Recruiting Marketing: il selezionatore del personale come Sales e Brand Ambassador
Il mondo sta virando rapidamente verso la crescente adozione di strumenti digitali in tutte le sfere professionali. Si richiede un adeguamento delle vecchie pratiche con i nuovi mezzi messi a disposizione dalla ricerca tecnologica.
Quando i numeri diventano importanti e i processi complessi, occorrono mezzi idonei per gestire i talenti, il training e le compliance.
Oggi vogliamo occuparci dell’evoluzione nel processo di recruiting e delle nuove competenze attese con l’avvento del web. Gli esperti in comunicazione condividono con l’HR molto più di quanto non si possa pensare.
Anche il recruiting, infatti, è marketing.
Ogni Azienda oggigiorno deve possedere una presenza online, una forte comprensione del business e dei suoi processi: “It’s time to recognize that social isn’t just campaign-based, it’s an integrated part of your ongoing business strategy“(Ted Rubin). Questo assunto vale indubbiamente per la funzione web-marketing, non è però meno importante in ambito HR.
Le Aziende si affacciano al mondo forti di una identità (Brand Identity) costruita con attenzione al fine di poter essere riconosciuta, comunicata, condivisa ed emulata. Se risulta possibile parlare del panettone Bauli come di un cugino prossimo, è perché ognuno possiede nella mente l’immagine del bambino che aiuta Babbo Natale a scendere dal caminetto (Buttati che è morbido!). I grandi marchi hanno costruito le proprie identità con cura e strategia, portando il consumatore a rapidissime e inconsce associazioni tra il brand, il prodotto e le sensazioni ad esso associate (fiducia, piacevolezza, autorevolezza, affidabilità , empatia). A tutti i brand è associata un’emozione, un posizionamento, un colore. Solo la vicinanza con il consumatore, il fatto di conoscersi e riconoscersi reciprocamente può portare un marchio a diventare leader di mercato.
RECIPROCAMENTE
Sì. Perché se negli anni Novanta – in un processo unilaterale – era il consumatore a riconoscere il brand, oggi il brand deve conoscere il consumatore… e dialogare con lui. Con l’avvento dei social e la possibilità di interagire con potenziali clienti e con possibili candidati, diventa necessario intavolare relazioni. Rispettare la propria identità aziendale, offrire contenuti rilevanti per l’audience di riferimento non è solo possibile, è richiesto. Il grado di identificazione dei dipendenti con l’Azienda li elegge a Brand Ambassador, primi promotori della bontà e della serietà del marchio, creando le basi per l’espansione che ogni attività si augura di intraprendere e generando un clima di coinvolgimento e fidelizzazione per tutti coloro che, dal balconcino di casa, guardano a ciò che il brand comunica e si dicono “Ehi capo, certo che sarebbe proprio bello lavorare là”
I SELEZIONATORI DEL FUTURO
Chi sono quindi i selezionatori del futuro? Sono esperti di marketing.
Come un prodotto, anche le posizioni vacanti devono essere pubblicizzate, promosse, devono rientrare all’interno di una strategia più estesa di Brand Awareness. Occorre stuzzicare la curiosità del candidato, che alla pari dei dipendenti di lunga data, diventa il promotore numero uno della bontà dell’Azienda.
Il rapporto con i candidati nell’era del web 2.0 si delinea su tutti i canali, piattaforme, forum, social. Passa dall’immediatezza dall’immagine che un’Azienda dà di sé, dal grado di definizione della propria veste, della propria faccia, del proprio spirito. L’Azienda è una persona fisica, con un volto, i tacchi o i sandali, il rossetto o il lucidalabbra, la cravatta o il cardigan… ha una veste che deve essere identificabile e deve creare desiderio di inclusione. I buoni marketer-recruiter sapranno fare tutto ciò. Il posto di lavoro, d’altro canto, altro non è che un prodotto, un bene da commercializzare e promuovere verso un target specifico: i candidati-clienti. Un brand forte attrae curiosità esterne ed è in grado di creare un senso di appartenenza nei confronti del personale interno, che verrà coinvolto spontaneamente nella ricerca del candidato, scelto €œa propria immagine e somiglianza.
Se i dipendenti sono i portavoce dell’Azienda nel mondo, la comunicazione online è l’immagine trasmessa su larga scala, la base per la costruzione di identità e reputazione. Un buon recruiter saprà cogliere tutti i suggerimenti della funzione marketing per impostare un fertile e rapido processo di selezione online.
COSA E’ CAMBIATO CON LA CRISI ECONOMICA?
Il turnover è diventato più rapido, il senso di diffidenza e incertezza professionale ha reso i candidati e i neo-assunti più inclini al cambiamento. Tempo ed energie aziendali vengono sprecate laddove non si garantisca una positiva esperienza al “dipendente-cliente”. Come ottenere questo risultato? Con una buona strategia di onboarding.
Si calcola che nel 2025 il 75% dei lavoratori sarà costituito da Millennials: nativi digitali con una forte propensione all’equilibrio tra vita lavorativa e vita privata. Se la stanzialità non è più riconosciuta come valore assoluto, il desiderio di riconoscimento economico e stabilità professionale resta saldo.
Per catturare profili di questo tipo, l’Azienda dovrà saper comunicare valori forti e identità chiare, in linea con i tempi e le caratteristiche dei talenti del nuovo millennio.
COSA DEVE SAPER FARE UN RECRUITER?
Deve essere esperto di:
- SEO/SEM: il candidato cercherà lavoro per parole chiave di riferimento. Occorre rispondere fornendogli ciò che chiede;
- Social Media Marketing: una forte presenza sul web è la base per una forte presenza sul mercato;
- Branding: la costruzione di una identità aziendale chiara è il fondamento del processo di fidelizzazione.
Come Sales Executive, il recruiter saprà coinvolgere il candidato, presentare caratteristiche e vantaggi della posizione ricercata, intavolare una relazione di scambio e confronto sulle reciproche aspettative. Al contempo, dovrà prestare attenzione alla voce interiore dell’Azienda, avviando un processo di internal recruiting che segua le aspirazioni del personale assunto, accompagnandolo nella crescita professionale.
L’HR Manager è a tutti gli effetti un esperto di marketing strategico.
Il supporto delle tecnologie
Utilizzare un software per la ricerca e selezione del personale può facilitare il processo di gestione della funzione HR.