Cos’è l’internal recruitment e i vantaggi per le risorse umane

07.03.2025 - Tempo di lettura: 4'
Cos’è l’internal recruitment e i vantaggi per le risorse umane

L’internal recruitment è stato per molti anni considerato un processo di selezione d’emergenza, utile solo in mancanza di valide alternative dall’esterno. Oggi, però, i vantaggi di questo processo sono sempre più evidenti, sia per l’azienda che per i lavoratori, soprattutto in un periodo in cui i giovani dipendenti aspirano a un ambiente lavorativo dinamico e trasversale.

Ma cos’è e come funziona? Ne parliamo in questa breve guida, offrendo dei consigli su come gestirlo in azienda.

Cos’è l’internal recruitment

Quando si parla di internal recruitment – tradotto in italiano, reclutamento interno – si fa riferimento a un processo di selezione tramite il quale l’organizzazione cerca di coprire una posizione vacante selezionando candidati già presenti all’interno dell’azienda, anziché rivolgersi al mercato del lavoro esterno.

In sostanza, piuttosto che pubblicare annunci di lavoro rivolti a estranei, l’organizzazione punta su promozioni, trasferimenti laterali, riassegnazioni di ruolo o reingresso di dipendenti precedentemente occupati in altre mansioni.

Qual è la differenza tra internal recruitment ed external recruitment

Da questa prima definizione di internal recruitment, è facile evincere quale sia la differenza tra questo processo di selezione e l’external recruitment. Per semplificare possiamo dire che:

  • con l’internal recruitment l’azienda seleziona personale già presente nell’organico;
  • l’external recruitment consiste nella forma più tradizionale di selezione, cioè cercando candidati esterni.

Da un lato, dunque, abbiamo un metodo di selezione che consente all’organizzazione di ridurre costi e tempi di selezione, ma anche motivare i dipendenti, i quali possono candidarsi e sperimentare un avanzamento di carriera o lo sviluppo di nuove skill.

D’altro, un processo di recruitment che consente di inserire in azienda nuove personalità, con diverse competenze e idee innovative. Non c’è, dunque, un’opzione più valida dell’altra. Tutto dipende dalle esigenze aziendali e dagli obiettivi prefissati.

I vantaggi della selezione interna

Capire se l’internal recruitment può aiutare a raggiungere gli obiettivi aziendali è più semplice quando si hanno ben in mente i vantaggi che tale processo di selezione può apportare.

  • Valorizzazione dei talenti interni: permette di riconoscere e premiare le competenze già presenti in azienda e, per questo, incentiva lo sviluppo professionale.
  • Rafforzamento del senso di appartenenza all’azienda: i dipendenti si sentono maggiormente apprezzati e coinvolti, il che può portare ad aumentare il loro impegno e la loro motivazione e, dunque, a migliori prestazioni.
  • Capacità di trattenere i talenti: offrendo opportunità di crescita interna, si riduce il rischio che i dipendenti più competenti cerchino opportunità altrove.
  • Risparmio di tempo e costi: evita spese legate alla ricerca e selezione esterna e riduce i tempi necessari per l’onboarding, dato che il dipendente conosce già i processi aziendali.
  • Conoscenza delle competenze e delle prestazioni: l’azienda ha già familiarità con il potenziale e i risultati del dipendente, il che riduce i rischi legati a scelte sbagliate.
  • Supporto alla pianificazione della successione: favorisce una gestione strategica dei ruoli e prepara in anticipo i dipendenti per posizioni di maggiore responsabilità.

Gli svantaggi dell’internal recruitment e come superarli

Il processo di selezione interna, pur avendo molti vantaggi, presenta anche alcuni svantaggi che è importante considerare.

È indubbio, infatti, che aprire posizioni vacanti per le quali i dipendenti interni all’azienda possono candidarsi può sì stimolare i lavoratori, ma anche generare un ambiente di lavoro altamente competitivo, dove le ambizioni personali di ognuno rischiano di creare tensioni e malcontenti all’interno del team.

Un’altra possibile conseguenza negativa consiste nel fatto che affidarsi esclusivamente al reclutamento interno potrebbe limitare l’innovazione aziendale. Di fatto, precludendo l’ingresso di nuove risorse esterne, si vanno anche a chiudere le porte a eventuali nuovi idee e prospettive che solo nuovi assunti potrebbero introdurre in azienda.

La chiave per evitare questi rischi, come abbiamo già evidenziato, è adottare un approccio strategico basato sugli obiettivi aziendali: decidere caso per caso quando privilegiare i talenti interni e quando invece ricorrere a una ricerca esterna per trovare il candidato ideale.

Per garantire il successo di questi processi è, inoltre, fondamentale dotarsi di strumenti adeguati, come un software di gestione HR. TeamSystem HR, la soluzione all-in-one per il reparto HR, consente di gestire in modo efficace i processi di recruitment, sia interni che esterni, e ogni altro aspetto legato alla gestione del personale, come l’amministrazione o la salute e sicurezza sul lavoro.

Grazie a un gestionale completo come TeamSystem HR, le aziende possono ottimizzare le proprie risorse e ottenere risultati migliori, mantenendo sempre il focus sugli obiettivi strategici.

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