Come diventare istruttore di arti marziali: studi, percorso e strumenti

17.05.2024 - Tempo di lettura: 11'
Come diventare istruttore di arti marziali: studi, percorso e strumenti

Sono tantissimi gli appassionati di queste millenarie discipline, e sono quindi tante le persone alla ricerca di scuole e di centri dedicati all’insegnamento delle arti marziali. Ne consegue, quindi, che in Italia – così come altrove – c’è spazio per nuovi istruttori e maestri di arti marziali, che possano essere inseriti in centri già presenti, o in palestre specifiche atte all’insegnamento del Judo, Karate, Kung fu e altre discipline orientali. 

Ma qual è il percorso da seguire per diventare un istruttore qualificato di arti marziali? L’obiettivo dovrebbe essere quello di raggiungere le qualifiche e i diplomi necessari per presentarsi con credibilità al pubblico di riferimento, ma non solo. Al di là delle formalità burocratiche, diventare un buon istruttore di arti marziali significa avere una piena conoscenza tecnica della disciplina insegnata, nonché vantare conoscenze approfondite in fatto di insegnamento, di fisiologia dello sport e sì, anche delle competenze in campo psicologico.  

In questa guida su come diventare istruttori di arti marziali parleremo quindi del background tecnico e teorico necessario, della scelta della disciplina in cui specializzarsi, del percorso da seguire per diventare un maestro qualificato, nonché infine degli strumenti necessari per organizzare al meglio la propria attività di insegnamento.  

Come diventare istruttore di arti marziali: il background tecnico

Come vedremo tra qualche paragrafo, i corsi per diventare istruttori di arti marziali presentano dei requisiti piuttosto precisi. Proprio per questo è necessario prima di tutto diventare degli atleti esperti, frequentando in prima persona dei corsi presso centri specializzati, meglio ancora se con maestri rinomati nella disciplina preferita. Questo perché apprendere un’arte marziale da autodidatta è impossibile e seguire corsi gestiti da persone poco professionali può compromettere l’intero sviluppo delle proprie capacità: degli errori di metodo possono incrinare l’intero sistema di combattimento, come i passaggi successivi di apprendimento.  

Le diverse discipline presentano sfide differenti. Pensando al karate, per esempio, è da sottolineare la presenza di tante tecniche: il maestro per poter essere tale deve conoscerle tutte in modo approfondito; e ancora, oltre alle tecniche del corpo a corpo, un istruttore di karate dovrebbe padroneggiare anche l’utilizzo delle armi che risultano essere ammesse nella disciplina, ovvero shinai, nunchaku e bokken. 

Come anticipato, il solo bagaglio tecnico non è sufficiente come background per poter diventare degli ottimi istruttori di arti marziali: vediamo altri elementi da prendere in considerazione per poter diventare dei maestri completi.  

Altri elementi necessari: fisiologia dello sport e psicologia

Tutte le persone che desiderano diventare dei professionisti nel mondo dello sport, e più nello specifico insegnanti e istruttori, dovrebbero vantare delle conoscenze di base della fisiologia dello sport. Come è noto, infatti, i movimenti e gli esercizi fisici vanno ad alterare la struttura del corpo, e un buon insegnante dovrebbe conoscere quali sono gli adattamenti che il corpo umano deve realizzare per affrontare la propria disciplina, in modo da prevenire infortuni, malesseri, alterazioni fisiche o metaboliche. Così facendo l’istruttore potrà ottimizzare gli allenamenti, alzare il livello dei risultati e ridurre l’incorrere di problemi fisici.  

Quando si parla di insegnamento, inoltre, sarebbe bene non trascurare del tutto la componente relativa alla psicologia: un buon istruttore di arti marziali dovrebbe, infatti, avere delle basi minime per poter capire come stimolare i corretti comportamenti nei propri allievi, rendendo così l’attività stessa di insegnamento più efficace. Nelle arti marziali più che in tante altre discipline sportive, l’approccio olistico all’educazione ha un’importanza cruciale.  

