Come aprire un frantoio: la guida per iniziare
I prodotti agroalimentari italiani sono particolarmente apprezzati, non solo nel Paese, ma anche e soprattutto all’estero, dove il “Made in Italy” è simbolo di qualità e carattere. In particolare, tra i settori più apprezzati in Europa e nel mondo troviamo la moda e la gastronomia.
Anche per questo oggi aprire un frantoio può rappresentare un’ottima opportunità di business.
Per avere successo in questo settore è fondamentale puntare sulla qualità del prodotto, poiché il mercato è altamente competitivo e i consumatori sono sempre più esigenti riguardo all’origine e alla genuinità di ciò che mettono in tavola. Proprio per questo motivo, è importante rispettare attentamente la normativa in vigore e investire nelle migliori attrezzature disponibili sul mercato al fine di dare vita a un’attività vincente.
Per aprire un’attività come quella del frantoio in Italia è necessario affrontare alcuni importanti step, scanditi da precisi adempimenti burocratici, con investimenti importanti e alcuni costi fissi. Inoltre, è fondamentale scegliere gli strumenti giusti per la propria attività, ad esempio dotandosi di un software gestionale per frantoi in grado di garantire una produzione dell’azienda di alto livello.
Aprire un frantoio: ecco cosa occorre valutare
Quando si prende la decisione di avviare un frantoio ci sono alcune importanti valutazioni da fare prima di dare vita all’iter burocratico che ci porterà ad aprire la nostra attività.
Effettuare un’indagine di mercato
Prima di avviare un frantoio, è fondamentale condurre un’approfondita indagine di mercato per avere una chiara visione del quadro generale. Questa analisi consente di identificare le opportunità specifiche offerte dal territorio che abbiamo scelto, come la disponibilità di oliveti, la qualità delle olive prodotte, e la concorrenza già presente sul territorio. Comprendere questi aspetti è cruciale per definire una strategia di marketing efficace e individuare il posizionamento del frantoio sul mercato.
Scegliere la giusta location per il frantoio
Una delle prime cose da considerare è la scelta del luogo in cui intraprendere questa splendida attività.
Scegliere una location sbagliata potrebbe vanificare tutti gli sforzi fatti. Per questo è importante scegliere un posto che offra ampi spazi in grado di ospitare tutto ciò che è necessario per poter lavorare perfettamente l’olio. Ovviamente, i locali devono essere a norma, ovvero devono rispettare tutti i requisiti imposti dalla legge in merito a igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Per ammortizzare le spese iniziali in molti decidono di affittare i locali dove lavorare l’olio anziché acquistarli, in modo da ridurre significativamente i costi iniziali.
I requisiti per aprire un frantoio in Italia
Per aprire un frantoio in Italia è necessario essere in possesso di alcuni requisiti previsti dalla legge. Per prima cosa, bisogna ottenere vari permessi rilasciati dagli enti territoriali competenti, come l’ASL e il Comune.
È fondamentale anche seguire le direttive dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA), un ente pubblico che gestisce i finanziamenti comunitari destinati alla produzione agricola. Prima di avviare l’impresa, è opportuno, inoltre, effettuare valutazioni strategiche e un’adeguata analisi del mercato, sia nazionale che internazionale.
Questo comporta l’identificazione dei potenziali concorrenti e le preferenze dei consumatori, per definire una strategia efficace. Inoltre, è essenziale valutare la qualità del terreno e la varietà di ulivi più adatti alla zona di produzione, poiché questi fattori influenzano la qualità dell’olio.
L’iter burocratico per aprire un frantoio
Quindi, aprire un frantoio richiede un iter burocratico ben preciso.
Il primo passo consiste nell’apertura di una Partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, seguito dall’iscrizione dell’azienda al Registro delle Imprese. Successivamente, è cruciale ottenere il certificato di autorizzazione dall’ASL competente e richiedere al Comune l’autorizzazione per avviare l’attività. La domanda al Comune deve essere accompagnata da un progetto dettagliato, preferibilmente redatto da un professionista, comprensiva anche l’indicazione degli oneri connessi.
Il Comune valuterà la richiesta in base al proprio regolamento (che varia da un ente all’altro), e accerterà il rispetto delle normative, come quelle antincendio e di sicurezza sul lavoro, nonché le leggi riguardanti la conformità degli impianti elettrici. Inoltre, il comune valuta i requisiti specifici per i locali destinati a ospitare i macchinari, le modalità di smaltimento dei reflui e l’eventuale ubicazione dell’oleificio in area industriale.
