Dove sta andando il mondo HR? Ecco alcuni trend 2025
Il 2025 si preannuncia come un anno suscettibile di profonde trasformazioni nel mondo del lavoro e, di conseguenza, nel mondo HR, settore che ha subito una trasformazione epocale negli ultimi anni, diventando un perno strategico per il successo aziendale. Non si tratta più di un dipartimento esclusivamente amministrativo: l’HR moderno è un leader, capace di integrare tecnologia, cultura e persone in un ecosistema dinamico.
Questo cambiamento è evidente in una serie di HR trend che ridefiniranno il futuro delle imprese entro il 2025. Alcuni sono emersi nell’ultimo Osservatorio HR Innovation Practice presentato dal Politecnico di Milano nel maggio 2024, altri stanno emergendo sempre più in questi mesi.
Vediamo quali sono.
E per chi volesse approfondire i trend all’interno dell’articolo, è consigliata la lettura del nostro white paper Com’è cambiato e come sta cambiando il ruolo dell’HR?
L’evoluzione del ruolo HR: da amministratore a leader strategico
Negli ultimi anni, il ruolo dell’HR è diventato sempre più centrale, arrivando così a superare le barriere tradizionali tra le funzioni aziendali. Si può parlare oggi, e nell’immediato futuro, di un “HR senza confini” come delineato nel report “2024 Global Human Capital Trends” di Deloitte. Per i professionisti e le professioniste del settore è fondamentale, infatti, saper padroneggiare anche discipline trasversali come economia comportamentale, sociologia e tecnologia.
Tale approccio richiede una mentalità aperta e la capacità di lavorare in team cross-funzionali, puntando su leadership, ascolto e adattabilità.
Il ruolo dell’HR sarà sempre più quello di un mediatore e orchestratore, capace di abbattere i confini tra persone, ruoli e organizzazioni esterne.
La tecnologia come alleata: AI e Big Data al servizio delle HR
L’adozione di tecnologie avanzate, come l’Intelligenza Artificiale e i Big Data, sta rivoluzionando il modo in cui le HR gestiscono talenti e processi.
Secondo il “McKinsey 2024 Global Survey on AI“, il 65% delle organizzazioni utilizza regolarmente l’AI in almeno una funzione aziendale, il che dimostra come questa tecnologia possa migliorare la gestione dei dati e ridurre i costi aziendali.
Strumenti predittivi consentono di anticipare fenomeni come il turnover e migliorano la retention del personale. Inoltre, l’AI supporta le aziende nel ridurre i bias nei processi di selezione e automatizza attività come lo screening dei CV e la pianificazione dei colloqui, aumentando l’efficienza complessiva.
Nel white paper di TeamSystem, si sottolinea inoltre come l’AI possa liberare risorse, lasciando più tempo agli HR per concentrarsi su aspetti strategici e umani, come l’ascolto attivo e lo sviluppo di una cultura aziendale inclusiva.
Affrontare il talent shortage: strategie per attrarre e trattenere i talenti migliori
Una delle sfide più grandi per le aziende è rappresentato dal talent shortage, due parole di origine anglosassone con le quali si indica la carenza di competenze tecniche e soft che complica non poco sia il recruiting che la retention.
Secondo l’indagine dell’Osservatorio HR Innovation Practice del 2024, l‘88% delle organizzazioni italiane fatica ad assumere nuovo personale. Il mismatch tra domanda e offerta è spesso legato a una rapida trasformazione del lavoro, come spiega Donatella Isaia, Group Chief People & Culture Officer di TeamSystem.
A ciò si aggiunge la necessità di gestire una forza lavoro multigenerazionale, con esigenze diverse per giovani professionisti e dipendenti esperti. Tra le soluzioni proposte, emergono iniziative di formazione come il programma “Digital Matters” di TeamSystem, che mira a potenziare le competenze digitali dei dipendenti attraverso masterclass dedicate alla trasformazione digitale e alla sostenibilità e corsi ad hoc per settori specifici. Inoltre, l’integrazione di percorsi di mentorship e reskilling rappresenta una chiave strategica per preparare le aziende alle sfide future, assicurando una crescita sostenibile sia per le persone che per l’organizzazione. Crescita che – in un mondo contrassegnato da un’accelerazione così costante – non può essere affatto trascurata, ma va accompagnata e guidata.
Flessibilità e work-life balance: nuove priorità per le aziende
Il concetto di flessibilità è diventato un punto cardine per il benessere dei lavoratori e per la sostenibilità aziendale. Come riportato dal report “People at Work 2024: A Global Workforce View” di ADP Research, i lavoratori over 55 attribuiscono grande importanza alla flessibilità oraria, un’esigenza condivisa anche dai più giovani. In Italia, il 16% dei lavoratori lamenta una scarsa flessibilità, il dato più alto a livello globale. Un numero che mette in luce l’importanza per le aziende di adattare i propri modelli organizzativi, passando da strutture rigide a sistemi che promuovano una maggiore autonomia per le persone.
TeamSystem ha risposto a questa sfida implementando la settimana lavorativa corta, che ha riscosso grande successo, e offrendo strumenti di welfare flessibili per adattarsi alle esigenze individuali. Tra le iniziative più innovative, ci sono programmi che permettono ai dipendenti di scegliere come utilizzare i benefit aziendali, con la possibilità di modificarli nel tempo in base alle proprie necessità. Un approccio personalizzato contribuisce a creare un ambiente di lavoro più inclusivo e motivante, rafforza, al contempo, la produttività e il senso di appartenenza dei lavoratori.
Le competenze del futuro: il ruolo delle soft skill
In un mondo del lavoro sempre più automatizzato, le soft skill assumono un valore strategico. Creatività, adattabilità e capacità di apprendimento continuo sono qualità indispensabili per affrontare le sfide del futuro. Gli HR giocano un ruolo cruciale nel promuovere un ambiente che favorisca lo sviluppo di queste competenze, attraverso mentorship, feedback costante e iniziative di team building.
Provando a rispondere alla domanda “Dove sta andando il mondo HR?”, si può dire che il futuro dei professionisti che lavorano in questo settore sarà sempre più alla ricerca di un equilibrio tra innovazione tecnologica e centralità delle persone. Mentre strumenti come l’AI continueranno a evolversi, il valore umano delle figure HR rimarrà, comunque, insostituibile. Saranno loro a guidare le aziende verso un futuro più flessibile, aperto e orientato al benessere, confermandosi pilastri fondamentali della trasformazione aziendale.