Perché il welfare è oggi un’opportunità per le aziende e per i dipendenti
In un mondo del lavoro profondamente cambiato, puntare sul benessere dei dipendenti vuol dire non solo aiutarli ad avere un maggiore equilibrio dopo quasi 2 anni di pandemia, ma anche puntare sull’employer branding; oltre a lavorare in ottica di sostenibilità sociale. Scopriamo come.
Che il mondo del lavoro sia profondamente cambiato per via della pandemia, così come lo sono le esigenze dei lavoratori, è qualcosa con cui facciamo i conti ogni giorno. E in un momento contrassegnato da incertezza e sfide continue, il welfare aziendale può dare un grosso contributo nel garantire il work-life balance di dipendenti e collaboratori, nell’aumentare la percezione che la propria azienda sia un posto in cui è piacevole lavorare e anche nel creare un mondo ancora più “socialmente sostenibile”. Ecco perché è un’opportunità che le aziende, piccole medie o grandi che siano, non dovrebbero tralasciare.
Per attuare un piano di welfare ci sono varie possibilità che vengono davvero incontro alle esigenze di tutti, come la soluzione TeamSystem HR Welfare. Ma prima di passare alle soluzioni, cerchiamo di capire qual è il ruolo del welfare aziendale.
Il welfare aziendale per un nuovo equilibrio dei lavoratori
Da un momento all’altro abbiamo assistito a uffici vuoti o con personale ridotto e quello che prima era “solo” un benefit aziendale è invece diventato una parola sulla bocca di tutti. Parliamo dello smart working che, erroneamente, è spesso identificato con il lavoro da casa. Ma che sia dalla propria abitazione, da un coworking, dal parco o dal bar, lavorare in modalità smart vuol dire farlo senza vincoli di tempo (a meno che non si abbiano riunioni) né di luogo. Per molte famiglie, però, la casa è diventata il nuovo ufficio nonché l’unico posto dove “vivere la vita”, non solo lavorativa ma anche privata.
Da settembre 2021, con il diminuire dei contagi e la diffusione della vaccinazione, molte aziende hanno chiesto ai propri dipendenti di rientrare in ufficio, in molti casi parzialmente in altri full time, cosa che non è stata accolta allo stesso modo da tutti, come viene evidenziato nella ricerca condotta da Doxa per Mindwork. Rientrare, anche solo per 2-3 giorni la settimana, vuol dire, infatti, chiedere ai propri dipendenti di conquistare un nuovo equilibrio; districarsi tra babysitter, asilo e scuola; incastrare tutti i vari impegni familiari e lavorativi, le visite mediche, gli hobby, etc.
Un’azienda che punta sul welfare aziendale è consapevole che deve fare tutto il possibile per non lasciare i propri dipendenti “da soli” e attivare iniziative per dare supporto alla genitorialità, alla gestione del tempo libero e all’assistenza di genitori anziani. Tutto questo può rientrare nei cosiddetti flexible benefit: una forma di retribuzione complementare in beni e servizi previsti appunto per il benessere dei lavoratori e dei loro familiari.
In che modo? Una volta che un’azienda ha deciso di attuare un piano di welfare, i dipendenti potranno utilizzare il loro credito virtuale per il rimborso delle spese sostenute per la babysitter, per l’iscrizione al nido o alla scuola così come per l’acquisto dei libri di testo. Ma non solo. Puntare sul welfare vuol dire dare una grossa mano anche in ottica di people caring: si possono acquistare servizi di medicina specialistica o assistenza domiciliare, così come è previsto il rimborso delle spese sostenute per l’assistenza di familiari con più di 75 anni o non autosufficienti.
Senza dimenticare poi l’aspetto più “ludico”, che contribuisce a vivere una vita equilibrata che non è fatta di soli doveri: i dipendenti, infatti, possano usare il credito anche per spettacoli teatrali, viaggi, attività sportive, entrate nei musei, cinema e parchi divertimento. Infine, rientrano nel welfare anche i buoni spesa, che i dipendenti possono spendere fino a 516,46 euro l’anno (questa la soglia di esenzione per il 2021) per acquisti online, nei supermercati, per la smart mobility e così via. In questo modo, il welfare aziendale dà anche un impulso all’economia, aumentando il potere d’acquisto dei dipendenti.
Per rendere l’azienda un posto dove è piacevole lavorare
Quanto abbiamo appena detto si traduce, inoltre, in una nuova possibilità di fare “employer branding”. Se con queste due parole si intende la capacità di un’azienda di essere attrattiva come luogo di lavoro non solo per quello che fa e per le opportunità di carriera, ma anche per i benefit, il contesto aziendale, i workspace etc., il welfare aziendale dà una grossa mano.
Aggiungere in un annuncio di ricerca personale cosa si offre ai nuovi arrivati è sicuramente un incentivo per spingerli a interessarsi all’azienda ed eventualmente un motivo per far pendere l’ago della bilancia dalla tua parte qualora la persona sia indecisa tra due realtà simili.
Essere sostenibili dal punto di vista sociale
Il welfare aziendale aiuta quindi a costruire un migliore ambiente interno e a essere più attrattivi verso l’esterno; ma non solo: contribuisce, infatti, più in generale, alla sostenibilità globale, in particolare quella sociale. Come? Se le persone stanno bene, si sentono apprezzate, comprese e valorizzate, porteranno questo loro modo di essere anche in contesti extra lavorativi. Il che si potrebbe tradurre in azioni per l’ambiente, per aiutare chi ha bisogno e tanto altro ancora.
Proporre, poi, gli stessi benefit per gestire la famiglia a uomini e donne vuol dire lavorare per ridurre il gender gap, così come riconoscere meriti e rewards indistintamente significa mettere tutti sullo stesso piano.
Come funziona TeamSystem HR Welfare
TeamSystem HR Welfare è una piattaforma in cloud che risponde a tutto quanto abbiamo appena detto in modo semplice e accessibile a tutti. Non prevede nessun costo di setup, per cui puoi iniziare fin da subito a utilizzare i servizi senza nessun costo di avviamento.
Non sono previsti, inoltre, né depositi cauzionali né il versamento di anticipi sulle transazioni. Puoi utilizzarla da qualunque device, sia desktop che smartphone, perché è una piattaforma full responsive. Un altro vantaggio? Rispetto all’emissione di voucher “tradizionali”, con una piattaforma simile azzeri i tempi di attesa.