Il Continuous Feedback: strumento e forma mentis
Mai come in questi ultimi anni il mondo aziendale si è trovato ad intraprendere repentini cambi di rotta per affrontare un ambiente in rapida evoluzione, guidato dalla velocità di trasformazione delle tecnologie digitali. Per far fronte alle nuove dinamiche è necessario intraprendere un ridimensionamento della visione strategica: se una volta la maggior parte del tempo veniva investito nell’analisi e nella pianificazione dello scenario di business, oggi diventa indispensabile migliorare la capacità dell’azienda di adattarsi alle mutevoli circostanze e spostare il focus sull’interpretazione dei trend di mercato.
Anche la funzione HR, essendo a diretto sostegno del business, si è adeguata alle nuove necessità . Diventa così promotrice della nuova visione all’interno dell’organizzazione sfruttando una modalità di valutazione delle performance all’insegna di una comunicazione immediata, diretta ed efficace tra colleghi: il Continuous Feedback.
Si passa dal metodo tradizionale di valutazione annuale delle performance, conosciuto anche come Rank & Yank, al cosiddetto sistema fluido, caratterizzato da feedback costanti durante le attività quotidiane, non solo importanti per il raggiungimento degli obiettivi, ma anche aiuto prezioso per proseguire nel miglioramento continuo delle proprie capacità . La necessità che ha sollecitato la transizione tra i due modelli nasce dalla consapevolezza delle carenze riscontrate nel sistema di valutazione annuale; costi troppo alti e ingenti perdite di tempo per un risultato di processo ritenuto scarso.
Con l’avvento della trasformazione digitale e con la disponibilità di tecnologie all’avanguardia si è verificato un cambiamento anche nell’ambito della formazione aziendale; la comunicazione one-to-one si avvicina allo stile dei social network e il processo di analisi e gestione delle performance diventa più snello e adattabile alla valutazione dei singoli profili.
Quali benefici comporta il passaggio al sistema di Continuous Feedback?
Partiamo dal presupposto che il Continuous Feedback oltre che uno strumento è una forma mentis; permette di crescere e migliorare attraverso uno scambio di opinioni tra individui, sulla base di osservazioni oggettive e tempestive, volte a portare un beneficio costruttivo per il destinatario. Il saper comunicare in modo chiaro, sintetico e positivo è una dote di pochi, ma per fortuna è un’abilità migliorabile con la pratica, da sfruttare a tutti i livelli dell’organizzazione.
Ricevere delle valutazioni non solo dai manager ma anche da collaboratori e membri dello stesso team rende il feedback più solido e credibile grazie alla moltitudine dei punti di vista coinvolti, creando un clima di collaborazione e trasparenza in cui ognuno si sente libero di condividere il proprio punto di vista. La gestione, il monitoraggio e l’aggiornamento in tempo reale dei feedback sono funzionalità a garanzia di un alto livello di trasparenza e attendibilità. In generale, gli aspetti del Continuous Feedback permettono di:
- Mantenere allineati collaboratori e manager sulle attività inserite nel piano di lavoro
- Correggere la rotta per raggiungere gli obiettivi attraverso consigli e suggerimenti istantanei
- Coinvolgere i dipendenti facilitando le attività di coaching
- Osservare day-by-day i progressi delle attività e mantenere una visione globale dei risultati raggiunti durante tutto l’anno
Come si può intuire, la gestione e l’analisi dei dati generati attraverso il Continuous Feedback risulta complessa sia a livello funzionale che tecnologico. Riuscire ad ottenere una corretta interpretazione dell’andamento presente e una solida base su cui costruire le previsioni future è possibile solo in un’ottica di cultura del feedback; una sfida che il mondo aziendale deve affrontare con la giusta propensione al cambiamento e dotandosi dei migliori strumenti tecnologici.