ASD e SSD: le operazioni fuori campo IVA fino al 31 dicembre

03.12.2024 - Tempo di lettura: 6'
ASD e SSD: le operazioni fuori campo IVA fino al 31 dicembre

Fino al 31 dicembre 2024 si considerano fuori campo IVA le operazioni rese da associazioni e società sportive dilettantistiche per le quali, dal 2025, è previsto il passaggio al regime di esenzione. Un’analisi delle regole da seguire

 

Per il mondo delle associazioni e delle società sportive si avvicina la data di debutto delle importanti novità in materia di IVA.

Dal 1° gennaio 2025 sarà applicabile il nuovo regime di esenzione per le prestazioni di servizi strettamente connesse alla pratica dello sport e dell’educazione fisica.

Una novità che, per la seconda metà dell’anno in corso, è stata affiancata da un chiarimento importante sul fronte della possibilità di porre fuori campo IVA le medesime operazioni.

ASD e SSD: le operazioni fuori campo IVA fino al 31 dicembre

Nel panorama degli interventi legislativi susseguitisi nel tempo in merito alle importanti novità in materia di IVA previste dal 1° gennaio 2025, si sono inserite le modifiche apportate con il DL n. 113/2024, che all’articolo 3 introduce nuove disposizioni in materia di associazioni e società sportive dilettantistiche.

Fino all’avvio del nuovo anno, ASD e SSD potranno considerare come fuori campo IVA le operazioni per le quali è previsto il passaggio al regime di esenzione. Si tratta nello specifico di quelle individuate dal comma 15-quater, articolo 5 del decreto legge n. 146/2021, ossia:

le prestazioni di servizi strettamente connesse con la pratica dello sport o dell’educazione fisica rese da associazioni sportive dilettantistiche alle persone che esercitano lo sport o l’educazione fisica ovvero nei confronti di associazioni che svolgono le medesime attivita’ e che per legge, regolamento o statuto fanno parte di un’unica organizzazione locale o nazionale, nonche’ dei rispettivi soci, associati o partecipanti e dei tesserati dalle rispettive organizzazioni nazionali.

La norma introdotta dal cosiddetto decreto Omnibus, in vigore dal 10 agosto 2024, ha in particolare chiarito che, ai fini IVA, ASD e SSD potranno continuare ad applicare le regole previste dall’articolo 4, comma 4 del DPR n. 633/1972, che riconosce per l’appunto la possibilità di considerare fuori campo IVA le operazioni direttamente collegate alla pratica dello sport e dell’educazione fisica.

Una norma che non incide sugli adempimenti già posti in essere prima del 10 agosto scorso, e che si applicherà esclusivamente fino alla fine dell’anno in corso.

Dal 1° gennaio 2025 prestazioni esenti IVA

Come detto, la modifica prevista dal DL Ominibus è stata introdotta per traghettare il passaggio alle importanti novità in materia di IVA che, dal 1° gennaio 2025, interesseranno il mondo delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche.

Con l’entrata in vigore dell’articolo 5, comma 15-quater del decreto legge n. 146/2021, le operazioni fuori campo IVA saranno considerate esenti, non solo per soci e tesserati ma per tutti coloro che praticano lo sport,a patto però che gli statuti di ASD e SSD prevedano che non siano distribuibili utili, aspetto che qualifica gli enti come “soggetti non lucrativi”.

Una novità introdotta a seguito della procedura di infrazione avviata dalla Commissione UE e che non è solo una modifica terminologica: il passaggio delle operazioni da fuori campo ad esenti IVA porterà all’obbligo di effettuare tutti gli adempimenti in materia, dalla fatturazione alle comunicazioni periodiche.

Pur quindi non cambiando il “carico tributario”, sarà necessario porre in essere nuovi adempimenti e in prima battuta diventerà fondamentale dotarsi di una partita IVA e, conseguentemente, degli strumenti idonei ai fini di adempiere agli obblighi di fatturazione elettronica, corrispettivi telematici e registrazione delle operazioni.

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