Infortunio in palestra: quando la responsabilità è del centro?
Chi paga in caso di infortunio in palestra? Sul fatto che allenarsi regolarmente sia salutare e benefico non ci sono dubbi: non si può però trascurare che il fatto stesso di fare sport, di fare esercizi e di utilizzare delle attrezzature possa comportare anche alcuni rischi. Dai più comuni infortuni muscolari, a problemi alle articolazioni o a contusioni importanti: tutto può succedere all’interno di una palestra, a prescindere dalla sua tipologia di attività. Di certo quando si parla di infortuni in palestra la prima cosa alla quale pensare è la prevenzione, e quindi alla presenza di attrezzature adeguate, di spazi sicuri, nonché di istruttori in grado di insegnare le tecniche corrette di esecuzione. Realisticamente parlando, però, il gestore di un centro fitness deve sapere che di tanto in tanto ci si scontrerà comunque con degli infortuni degli iscritti. Chi paga in questi casi? Quando la responsabilità di un infortunio durante un allenamento è da attribuire all’atleta, e quando invece è da ricondurre alla palestra?
Infortunio nel centro fitness: chi paga?
Come anticipato, l’eventualità di un infortunio in palestra non è poi così remota. Certo, all’interno di centri fitness ben curati, con del personale qualificato e attento, questi eventi dovrebbero essere rari e assolutamente isolati, nonché di poco conto; capita però anche in queste realtà di imbattersi di tanto in tanto in infortuni, e quindi in potenziali discussioni con dei clienti che domandano un risarcimento per infortunio. Chiaramente, il gestore della palestra è il primo e principale responsabile della sicurezza della stessa, ed è quindi lui a doversi assicurare che gli spazi siano consoni, che i macchinari e gli attrezzi siano in buono stato, che gli istruttori siano adeguatamente formati, e via dicendo.
Ecco che allora, qualora la responsabilità sia da ricondurre al centro stesso, il cliente potrebbe andare a richiedere al centro un risarcimento per l’infortunio. Altre volte ancora il risarcimento può essere rimborsato per mezzo dell’assicurazione infortuni appositamente stipulata: si parla, infatti, tipicamente di una polizza che viene sottoscritta al momento dell’iscrizione dei singoli clienti. Questa soluzione assicurativa, qualora presente, è destinata a coprire gran parte degli incidenti che possono accadere normalmente durante l’attività fisica, andando quindi a eliminare gran parte delle preoccupazioni e delle dispute legali. Altre volte, invece, la responsabilità dell’infortunio è completamente a carico dell’iscritto, con modalità che non rientrano in nessuna copertura di un’assicurazione per infortuni.
Vediamo quindi quando, in presenza di un infortunio in palestra, la responsabilità è del gestore del centro sportivo o dell’iscritto.
Infortunio in palestra: quando la responsabilità è del gestore
Per capire quando la responsabilità di un infortunio in palestra ricade sul gestore del centro sportivo è necessario comprendere che quest’ultimo è tenuto a garantire la sicurezza dei propri clienti sotto ogni punto di vista. Ne consegue, quindi, un rispetto di ogni standard di sicurezza che può trovare applicazione in palestra, per mezzo della creazione di spazi consoni per l’allenamento e della loro continua manutenzione nel tempo. Va poi sottolineato che, oltre a essere responsabile di spazi e macchinari, il gestore è responsabile anche per quanto riguarda la condotta del personale assunto.
Ma quando effettivamente l’infortunio in palestra può essere ricondotto a una mancanza da parte del gestore, il quale quindi può essere obbligato a risarcire il cliente (direttamente oppure per mezzo di un’assicurazione)? Questo scenario si crea nel momento in cui è possibile dimostrare che l’iscritto, e quindi l’infortunato, è stato vittima di un incidente inevitabile, non riconducibile a una mancata osservanza dei regolamenti della palestra, a un utilizzo improprio dei macchinari, e via dicendo.
