Smart working, le regole del lavoro dall’appartamento
Io? Lavoro da casa! Nelle aziende di tutta Italia, pubbliche e private, si sta diffondendo lo smart working, il nuovo modello organizzativo del lavoro intelligente, che nasce da una filosofia manageriale innovativa, tesa a restituire ai collaboratori lo spazio e il tempo necessari a equilibrare quel delicato, e spesso complesso, compromesso tra vita privata e vita professionale, e che trasferisce, dai responsabili ai dipendenti, la piena responsabilità del successo di un progetto.
Lo smart working si avvale dell’innovazione tecnologica e si basa sul concetto di flessibilità e di autonomia per quel che riguarda spazi e orari di lavoro, sciogliendo i vincoli tradizionali dell’ufficio, a favore di un’organizzazione estremamente strutturata che delega, responsabilizza e coinvolge più reparti nell’ottica di un vero lavoro di squadra attuato online e a distanza. Il radicale cambiamento innescato dallo smart working consente alla socialità e alla gestione delle relazioni di tornare a essere il punto focale della vita delle persone, che oggi si reinventano come collaboratori più indipendenti, ma allo stesso tempo più protagonisti e consapevoli del proprio operato.
La nuova era del lavoro subordinato e l’impulso del lavoro smart
Se da una parte lo smart working dà la possibilità di gestire meglio il proprio tempo, in quanto il lavoro da casa, essendo privo di orari fissi, consente una migliore gestione della famiglia e della propria vita, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio senza una governance molto solida alle spalle. Il buon lavoro intelligente che funziona, necessita di una chiara governance che integra e fa comunicare reparti e risorse.
Questo è vero in condizioni di normalità. Ma come funziona lo smart working forzato a causa Corona Virus Covid-19?
Come far funzionare (bene) lo smart working
Il lavoro agile stimola nuove idee, la creatività e di conseguenza apre la strada a nuovi business, ma è necessario anche applicare un modello organizzativo ben definito per evitare che i collaboratori perdano la bussola.
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fissare in modo chiaro quali sono gli obiettivi di lavoro
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avere ben chiare quali sono le priorità da licenziare
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usare in modo sapiente l’innovazione digitale e le risorse che consentono la condivisione di schermi
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collaborare in modo efficiente con i colleghi e con i titolari attraverso chiamate e videochiamate
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adibire un luogo della propria abitazione come spazio silenzioso, comodo ed esclusivamente riservato all’attività di lavoro
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pianificare la giornata per non disperdere le proprie energie
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prepararsi al mattino come se si dovesse andare in ufficio, per aiutare la mente a mantenere la separazione tra vita privata e tempo da dedicare al proprio lavoro
#iorestoacasa vivo e lavoro bene
A rendere attuabile il lavoro agile sono sì le tecnologie digitali, ma anche una nuova forma mentis da assumere: la predisposizione dei singoli alle nuovi logiche dello smart working e la loro disponibilità a lavorare a distanza in modo proficuo, sono condizionati dall’ambiente in cui permangono per molte ore al giorno.
Le persone che vivono in isolamento sono più sensibili rispetto ad altre allo sviluppo di ansie e alla manifestazione di stati di forte stress emotivo. Per far sì che la necessità di lavorare da casa sia una vera opportunità per migliorare la propria attitudine al lavoro, e ottenere dei veri risultati, è fondamentale mantenere uno stato mentale e fisico di armonia, anche in situazioni di quarantena.
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affrontare i problemi senza degenerare in conflitti
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non avere timore a chiedere i propri spazi
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distrarsi con attività positive e culturali
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contattare telefonicamente parenti e amici
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usare in modo consapevole i social network e le fonti di informazione
Pensare di tornare alla situazione pre-contagio non è un’ipotesi da poter tenere in considerazione: l’emergenza si palesa ora in tutta la sua portata, e diventa uno Tsunami che colpisce le strutture tradizionali di lavoro e di relazione, fissamente seguite per anni, rivoluzionando completamente gli equilibri passati.
Lo smart working si inserisce nel nostro tessuto sociale e si configura come unica e sola risposta possibile per le aziende, là dove l’essenza produttiva dell’attività lo consente. Nulla sarà come prima, e nuove forme di lavoro a distanza, più veloci e flessibili sono, e saranno sempre di più, il modello organizzativo da assumere in tutto il mondo.