Come diventare personal trainer: studi, strumenti e requisiti
Agli italiani la palestra piace: secondo a recenti dati Istat, nel nostro Paese più del 66% della popolazione superiore ai 3 anni pratica attività sportiva nel tempo libero (percentuale in aumento negli anni). Non stupisce quindi che ci siano tante persone che desiderano lavorare stabilmente nei centri fitness. Abbiamo già parlato della figura dell’istruttore di sala pesi. In questa guida ci concentriamo su un’altra figura importante per la palestra: scopriamo come diventare personal trainer. Vediamo quali sono i requisiti da rispettare, inquadrando il percorso formativo da seguire e gli strumenti migliori per diventare un personal trainer di successo e perché adottare un software gestionale per personal trainer.
La figura del personal trainer e i suoi compiti
Prima di vedere come diventare personal trainer può essere utile chiarire quali sono i compiti di questo professionista, che talvolta viene confuso con altre figure del mondo fitness, a partire per esempio dell’istruttore di sala pesi.
Il personal trainer è un professionista chiamato a creare un allenamento personalizzato per singoli clienti, a partire dall’analisi dei loro obiettivi, della loro forma fisica attuale e delle loro attitudini, seguendo i clienti prima, durante e dopo l’allenamento. Per fare ciò, il personal trainer deve vantare una lunga lista di competenze di anatomia, fisiologia, traumatologia, nutrizione e medicina dello sport.
Persone differenti, infatti, necessitano di percorsi diversi per raggiungere il medesimo obiettivo, in base alla propria forma fisica, alla propria capacità di allenamento e alle proprie motivazioni concrete.
- Pertanto, risulta evidente che il primo passaggio fondamentale nell’attività di un personal trainer è quello dell’anamnesi, ovvero la necessaria analisi preliminare per raccogliere tutte le informazioni più importanti sul proprio cliente. Alcune informazioni possono essere raccolte semplicemente intervistando il cliente, altre necessitano di test specifici, da quelli per la composizione corporea a quelli per la resistenza muscolare.
- In base ai dati raccolti, il personal trainer procede con la creazione di una scheda di esercizi personalizzata, la quale verrà poi modificata nel tempo in base alle necessità del cliente e agli effettivi risultati raggiunti.
- Per poter raggiungere gli obiettivi prefissati e intervenire tempestivamente in caso di necessità, il personal trainer deve monitorare l’attività del cliente, i suoi progressi e i suoi risultati intermedi.
- Ma non è tutto qui: un personal trainer ha anche il compito di motivare il cliente per assicurare una costanza di allenamento e fornirgli tutte le informazioni e il supporto di cui ha bisogno.
Per svolgere al meglio queste attività la soluzione ideale è affidarsi a un app per personal trainer gratis per i clienti.
Si tratta quindi di una figura effettivamente complessa, i cui compiti non possono essere improvvisati.
Vediamo allora come diventare personal trainer professionista in Italia.
Come diventare personal trainer professionista: con o senza laurea?
Chi si chiede come diventare personal trainer professionista in Italia si trova immancabilmente a cercare quelli che sono i requisiti normativi previsti per questo profilo.
Ebbene, va detto che la situazione così come creata dal legislatore non è particolarmente chiara: quel che ne risulta, è che in effetti ad oggi non esiste un percorso formativo obbligatorio per diventare personal trainer. Nel nostro Paese, infatti, esistono personal trainer con la laurea e personal trainer senza laurea. Si tratta di professionisti che hanno scelto percorsi formativi differenti per giungere alla medesima professione.
Al di là degli aspetti normativi, è fondamentale che un personal trainer si premuri di acquisire tutte le conoscenze fondamentali per poter esercitare la professione in modo sicuro ed efficace, senza trascurare aggiornamenti frequenti, così da essere sempre all’altezza del proprio ruolo.
Mancando albi o vincoli formativi, la certificazione più diffusa per esercitare come trainer professionista è quella che viene rilasciata dagli enti riconosciuti dal CONI al termine di un percorso formativo. Tale certificazione può essere acquisita dopo la laurea in Scienze Motorie – la più diffusa tra i personal trainer – ma anche senza alcun diploma di laurea.
Il percorso formativo per diventare personal trainer
Come abbiamo visto, quindi, non esiste nessun percorso formativo obbligatorio per diventare personal trainer. Di certo, però, il percorso universitario che porta alla laurea in Scienze motorie, seguito da un corso di specializzazione in personal training con rilascio di relativa certificazione, rappresenta la via più quotata per divenire un professionista di questo settore.
I corsi tra i quali poter scegliere sono diversi, ma non ci sono dubbi: soprattutto chi non ha frequentato una facoltà di Scienze Motore dovrebbe preferire dei percorsi strutturati e completi (meglio se riconosciuti dal CONI), così da poter offrire e garantire ai propri clienti il migliore dei servizi.
A livello nazionale ed internazionale sono numerosi gli enti di promozione sportiva che propongono corsi di formazione per Personal Trainer. Tra questi possiamo citare la Federazione Italiana Fitness (FIF), la Scuola Nazionale di Personal Trainer, l’Accademia Italiana di Personal Trainer, la National Academy of Sports Medicine (NASM), l’American Council on Exercise (ACE), l’International Sports Sciences Association (ISSA), e tante altre.
