Welfare aziendale in Italia: esempi e benefici
Welfare è un termine che ancora oggi risulta essere poco noto a molti, ma che racchiude un’immensa importanza nell’ambito del benessere dei lavoratori. Ma cos’è il welfare? Questo termine indica tutti quei beni e servizi che vengono erogati dal datore di lavoro ai propri dipendenti, sulla base di accordi collettivi o unilaterali e al fine di incrementare il loro benessere. Esistono svariati esempi di welfare aziendale, che spaziano da strutture adibite alle attività sportive fino a consulti psicologici, car sharing e persino appartamenti messi a disposizione delle aziende stesse: tutto affinché il dipendente possa vivere al meglio l’esperienza lavorativa.
Diverse tipologie di welfare aziendale
Il funzionamento e i benefit derivanti da questo servizio dipendono principalmente dalle risorse di cui l’azienda dispone. Come abbiamo già detto, gli esempi di welfare aziendale in Italia sono numerosi. Le aziende più grandi, ad esempio, sono in grado di fornire anche delle visite dentistiche, oculistiche e trattamenti di vario genere ai propri dipendenti.
Ogni impresa, quindi, valuta attentamente le esigenze dei propri dipendenti e successivamente il budget a disposizione, per poi stilare una serie di servizi che possano andare incontro alle esigenze dei lavoratori. Una buona politica di welfare è decisiva per il successo di un’azienda, perché fidelizza i propri dipendenti ed è anche in grado di generare appeal per migliorare la produttività.
Quali servizi può prevedere un piano welfare
Esistono una vasta gamma di servizi che le aziende possono inserire all’interno di un piano welfare. In Italia i più comuni riguardano aspetti che abbracciano il fattore produttività, quindi la flessibilità degli orari, accessi facilitati ai servizi sanitari, attività di conciliazione-vita lavoro e supporto per la salute mentale. Naturalmente, questi sono solo alcuni degli esempi di welfare aziendale in Italia, ogni elemento in grado di garantire benessere e comodità ai dipendenti è infatti potenzialmente classificabile come welfare, ed è proprio per questo motivo che il servizio in questione si rivela essere molto stratificato e in costante evoluzione. Ciò che è necessario tenere a mente per un datore di lavoro è che i pacchetti proposti vadano il più incontro possibile alle esigenze dei dipendenti, in modo da generare il massimo benessere.
Come viene gestito il welfare aziendale
Un servizio di questo genere richiede ovviamente un’attenta gestione, affinché possa essere erogato nel migliore dei modi.
Attraverso le opportunità che è in grado di offrire, TeamSystem permette a un gran numero di imprese di gestire il proprio apparato welfare efficacemente e con la migliore stratificazione possibile, garantendo soluzioni per qualsiasi tipo di esigenza e diversi importanti vantaggi, tra cui la trasparenza nelle tariffe e nei servizi offerti e la possibilità di estendere i flexible benefits anche a collaboratori con P.Iva, Agenti, Rappresentanti e Partner commerciali.
La soluzione TeamSystem permette la gestione dei benefit e del welfare aziendale a imprese di qualsiasi dimensione e tipologia, oltre alla possibilità di avere a disposizione una piattaforma cloud che consente l’accesso a tutti e in qualsiasi momento.
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Come applicare efficacemente un welfare aziendale
Dunque, per poter sviluppare un piano di welfare aziendale risulta necessario avere ben chiari i bisogni dei propri lavoratori. Se, ad esempio, le mansioni di un’impresa prevedono un ampio utilizzo dei computer, un benefit efficace potrebbe essere rappresentato dalle visite oculistiche, oppure dalla possibilità di accedere ad una palestra per far fronte alla sedentarietà del lavoro in questione.
Studiare un piano welfare aziendale di successo, tuttavia, non è impresa facile, perché l’azienda, oltre al benessere dei lavoratori, deve tener conto anche delle proprie esigenze in termini economico/logistici e per questo è sempre consigliabile affidarsi a dei consulenti welfare che possano contribuire alla ricerca del miglior equilibrio possibile.
Il primo passo fondamentale verso la giusta direzione è quindi rappresentato dall’analisi dei bisogni dei lavoratori attraverso dei questionari, per poi valutare la distribuzione dei benefit. La fase successiva è invece quella della progettazione, che consiste principalmente nella scelta dei servizi da assegnare ai dipendenti e la definizione degli accordi in questo senso. Una volta conclusi tutti i preparativi è tempo di attivare il piano di welfare, che prevede la fruizione dei servizi scelti da parte dei lavoratori.
Quali benefici porta un piano di welfare ad aziende e dipendenti
Un piano di welfare ben studiato e applicato rappresenta un investimento che può portare innumerevoli benefici sia alle aziende che, ovviamente, ai dipendenti. Grazie ad esso, le imprese possono infatti beneficiare di una maggiore produttività; i dipendenti, se soddisfatti, lavorano meglio e garantiscono prestazioni migliori. Inoltre, una politica di questo genere rende l’azienda un potente attrattore di nuovi lavoratori, e rafforza il legame con i dipendenti già assunti.
I vantaggi si estendono anche e soprattutto ai lavoratori, ovvero i protagonisti di questo genere di servizio. Grazie ai benefit che le aziende possono concedere, la loro qualità della vita può potenzialmente migliorare sotto ogni punto di vista, e ciò che ne consegue è inevitabilmente soddisfazione. I dipendenti possono infatti beneficiare di tanti importanti servizi. Un trattamento di questo tipo da parte dell’azienda genera ovviamente non solo serenità e benessere, ma anche tanta motivazione ed affezione al lavoro e all’azienda in questione. I programmi di welfare aziendale possono inoltre aiutare i dipendenti a trovare il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata, aiutandoli a gestire delle responsabilità non solo di natura lavorativa, ma anche familiare e, in generale, personale. L’attenzione per il welfare rappresenta quindi un essenziale punto di svolta per le aziende, oltre che un necessario step per il successo.