Ottimizzazione dello spazio: design e tips per palestre piccole
Non tutte le palestre possono essere enormi. Pensiamo per esempio ai centri fitness che si trovano nei centri delle città, che devono accontentarsi di spazi ridotti per via dell’effettiva mancanza di soluzioni migliori; ma pensiamo anche alle palestre boutique, che essendo pensate per piccole classi prendono tipicamente luogo in spazi tutt’altro che grandi. Ecco che allora in questi casi l’esigenza è quella di sfruttare al meglio lo spazio a disposizione, ottimizzando la superficie della palestra piccola in modo da mettere a frutto ogni singolo metro quadrato. Ma attenzione: mettere a profitto ogni angolo del centro fitness non vuol dire né sacrificare la godibilità dell’ambiente, né tanto meno far venire meno i requisiti di sicurezza della palestra. Vediamo quindi nei prossimi paragrafi degli spunti preziosi per ottimizzare lo spazio in una palestra piccola, sia nel caso di una nuova attività, sia nel caso di un miglioramento di un centro fitness già esistente.
Palestra piccola: cosa dice la legge italiana sulle dimensioni minime
Per mettere in campo una strategia per ottimizzare gli spazi in una palestra piccola è prima di tutto fondamentale conoscere quelli che sono i paletti posti dalla normativa italiana per l’organizzazione degli spazi per il fitness.
Dato fondamentale è quello relativo al volume: si parla di un minimo di 30 metri cubi, che devono essere incrementati di 12 metri cubi per ogni singolo utilizzatore contemporaneo superiore al primo; parallelamente, per quanto riguarda la superficie, quella minima è di 10 metri quadrati, da incrementare di 4 metri quadrati per ogni utilizzatore superiore al primo. Visto che ragionare in termini di superficie è molto più intuitivo rispetto al volume, è bene fissarsi in testa che ogni utente dovrebbe avere un’area di 2 metri per 2 a propria disposizione. Per quanto riguarda l’altezza, la minima è di 3 metri, che risulta riducibile fino a 2,70 metri per determinate attività ginniche, a patto di rispettare le condizioni di cui sopra.
Nell’organizzare gli spazi in palestra, però, non si devono prendere in considerazione solamente gli spazi per il fitness: devono esser presenti anche gli spogliatoi e i servizi igienici. Nel caso dei primi la superficie minima è di 6 metri quadrati più 1,5 metri quadrati per ogni utilizzatore contemporaneo; per quanto riguarda i servizi igienici, deve essere presente un bagno per ogni 20 utenti, con frazioni distinte per sesso.
Design di una piccola palestra: studiare lo spazio
Se le prime condizioni da tenere a mente per organizzare lo spazio in palestra sono quelle stabilite dalla legge, è necessario successivamente studiare attentamente la superficie a disposizione, per individuare la posizione di ingressi, angoli, punti luce, colonne e via dicendo. In base a questi elementi e valutando come ognuno di essi impatterà sull’utilizzo effettivo dello spazio, sarà possibile assegnare ad ogni area le attività più idonee. In una palestra classica, per esempio, si dividerà lo spazio fitness nell’area per gli allenamenti a corpo libero, nell’area per le attività aerobiche, nell’area per i pesi liberi e in quella per i macchinari isotonici. Nel progettare ogni singola porzione è bene assicurarsi che ogni strumento risulti comodamente e facilmente raggiungibile, nonché che il suo utilizzo risulti corretto e sicuro, senza nessun impedimento. In una palestra piccola, infatti, ci si potrebbe trovare con delle postazioni di allenamento troppo ravvicinate, tali da rendere poco piacevole e perfino poco sicura l’attività di fitness.
L’ottimizzazione dello spazio in una palestra piccola
Ottimizzare è una parola chiave quando si ha un business che ha a che fare con il fitness. Accade parlando di time managament, ma anche di dimensioni degli ambienti. Vediamo ora alcuni consigli specifici per ottimizzare lo spazio in una palestra di dimensioni ridotte.