Nella maggior parte dei casi, si tratta di corsi che prevedono l’apprendimento di nozioni teoriche e pratiche relative all’allenamento fisico, alla fisiologia dell’esercizio, alla nutrizione e alla gestione delle attività di fitness. Una volta completato il corso, è quasi sempre richiesto di superare un esame finale per ottenere l’attestato di qualifica.
In alcuni casi si parla di corsi in presenza, altre volte di corsi da remoto; in alcuni casi si parla di percorsi che durano solo pochi giorni, altre volte di percorsi decisamente più lunghi e articolati.
In generale è consigliabile valutare attentamente il percorso formativo più adatto alle proprie esigenze e obiettivi professionali. Oltre alla certificazione, comunque, è importante acquisire esperienza pratica e continuare ad aggiornarsi regolarmente sulle nuove tendenze e scoperte nel campo dell’allenamento fisico.
Le competenze necessarie per essere un personal trainer professionista
Buoni personal trainer, come si è visto, non ci si può improvvisare. Non essendo previsti vincoli normativi da rispettare, per diventare personal trainer di successo è sicuramente bene mettere al centro quelle che sono le competenze che questo professionista deve vantare. La preparazione deve essere trasversale, dal momento che il personal trainer deve raccogliere una lunga serie di informazioni e di dati sullo stato psicofisico dei propri clienti.
Basti pensare alle competenze necessarie per poter creare la migliore scheda di allenamento in presenza di patologie oppure di disturbi. È inoltre fondamentale conoscere bene il corpo umano, per poter correggere postura e movimenti, nonché gli esercizi e le macchine, per permettere un’esecuzione perfetta di ogni singolo gesto. Non vanno poi trascurate le competenze necessarie per educare i propri assistiti dal punto di vista alimentare, nonché le hard e soft skill che possono aiutare a tenere sempre alta la motivazione dei clienti.
Si parla quindi di nozioni nei campi dell’antropometria, della fisiologia, dell’anatomia, della dietetica e dell’endocrinologia.
Al di là delle hard skill: la professionalità del trainer in palestra
Poco sopra si è fatto riferimento anche alle soft skill del personal trainer. Proprio così: non basta un lungo elenco di hard skill per diventare un buon personal trainer. É necessario sfoggiare anche alcune importanti abilità trasversali.
- Bisogna per esempio essere degli abili comunicatori, per essere in grado di passare sempre il messaggio fondamentale nel modo giusto. Il rapporto da costruire con i clienti non deve essere eccessivamente formale, ma nemmeno troppo informale: deve esistere sempre un minimo distacco, evitando – laddove possibile – di lavorare con familiari, parenti e amici, i quali dovrebbero essere orientati verso dei colleghi capaci.
- Un buon personal trainer dovrebbe essere flessibile, per poter quindi lavorare sia con degli atleti navigati, sia con delle persone che si approcciano per la prima volta alla palestra; sia con giovani, sia con persone più anziane. Questo discorso non vale per quei trainer capaci di specializzarsi in modo importante in una sola nicchia, diventando un punto di riferimento per una particolare platea di clienti.
- In linea di massima – ma come sappiamo non è una regola che viene sempre seguita – il personal trainer dovrebbe essere un modello a cui guardare per prendere esempio: il suo corpo dovrebbe infatti essere l’espressione di uno stile di vita sano.
Marketing e strumenti dedicati per diventare un personal trainer di successo
Per diventare dei personal trainer di successo non basta essere bravi: è necessario riuscire a comunicare la propria bravura verso l’esterno, così da attirare nuovi clienti.
Si capisce quindi che è importante dare il via a un buon passaparola, il quale però nella maggior parte dei casi non può essere sufficiente per avere un buon numero di clienti sul lungo periodo.
Ecco allora che diventa evidente anche l’importanza di investire in una strategia di marketing, lavorando soprattutto online per costruire un personal brand, soprattutto sui social network.
Dopo aver attirato nuovi clienti, un altro aspetto fondamentale è quello di riuscire a fidelizzarli, così da non dover immediatamente cercare altri potenziali clienti.
Ma come può un professionista concentrarsi sulla propria formazione e sulla cura dei propri clienti e riuscire, allo stesso tempo, a dedicarsi anche alla promozione della propria immagine?
Ebbene, oggi esistono strumenti preziosi in grado di supportare il personal trainer nella buona organizzazione del proprio lavoro, nella relazione con il cliente e nella promozione della propria brand image. Uno di questi è sicuramente EvolutionFit di TeamSystem.
Questo software gestionale per palestre e personal trainer con app per clienti, infatti, permette di:
- agevolare l’organizzazione e l’agenda appuntamenti del personal trainer;
- gestire comodamente schede di allenamento completamente personalizzate;
- monitorare i progressi dei clienti;
- gestire i piani alimentari;
- garantire un rapporto costante con la clientela, favorendone la fidelizzazione;
- promuovere l’immagine del personal trainer.
Un’unica piattaforma in cui è possibile trovare tutti gli strumenti fondamentali per diventare un personal trainer di successo.