Libro Unico del Lavoro per lo sport, la scadenza slitta a data da destinarsi
La scadenza del 30 gennaio 2024 relativa alla tenuta del LUL per le collaborazioni sportive intercorse nel 2023 slitta a data da destinarsi. Si attende ancora l’emanazione del decreto previsto dalla riforma dello sport chiamato a definire le regole tecniche per la predisposizione dell’adempimento nel RASD.
Libro Unico del Lavoro per lo sport, scadenza rinviata a data da destinarsi.
La riforma del lavoro sportivo rimane ancora inattuata su alcuni fronti e, tra questi, si attende l’emanazione di un apposito decreto contenente disposizioni tecniche e protocolli informatici per l’invio dei dati in un’apposita sezione del Registro delle Attività Sportive Dilettantistiche.
Il decreto che doveva essere emanato entro il 31 dicembre 2023 non è ancora disponibile, rendendo di fatto impossibile adempiere all’obbligo previsto nell’ambito delle collaborazioni coordinate e continuative.
Libro Unico del Lavoro per lo sport, la scadenza slitta a data da destinarsi
È l’articolo 28 del Decreto Legislativo n. 36/2021 relativo alla riforma del lavoro sportivo e delle disposizioni per gli enti professionistici e dilettantistici ad aver previsto, al comma 4, l’obbligo di tenuta del LUL nell’ambito delle collaborazioni coordinate e continuative.
Si ricorda che il Libro Unico del Lavoro documenta lo stato dei singoli rapporti di lavoro e rappresenta uno dei documenti presi in esame in caso di successivi controlli sul fronte dello stato occupazionale dell’impresa.
Sul fronte del lavoro sportivo, ai fini del rispetto dell’obbligo di tenuta del LUL è prevista la possibilità di adempiere in via telematica all’interno di un’apposita sezione del RASD, il Registro delle Attività Sportive Dilettantistiche.
Una via che, così come chiarito dal Dipartimento dello Sport, risulta alternativa rispetto alle modalità ordinarie previste per datori di lavoro e intermediari, e che sarà predisposta nel rispetto delle disposizioni in materia di consultabilità, inalterabilità, integrità dei dati e sequenzialità cronologica.
Le regole specifiche per adempiere però restano ancora in standby.
Si attendeva entro il 31 dicembre 2023 un DPCM, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per definire le disposizioni tecniche e i protocolli informatici necessari per l’invio del LUL tramite il RASD.
Una data cardine alla luce del termine di trasmissione dei dati, la quale poteva avvenire entro lo scorso 30 gennaio. L’assenza del citato D.P.C.M. ha tuttavia fatto sì che l’Ispettorato Nazionale del Lavoro “congelasse” la scadenza, in attesa di ulteriori indicazioni operative.
Il LUL per le collaborazioni sportive resta in sospeso: dopo la circolare INL si attende il decreto
Inapplicabili i tempi previsti in via ordinaria sul fronte degli adempimenti legati alla tenuta del Libro Unico del Lavoro, secondo i quali l’iscrizione del lavoratore può avvenire in un’unica soluzione, anche dovuta alla scadenza del rapporto di lavoro, entro il mese successivo alla fine di ciascun anno di riferimento.
L’operatività della disciplina prevista dall’articolo 28 del decreto legislativo n. 36/2021 è legata all’adozione del DPCM che, evidenzia l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, è “ancora in via di emanazione.”
La circolare n. 1/2024 dell’INL sottolinea quindi che l’assenza del decreto non consente:
“di individuare con chiarezza le modalità di tenuta e scritturazione dei collaboratori coordinati e continuativi all’interno del LUL, anche ai fini dell’applicazione delle sanzioni di cui all’art. 39, commi 6 e 7, del D.L. n. 112/2008.”
Non può conseguentemente trovare applicazione il termine dei 30 giorni successivi alla fine dell’anno per la predisposizione del LUL, alla luce della mancata emanazione del provvedimento atteso entro la fine dello scorso anno.
L’adempimento resta quindi in sospeso e a definire la nuova scadenza sarà l’atteso DPCM, uno dei “tasselli” ancora in fase di messa a punto per il completo avvio della riforma dello sport.