, infatti, grazie alle funzionalità di gestione del team e di marketing, le difficoltà si riducono notevolmente. Tutto è a portata di click (o di touch):
- Gestione anagrafiche
- Gestione vendite e pagamenti
- Prenotazioni in autonomia di corsi e servizi
- Gestione corsi e attività
- APP per utenti e staff
- Controllo accessi domotica
- Analisi e statistiche
- Comunicazione e CRM
Senza dimenticare che il gestionale è associato all’utilizzo di un’App per smartphone e tablet che semplifica e rende più fluido il lavoro del team della palestra e, allo stesso tempo, rende più autonomi i clienti nella fruizione dei servizi.