Facciamo quindi degli esempi in cui la responsabilità di un infortunio in palestra è senza ombra di dubbio del gestore del centro fitness, che dovrà quindi provvedere al risarcimento dell’infortunato. Pensiamo a un atleta che, nel bel bezzo di un allenamento con i pesi, spostandosi magari verso la rastrelliera dei manubri, inciampa per via di una pavimentazione malmessa, finendo a terra e provocandosi così una frattura a un braccio. In questo caso la responsabilità è chiaramente del centro sportivo, che non ha prestato la necessaria attenzione alla manutenzione del pavimento. Stesso discorso può essere fatto per un incidente che avviene su un macchinario per via della scarsa manutenzione: si pensi al cavo di una lat machine che si trancia durante l’esercizio, con la barra che di conseguenza batte fortemente sul petto del malcapitato. Anche qui, la colpa sarà da ricondurre al centro fitness.
Infortunio in palestra: quando la responsabilità è del cliente
Abbiamo quindi visto in quali casi un infortunio in palestra è di responsabilità del gestore del centro. In quali circostanze, invece, la colpa dell’infortunio nel centro fitness – e di conseguenza la responsabilità – è dell’infortunato stesso? Rientrano in questa categoria tutti gli incidenti che sono causati da una condotta imprudente del cliente, e che quindi non sono da imputare a una mancanza da parte del gestore. Si pensi per esempio a un atleta che, pur in presenza di un chiaro regolamento sull’utilizzo di uno strumento, e pur essendo stato istruito in modo completo da un istruttore, sceglie di utilizzare in modo diverso il macchinario, finendo per infortunarsi. In quel caso molto difficilmente si riuscirà a dimostrare una qualche responsabilità da parte del gestore.
Talvolta, peraltro, gli infortuni in palestra avvengono lontano dai macchinari specifici del centro fitness. Può per esempio capitare che un cliente scivoli sulle scale che portano al piano superiore oppure agli spogliatoi: la responsabilità potrebbe essere del gestore nel caso di scalini fuori norma o pericolanti, ma sarebbe invece da ricondurre al cliente nel caso di scala a norma. O ancora, pensiamo a un tipico scivolone su un pavimento bagnato, che potrebbe accadere in palestra come in qualsiasi altro locale pubblico: in presenza di un evidente segnale posto per avvisare gli utenti del rischio di scivolare, la colpa sarà attribuita probabilmente alla disattenzione dell’infortunato.
L’onere della prova
Si capisce che sbaglia chi pensa che, per qualsiasi infortunio in palestra, il gestore sia da considerare responsabile. Ogni caso deve essere valutato attentamente, per stabilire le eventuali colpe del titolare del centro fitness. Sapendo però che la Cassazione guarda al gestore come al responsabile dell’incolumità dei clienti, l’onere della prova spetta soprattutto al centro sportivo, il quale dovrà dimostrare in modo oggettivo – se possibile – la propria assenza di colpe.
L’importanza di avere un buon software gestionale per palestre
Arrivati in fondo a questa trattazione sulle responsabilità degli infortuni in palestra, risulta chiaro che il titolare prudente di un centro sportivo è chiamato ad adottare un approccio proattivo: si parla del rispetto delle normative di sicurezza, della manutenzione attenta degli spazi e dei macchinari e della formazione continua del personale impiegato. Ma non solo: per avere la certezza di essere sempre in regola può essere estremamente utile dotarsi di un software gestionale appositamente pensato per le palestre, come Wellness in Cloud di TeamSystem. Attraverso una soluzione come questa la gestione quotidiana diventa più facile e veloce, così da liberare maggiore tempo per la manutenzione del centro; ma soprattutto, con Wellness in Cloud, è possibile gestire in modo corretto e attento tutta la documentazione essenziale per avere una copertura assicurativa a prova di infortunio. Si parla quindi dell’aggiornamento dei certificati medici, la cui scadenza (preannunciata da dei reminder) può portare al blocco del tornello della palestra, o alla semplificazione di alcuni controlli come quelli dei NAS. Un software gestionale, infatti, aiuta a garantire la conformità normativa e anche a ridurre il rischio di incorrere in sanzioni.