Mansionario dei lavoratori sportivi, pubblicato il primo elenco. Aggiornamento entro il 31 dicembre
Il mansionario dei lavoratori sportivi è contenuto nel DPCM del 26 gennaio 2024, che attua un nuovo tassello della riforma dello sport. L’elenco delle mansioni ulteriori rispetto alle sette previste dal decreto legislativo n. 36/2021 potrà essere aggiornato entro la fine dell’anno
Il mansionario dei lavoratori sportivi inserisce un nuovo tassello nell’attuazione della riforma dello sport.
A definire le mansioni ulteriori che rientrano tra quelle necessarie allo svolgimento dell’attività sportiva è il DPCM del 26 gennaio 2024, pubblicato sul portale del Dipartimento per lo Sport lo scorso 21 febbraio.
L’elenco è utile a individuare le mansioni svolte dai tesserati che consentono l’attribuzione della qualifica di lavoratore sportivo, secondo quanto previsto dall’articolo 25, comma 1-ter del decreto legislativo n. 36/2021, e conseguentemente l’applicazione delle agevolazioni sul fronte fiscale e previdenziale.
Mansionario dei lavoratori sportivi, attuato un nuovo tassello della riforma dello sport
L’articolo 25 del decreto legislativo n. 36/2021 individua come lavoratori sportivi atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi, preparatori atletici e direttori di gara che, a prescindere dal genere di appartenenza e del settore professionistico o dilettantistico, esercitano attività sportiva regolarmente retribuita.
Sette quindi le figure specifiche tipizzate dalla riforma dello sport, alle quali si affiancano i soggetti che svolgono le mansioni individuate sulla base dei regolamenti tecnici delle singole discipline sportive, necessarie per lo svolgimento dell’attività sportiva e fermo restando l’esclusione delle mansioni di carattere amministrativo-gestionale.
Il mansionario pubblicato con il DPCM del 26 gennaio 2024 individua quindi le prestazioni ulteriori rispetto alle sette previste dal comma 1 dell’articolo 25 sopra citato.
L’elenco tenuto dal Dipartimento per lo sport è stato stilato tenuto conto dei regolamenti tecnici delle Federazioni Sportive Nazionali e delle Discipline Sportive Associate, anche paralimpiche.
Si tratta in pratica del primo elenco delle mansioni ulteriori utili per qualificare chi rientra tra i lavoratori sportivi, nel rispetto dei criteri generali previsti e in primis a patto che l’attività sia svolta verso un corrispettivo e in favore di soggetti dell’ordinamento sportivo iscritti al RASD (Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche), oppure a favore delle FSN, delle DSA, degli Enti di promozione sportiva, delle associazioni benemerite, anche paralimpiche, del CONI, del CIP e di Sport e salute S.p.a. o di altro soggetto tesserato.
Dal punto di vista pratico, il mansionario suddivide, per i diversi soggetti dell’ordinamento sportivo, la mansione e il relativo riferimento contenuto nel regolamento tecnico di settore. Si tratta di un elenco articolato che completa il quadro delle regole per individuare chi sono i lavoratori sportivi per i quali l’attività svolta può costituire oggetto di un rapporto di lavoro subordinato o autonomo, anche nella forma di collaborazione coordinata e continuativa.
Mansionario dei lavoratori sportivi ancora incompleto, aggiornamento entro il 31 dicembre
Quello pubblicato il 21 febbraio è il primo elenco messo a disposizione per l’individuazione delle ulteriori figure necessarie per lo svolgimento delle attività sportive, per il quale restano in ogni caso possibili modifiche e aggiustamenti.
Così come previsto dalla riforma dello sport, il mansionario dei lavoratori sportivi non è definitivo ma può essere aggiornato entro il 31 dicembre di ciascun anno. In assenza di modifiche entro la fine dell’anno, le mansioni si intendono confermate anche per il periodo successivo.
La sua utilità è centrale non solo per avere una visione completa dei tesserati inquadrabili come lavoratori sportivi, ma conseguentemente anche per individuare i casi di applicazione delle agevolazioni fiscali e previdenziali.
Si ricorda infatti che la riforma dello sport ha previsto l’esenzione dal versamento dei contributi INPS in relazione ai compensi dei lavoratori sportivi fino alla soglia di 5.000 euro e, in parallelo, l’esenzione IRPEF fino al limite di 15.000 euro di reddito annuo.
Accanto alle sette figure previste dal comma 1, articolo 25 del decreto legislativo n. 36/2021, le agevolazioni si applicheranno quindi anche ai tesserati che svolgono attività individuate nel mansionario per ciascuna federazione e disciplina.
Fuori dalle casistiche messe nero su bianco dal DPCM del 26 gennaio 2024 verrà conseguentemente meno il diritto ai benefici, fermo restando la possibilità per il Dipartimento per lo Sport di aggiornare l’elenco anche alla luce degli ulteriori dati che verranno trasmessi tramite il CONI e il CIP entro il 31 dicembre.
Una necessità che, allo stato attuale, si lega al fatto che stando alle prime analisi nell’elenco non risultano comprese nove Federazioni, una Federazione paralimpica e otto Discipline sportive associate.