Il nuovo Testo Unico della vite e del vino: meno burocrazia per il vino italiano
In questi ultimi mesi il mondo del vino italiano più che dalla tradizionale ed aspettata vendemmia annuale, è stato interessato dalla discussione sul nuovo Testo Unico della vite e del vino; una vera rivoluzione normativa a scopo semplificativo, che i produttori italiani aspettavano da molti anni e che tra poco sarà approvato in via definitiva.
Il ministro delle politiche agricole e forestali, Maurizio Martina, ha salutato così questo risultato: “la necessità di semplificazione burocratica e amministrativa è uno dei motivi per cui è nato questo Governo e quindi tutte le iniziative legislative che vanno in questa direzione non possono che essere positive”.
L’obiettivo principale del “Testo unico della vite e del vino” è riunire tutte le disposizioni che disciplinano il comparto vitivinicolo, attualmente disposte in svariati testi normativi, e allo stesso tempo ridurre quanto più possibile la burocrazia che incombe sul settore. Infatti, il settore vinicolo è sottoposto contemporaneamente a norme comunitarie, nazionali e regionali, che ha di fatto creato nel corso degli anni un coacervo normativo eccessivo. Dalla coltivazione in vigna, alla produzione di vino, fino all’imbottigliamento e alla commercializzazione dei prodotti, le imprese devono ottemperare ad un numero insostenibile di obblighi.
Per questo motivo le organizzazioni di categoria di settore si sono fatte promotrici di questo documento finalizzato a disciplinare l’attività dell’intero ciclo economico- produttivo.
Il nuovo Testo Unico sarà articolato in 8 capitoli e 89 articoli, distribuiti in 39 pagine, e si concentrerà su:
- definizione del settore
- produzione viticola, dei mosti e dei vini
- produzione dei vini a denominazione di origine controllata
- produzione degli aceti
- commercializzazione ed etichettatura
- controlli e sanzioni
Una delle implicazioni derivanti dall’approvazione del nuovo Testo riguarda la digitalizzazione dei sistemi informativi. Tutte le dichiarazioni, comunicazioni, i registri e tutti i dati che le imprese sono tenute a fornire sia alla pubblica amministrazione che agli organi di controllo, passeranno infatti per il “Sian” il Sistema Informativo Agricolo Nazionale, che rappresenta il punto unico di accesso alle informazioni e ai servizi resi disponibili dallo Stato e dagli Enti Territoriali.
Il tema della digitalizzazione entra in cantina anche con l’introduzione dal gennaio 2017 del Registro telematico di cantina, con il quale i produttori dovranno confrontarsi.
Per questo motivo risulterà importante per le aziende vinicole dotarsi di sistemi e software gestionali che le supportino nella gestione del registro di cantina e nella comunicazione delle informazioni.
Con TeamSystem Wine, TeamSystem supporta i processi di coltivazione, di produzione e commerciale dell’azienda enologica e permette di gestire al meglio i nuovi telematici fiscali obbligatori.