Salute mentale: cosa possono fare le aziende per salvaguardarla

10.10.2024 - Tempo di lettura: 6'
Salute mentale: cosa possono fare le aziende per salvaguardarla

Al giorno d’oggi parlare di salute mentale è diventato sempre più importante nonché cruciale per favorire il benessere delle persone, dentro e fuori dalle aziende. E questo anche alla luce dei numeri, che sembrano tutt’altro che incoraggianti. Numeri su cui è importante riflettere nel mese che di fatto è dedicato alla salute mentale e che trova il suo clou nella Giornata Mondiale della salute mentale, istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che si celebra il 10 ottobre di ogni anno.

Secondo l’indagine condotta da Ipsos per Axa nel marzo 2024, dal titolo Mental Health, in Italia, nel 2023, il 28% delle persone intervistate dichiara di aver sofferto di una qualche forma di malessere o disturbo mentale (percentuale in aumento di 6 punti rispetto all’anno precedente). Tra i disturbi più comuni c’è l’ansia, seguita dalla depressione. Inoltre, il 60% degli italiani ha dichiarato di avere affrontato nel 2023 almeno una difficoltà personale.

E se la maggioranza dei motivi alla base dei problemi di salute mentale ha a che fare con situazioni personali, in Italia, come nel resto del mondo, emerge che non sono pochi i disturbi legati al lavoro. La ricerca di Ipsos per Axa fornisce un quadro che desta non poca preoccupazione: il 76% dei lavoratori manifesta almeno un disturbo collegabile al lavoro, tra i quali stanchezza, perdita di energia e interesse, disturbi del sonno, stress e ansia.

Come emerge dalla ricerca, i disturbi collegabili agli ambienti di lavoro riguardano in maniera trasversale tutte le persone, di qualsiasi età e ruolo. Dalla ricerca, infatti, emerge come anche i giovani, nonostante siano entrati da poco nel mondo del lavoro, si trovino in situazioni simili a chi ha più anni ed esperienza di loro.

In questo scenario le aziende possono ricoprire un ruolo importante: sono molte le attività che possono intraprendere per favorire il benessere delle persone, fisico, indubbiamente, ma soprattutto mentale.
Vediamone alcune.

Il ruolo del welfare aziendale per la salute mentale

Uno degli strumenti più efficaci che le aziende possono adottare per promuovere il benessere mentale è il welfare aziendale. L’insieme di politiche e misure pensate per migliorare la qualità della vita dei dipendenti include, infatti, servizi e benefit volti a garantire un equilibrio tra vita lavorativa e privata che può avere un impatto significativo sulla salute mentale.

Succede, per esempio, quando le politiche di welfare prevedono programmi specifici di supporto psicologico e benessere mentale come consulenze psicologiche gratuite o convenzionate attraverso i programmi di assistenza ai dipendenti (Employee Assistance Programs, EAP). Tali incontri possono avvenire dal vivo, online o in modalità telefonica e spesso rappresentano un mezzo efficace per aiutare le persone ad affrontare nell’immediato situazioni critiche, sia di carattere personale che legate al contesto lavorativo.

Anche i corsi di mindfulness, yoga, tecniche di rilassamento o gestione dello stress possono contribuire al benessere mentale ed essere inclusi nell’offerta di welfare aziendale.
Allo stesso tempo, sono altrettanto importanti soluzioni welfare che puntano ad aiutare i e le caregiver che, come sappiamo, prestando assistenza a genitori anziani o ai figli, possono vivere situazioni di forte stress. Offrire servizi di baby-sitting e/o di assistenza domiciliare può contribuire notevolmente alla salute mentale di queste persone e dare loro la sensazione di non essere da soli a portare avanti le sfide quotidiane.