- Stimare quale sarà il numero medio di partecipanti alle varie classi nei corsi tenuti in palestra è fondamentale per organizzare gli spazi e gli strumenti, di conseguenza, per non rischiare di avere dotazioni eccessive, che ruberanno superficie inutilmente.
- Acquistare delle stazioni multifunzione per palestra permetterà di ridurre in modo considerevole lo spazio impiegato, dando peraltro la possibilità agli iscritti di affrontare buona parte del proprio allenamento nella medesima postazione. Si pensi per esempio alle classiche stazioni che permettono di eseguire chest press, leg extension, low pulley, butterfly e altri esercizi, occupando meno di due metri quadrati.
- Una regola generale dell’interior design, valida per le palestre piccole come per qualsiasi altro ambiente, è quella di installare degli specchi lungo le pareti, in modo di dare l’illusione di essere in una stanza più grande.
- Organizzare contenitori, scaffali e ganci per garantire il massimo ordine nello spazio del fitness permette di guadagnare spazio e di rendere sicuri gli spostamenti degli atleti, anche in spazi ridotti; a questo scopo è inoltre bene stabilire regole precise per gli iscritti, che dovrebbero sempre rimettere in ordine gli attrezzi utilizzati prima di passare all’esercizio successivo, così da rendere più facile l’eliminazione del caos in palestra.
- Concentrarsi sulle disposizioni verticali è fondamentale per guadagnare spazio in una palestra piccola; vale quindi la pena “alzare” gli spazi di storage e i rack (soprattutto quelli dei pesi leggeri) sfruttando le pareti.
- Investire in una buona illuminazione e in una buona areazione è fondamentale per rendere più vivibile e confortevole una palestra piccola. Nessuno vuole allenarsi in uno spazio poco illuminato in cui manca l’aria.
- Posizionare in modo strategico gli attrezzi permette di creare dei “percorsi mentali” per gli atleti, così da ridurre gli spostamenti inutili durante gli allenamenti, vantaggio tutt’altro che trascurabile in una palestra piccola. Pensiamo per esempio alle macchine isotoniche: queste devono essere distribuite secondo un ordine bene preciso, seguendo le più logiche sequenze degli allenamenti per i differenti gruppi muscolari; e ancora, i pesi liberi dovranno essere posizionati vicino agli specchi, per permettere l’utilizzo sul posto.
- Installare i pavimenti giusti permette di recuperare spazio prezioso, sapendo che così facendo degli spazi “vuoti” ma pavimentati con il materiale corretto potranno diventare altrettante aree per il fitness; il pavimento in questione deve essere antiscivolo, e deve inoltre assorbire gli impatti, isolare acusticamente ed essere facile da pulire.
Migliorare il design della palestra: partire dai dati
Per migliorare l’organizzazione degli spazi in palestra è inoltre bene analizzare nel concreto qual è l’effettivo utilizzo delle diverse aree e dei differenti macchinari da parte degli utenti. I dati raccolti con un gestionale per palestre come Wellness in Cloud permette permettono per esempio di conoscere le abitudini degli iscritti, di capire quali sono gli orari di punta, di comprendere quali sono le classi più seguite, e via dicendo, così da adattare gli appuntamenti agli spazi e migliorare l’esperienza degli atleti iscritti. Va peraltro detto che questo è solo uno dei vantaggi garantiti dal modulo di business intelligence di Wellness in Cloud, che consente per esempio di analizzare trend, correlazioni, livello di fidelizzazione e via dicendo.
L’ipotesi di sfruttare lo spazio all’aperto
Infine, chi gestisce una palestra piccola può seriamente prendere in considerazione – soprattutto durante la bella stagione – di sfruttare anche lo spazio esterno, organizzando per esempio dei corsi di fitness outdoor nel parco cittadino, o trasferendo temporaneamente, con tutti i permessi e le autorizzazioni del caso, delle stazioni fitness all’esterno della propria palestra.
Gestire una palestra piccola ha grandi vantaggi, soprattutto a livello di taglio dei costi di manutenzione, di affitto, di acquisto dei macchinari; permette inoltre di dedicare grande attenzione a ogni iscritto. Tutto sta nello sfruttare in modo intelligente il poco spazio a disposizione, massimizzando i benefici.