Come diventare istruttore di arti marziali: la scelta della disciplina

Come ben sa chi desidera diventare un istruttore di arti marziali, a un certo punto diventa necessario scegliere in modo preciso la disciplina in cui specializzarsi. Lo stesso termine “arti marziali” è infatti un concetto unicamente occidentale, utilizzato per indicare sinteticamente delle discipline che hanno storia, provenienza e approcci completamente differenti. Molte di queste arti arrivano per esempio dal Giappone, mentre altre sono nate in Cina, in India, in Indonesia, in Corea, in Mongolia, nel Borneo o nel Myanmar, senza dimenticare le arti marziali provenienti dal Tibet, dal Laos, dalla Cambogia, dalle Filippine oppure dalla Thailandia e dal Vietnam. Restando, per esempio, solo all’interno delle arti marziali giapponesi il futuro istruttore di arti marziali dovrebbe scegliere tra:  

  • Aikido;  
  • Aikijutsu; 
  • Bōjutsu;
  • Budo-Taijutsu;  
  • Iaido; 
  • Iaijutsu; 
  • Jikishinkage ryu; 
  • Jojutsu; 
  • Jodo; 
  • Judo;  
  • Jujutsu; 
  • Jutaijutsu;
  • Karate;  
  • Kenpo; 
  • Kendo;  
  • Kenjutsu;  
  • Kick boxing;
  • Kyujutsu; 
  • Kyudo; 
  • Kobudo; 
  • Nanbudo (originariamente Sankukai Karate); 
  • Naginata-jutsu; 
  • Naginata-do;  
  • Ninjutsu; 
  • Ninpō; 
  • Shinseikai; 
  • Shintaido; 
  • Shinwa-Taido; 
  • Shorinji Kenpō;  
  • Shooto; 
  • Shoot boxing; 
  • Sōjutsu (o Yarijutsu); 
  • Sumo;  
  • Taijutsu;  
  • Taido; 
  • Taikiken;
  • Tantojutsu;  
  • Tegumi; 
  • Tennen Rishin Ryū; 
  • Tessenjutsu; 
  • Yabusame;  
  • Yarijutsu; 
  • Yoseikan budo; 
  • Yoseikan Ryu; 
  • Kobudo; 
  • Okinawate (karate okinawense). 

Questo nella consapevolezza che all’interno delle diverse discipline possono essere presenti diversi stili. Nel caso del karate si avranno per esempio:  

  • Daido Juku; 
  • Shotokan Karate; 
  • Shotokai Karate; 
  • Wado-ryu Karate; 
  • Shorin-ryu Karate; 
  • Shorei-ryu Karate; 
  • Goju-ryu Karate; 
  • Uechi-ryu Karate; 
  • Isshin-ryu Karate; 
  • Kyokushin-kai Karate (Kyokushin-kan Karate); 
  • Shinseikai; 
  • Seido Karate; 
  • Shito-ryu Karate; 
  • Chito-ryu Karate; 
  • Fudokan Karate; 
  • Shuri-te (Tode di Okinawa); 
  • Naha-te (Tode di Okinawa); 
  • Tomari-te (Tode di Okinawa). 

 La scelta della disciplina in cui specializzarsi per diventare un istruttore di arti marziali non è facile, ma deve essere fatta per tempo, per poter così concentrare la propria attenzione sul percorso prediletto.  

Il percorso per diventare maestro qualificato di arti marziali

Il percorso per diventare un maestro qualificato di arti marziali muta di disciplina in disciplina. Restiamo sul karate: sarà necessario rivolgersi a un ente specializzato nei corsi per diventare istruttori di karate, come per esempio i centri dell’ente nazionale CSEN, FIJLKAM, CSI e ASI. Per accedere a questi percorsi è necessario avere un’età di almeno 25 anni, nonché partire da un grado minimo di Cintura Nera III Dan e qualifica di Allenatore, oppure di Cintura Nera II Dan con minimo due anni di esperienza didattica. Le basi di partenza sono quindi già di per sé solide, alle quali aggiungere un corso di formazione teorica e pratica, al termine del quale si riceverà il patentino di istruttore 

Per diventare istruttori di Qwan Ki Do ci si potrebbe invece rivolgere all’Associazione Phuong Long Italia, sapendo che in questo caso è necessario partire da un tirocinio che ogni praticante deve iniziare già dal grado di 3° Cap nella trasmissione del Qwan Ki Do. 

Gli strumenti necessari per il maestro di arti marziali moderno

Una volta arrivati al grado di istruttore qualificato, è possibile dare il via all’insegnamento: la dotazione necessaria, nel caso di un istruttore inserito in un centro già avviato, sarà assolutamente minima. Un istruttore autonomo dovrà, invece, dotarsi di uno spazio adatto e a norma, di eventuali attrezzature per l’allenamento e semmai delle necessarie armi. Ma non è tutto qui: per organizzare al meglio i corsi e il centro di arti marziali può diventare prezioso anche un gestionale dedicato e sviluppato ad hoc, come Sportivi in Cloud, che offre soluzioni complete e scalabili, che seguono l’evoluzione del business. 

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