Creare una cultura aperta e inclusiva

Oltre al welfare aziendale, le organizzazioni possono mettere in atto diverse iniziative per promuovere la salute mentale e tra queste c’è sicuramente il cercare di mitigare o addirittura combattere la stigmatizzazione che c’è dietro ai problemi psicologici.
Creare una cultura aziendale aperta e inclusiva in cui le persone sentano di potere parlare non solo di lavoro, ma anche di problemi personali, può essere un modo per favorire l’equilibrio mentale. Tale approccio aiuta i lavoratori a sentirsi supportati all’interno dei team, riducendo il senso di isolamento e rafforzando la coesione. E non solo: instaurare una cultura inclusiva impatta direttamente sulla produttività dell’azienda: chi si sente accolto, evita assenze prolungate e, una volta risolti i suoi problemi, si sente indubbiamente più legato all’azienda.

Per fare tutto questo, è altrettanto importante formare in maniera adeguata manager e responsabili di team in modo che siano in grado di riconoscere i segnali di disagio psicologico e siano capaci di individuare situazioni problematiche intervenendo, così, in modo tempestivo.

Promuovere un buon equilibrio vita-lavoro

Il carico di lavoro e l’eccessiva pressione possono portare rapidamente all’esaurimento psicologico. Le aziende possono aiutare le persone a mantenere un equilibrio tra vita privata e professionale, incentivando l’uso regolare delle ferie e monitorando i carichi di lavoro. Ciò consente di evitare o mitigare situazioni di burn out e di  bore out.

Altrettanto importante è favorire la flessibilità, cercando di capire, compatibilmente con i bisogni dell’azienda e dei vari team, quali sono le modalità più adatte per ogni lavoratore e lavoratrice. Prevedere diversi giorni di smart working alla settimana, per esempio, potrebbe essere la condizione ideale per una madre lavoratrice con un bambino piccolo che vuole andare a prenderlo al nido o alla scuola materna. Oppure per chi sta molto lontano dalla sede di lavoro e preferisce evitare di spostarsi continuamente durante la settimana.
Lo stesso può valere per chi, invece, a casa non ha uno spazio suo e in generale preferisce lavorare in ufficio dove può confrontarsi con i colleghi dal vivo e approfittare delle pause per organizzare attività varie: partite di calcetto balilla, incontri fuori dall’azienda e così via.

Giornata Mondiale della salute mentale: un momento di riflessione importante

Oggi, 10 ottobre – come accennavamo – ricorre la Giornata Mondiale della salute mentale che rappresenta un momento fondamentale per riflettere sullo stato del benessere delle persone oltre che un’opportunità per le aziende per sensibilizzare i dipendenti, promuovere il dialogo e lanciare nuove iniziative volte a migliorare il benessere mentale in azienda.

Organizzare eventi, workshop, invitare psicoterapeuti o filosofi dentro le aziende può essere sicuramente un primo passo per coinvolgere i dipendenti e mostra che l’azienda tiene alla salute mentale dei dipendenti e vuole investire costantemente.

Oltre a queste iniziative, ce ne sono diverse organizzate su tutto il territorio nazionale. Ecco una nostra selezione.

Illuminare di verde edifici e monumenti simbolo in tutta Italia

In occasione della Giornata Mondiale della salute mentale, il Coordinamento Toscano delle Associazioni per la Salute Mentale chiede a tutte le amministrazioni pubbliche italiane di illuminare di verde edifici e monumenti simbolo nelle notti del 9, 10 e 11 ottobre.

La Salute mentale diritto universale – Pisa 10 ottobre

Oggi a Pisa si terrà la giornata di studi “La Salute mentale diritto universale”, in collaborazione con la facoltà di Scienze politiche dell’Università di Pisa, e la Marcia per il benessere psicofisico.

Milano4Mentalhealth – Milano

A Milano, grazie a Milano4Mentalhealth – iniziativa che aiuta i cittadini ad accedere a informazioni relative a progetti, attività di prevenzione, fenomeni sociali in atto e possibili azioni individuali da intraprendere legati al fondamentale tema della salute mentale – a partire da fine settembre, ci sono tantissime iniziative come mostre, convegni, spettacoli e tanto altro in tutti i municipi. Per vedere il programma completo vi rimandiamo al sito www.milano4mentalhealth.it

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