Molitura per conto terzi
Ci sono degli oneri aggiuntivi per coloro che effettuano l’attività di molitura di olive per conto terzi. In questo caso, infatti, è necessario richiedere alla Provincia territorialmente competente una certificazione per attestare tale attività.
È bene sapere, infatti, che l’esercizio della molitura per conto terzi deve conformarsi alle prescrizioni dell’Organizzazione Comune dei Mercati Agricoli (OCM) per l’olio d’oliva, che regolamenta la produzione e la commercializzazione di questo prodotto all’interno dell’Unione Europea.
Queste norme sono soggette a cambiamenti periodici, pertanto è indispensabile rimanere informati sulle novità legislative, così da poter accedere anche ai finanziamenti per aprire un frantoio offerti dall’UE.
I costi da sostenere per gestire un frantoio
Come già anticipato, aprire un frantoio in Italia è sicuramente un investimento importante. La prima cosa da fare è acquistare il terreno dove poter costruire poi la location del frantoio. Oltretutto, come precisato, la scelta del terreno è importante anche perché da esso dipende anche la qualità dell’olio. Per non commettere errori, potrebbe essere una buona idea farsi aiutare nella scelta da un agronomo esperto in questo particolare settore.
Un’altra spesa importante deriva dall’acquisto dell’arredamento e dell’attrezzatura necessaria per poter lavorare l’olio. In media per avere tutto ciò che occorre per poter lavorare è necessario investire una somma importante che va dagli ottantamila euro fino ai centoventimila euro. A tutto ciò ovviamente è necessario aggiungere anche i costi che derivano dall’assunzione del personale qualificato oppure da formare.
Il settore oleario è un ambito specialistico, ciò significa che è necessario avere dei collaboratori che sanno cosa fare. L’alternativa è assumere direttamente personale competente e con esperienza, e chiaramente questo implica un costo maggiore, oppure puntare su lavoratori non preparati, ma in questo caso occorre anche attivare dei corsi di formazione ad hoc in modo da qualificarli rapidamente.
Non finisce qui, occorre altresì considerare i costi di gestione. Si tratta dei costi che l’impresa deve sostenere per gestire il terreno, la struttura aziendale, le utenze, i costi derivanti dai consulenti esterni (come ad esempio avvocato, commercialisti, ragionieri ecc.), spese di marketing e le spese necessarie per acquistare un software gestionale aziendale, indispensabile per poter avere una visione a tutto tondo dell’intero iter di produzione.
Insomma, stabilire a priori a quanto ammontano i costi frantoio da sostenere non è semplice, anche perché le variabili da considerare sono tante. Per avere un quadro più chiaro è necessario redigere un progetto ad hoc, utile anche se si vuol chiedere un finanziamento per aprire un frantoio, e cercare di seguirlo il più possibile.
Software gestionale per frantoio: perché è importante
Aprire e amministrare un frantoio, come abbiamo visto, coinvolge una serie di attività che abbracciano diversi campi e competenze. Per riuscire ad ottenere il meglio dalla gestione di ogni area è necessario avvicinarsi alla digitalizzazione dei processi produttivi, anche nel mondo agricolo. In quest’ottica è fondamentale avvalersi di un software gestionale specifico per le aziende olearie.
Grazie al supporto di questa soluzione è possibile tenere sotto controllo l’intero processo produttivo e sviluppare un’attività di business altamente remunerativa. Un software gestionale consente di monitorare tutti i passi della produzione, di rispettare alla lettera tutte le norme fiscali e commerciali del settore e di poter attivare delle perfette strategie di Customer Relationship Management.
TeamSystem Oil: il software gestionale per frantoi
Per gestire in modo efficace un frantoio la digitalizzazione dei processi produttivi è diventata indispensabile. TeamSystem Oil è la soluzione avanzata, progettata per rispondere alle esigenze specifiche del settore oleario.
Il gestionale permette di coordinare tutte le fasi della produzione e distribuzione dell’olio, facilitando operazioni come il conferimento delle olive, la molitura, la movimentazione dell’olio e la gestione del magazzino.
TeamSystem Oil supporta la tracciabilità agroalimentare, aiutandoti a tenere traccia delle caratteristiche delle materie prime e dei luoghi di produzione, e garantendoti la conformità con le normative vigenti, inclusa la generazione automatica del registro telematico di carico e scarico degli oli per il portale SIAN.
Il software TeamSystem, inoltre, offre strumenti per la gestione delle giacenze e l’ottimizzazione del lavoro nelle fasi più critiche, come la campagna olearia.
Con TeamSystem Oil puoi digitalizzare il processo produttivo del tuo frantoio, migliorando l’efficienza e garantendo il rispetto delle leggi fiscali e operative
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