Bonus ZES Unica per il Mezzogiorno: l’esonero contributivo previsto dal Decreto Coesione

02.08.2024 - Tempo di lettura: 6'
Bonus ZES Unica per il Mezzogiorno: l’esonero contributivo previsto dal Decreto Coesione

L’articolo 24 del Decreto Coesione prevede un esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato di soggetti di età pari o superiore a 35 anni. Destinatarie dell’agevolazione sono le micro e piccole imprese operanti nella ZES Unica Sud. I requisiti per l’accesso all’incentivo per i datori di lavoro.

Dal 1° settembre 2024 sono previsti diversi incentivi per le assunzioni. Tra questi rientrano le misure introdotte dal decreto Coesione, il DL n. 60 del 7 maggio 2024, convertito nella legge n. 95 del 4 luglio 2024.

Affianco al bonus per l’assunzione di giovani di età inferiore a 35 anni e alla misura in favore delle lavoratrici svantaggiate è stato introdotto un bonus destinato a micro e piccole imprese che operano nella ZES Unica Sud.

L’agevolazione consiste in un esonero contributivo, ovvero una riduzione dei versamenti a carico delle imprese. Si dovrà ancora attendere per avere contezza delle istruzioni pratiche per i datori di lavoro, che dovranno essere fornite dall’INPS.

Bonus ZES Unica per il Mezzogiorno: chi può beneficiare dell’incentivo alle assunzioni

I destinatari del bonus ZES Unica per il Mezzogiorno sono le micro e piccole imprese, con al massimo 10 dipendenti nel mese di assunzione.

L’agevolazione è riconosciuta per le assunzioni effettuate a partire dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025.

Il bonus ZES Unica Sud spetta ai datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato soggetti di età pari o superiore a 35 anni; l’esonero non può applicarsi ai rapporti di lavoro di apprendistato, nonché a quelli di lavoro domestico. Il calcolo deve essere effettuato alla data di assunzione, che deve interessare disoccupati da almeno 2 anni.

Tali assunzioni devono interessare le microimprese e le PMI che operano nella ZES Unica Sud, la Zona Economica Speciale che ha riunito tutte quelle situate nel territorio del Mezzogiorno.

Ad istituirla è stato il cosiddetto Decreto Sud, il Decreto-Legge 19 settembre 2023, n. 124, convertito nella Legge n. 162 del 13 novembre 2023 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 268 del 16 novembre 2023.

A partire dal 1° gennaio scorso la ZES Unica Sud ricomprende tutte le ZES delle seguenti Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.

In tale zona delimitata del territorio dello Stato sono previste speciali condizioni in relazione a investimenti e attività di sviluppo per l’esercizio di attività economiche ed imprenditoriali.

Possono beneficiare delle agevolazioni della ZES Unica Sud sia le aziende già operative nei territori individuati, sia quelle che vi si insedieranno.

Bonus ZES Unica per il Mezzogiorno: requisiti e in cosa consiste l’agevolazione

Il bonus ZES Unica Sud consiste in un esonero pari al 100 per cento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro; sono esclusi i premi e i contributi dovuti all’INAIL. L’importo massimo mensile che si può ottenere è di 650 euro.

L’agevolazione è concessa anche in relazione a soggetti che alla data di assunzione siano occupati a tempo indeterminato ma alle dipendenze di un datore di lavoro diverso, che ha beneficiato dell’esonero previsto dal Decreto Coesione solo in misura parziale.

Per avere accesso all’agevolazione i datori di lavoro non devono aver effettuato, nei sei mesi precedenti all’assunzione, nella stessa unità produttiva:

  • licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo;
  • licenziamenti collettivi.

Nel caso in cui venga licenziato, nei sei mesi successivi all’assunzione, il lavoratore assunto in modo agevolato o un altro lavoratore della stessa unità produttiva, sono previsti la revoca e il recupero del beneficio concesso.

Rispetto agli altri incentivi per le assunzioni è necessario precisare che:

  • è previsto il divieto di cumulo con le altre agevolazioni;
  • il bonus ZES è cumulabile con la deduzione maggiorata fino al 130% per le nuove assunzioni a tempo indeterminato (prevista dall’articolo 4, decreto legislativo n. 216 del 30 dicembre 2023).

Per l’attuazione della misura sarà necessario un apposito decreto interministeriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Tale decreto stabilirà le modalità attuative dell’incentivo che riguarda le assunzioni a partire dal prossimo 1° settembre. Si dovranno inoltre attendere le apposite istruzioni dell’INPS.

Bonus ZES Unica per il Mezzogiorno: le risorse a disposizione

Come anticipato, sono ancora necessari alcuni passaggi prima della completa attuazione della misura.

Oltre all’adozione del citato decreto interministeriale e alla pubblicazione delle istruzioni INPS, nonché subordinatamente all’autorizzazione della Commissione UE, l’accesso all’esonero contributivo sarà legato alla disponibilità delle risorse stanziate.

In altre parole, le aziende potranno avere accesso all’incentivo fino all’esaurimento dei fondi previsti:

  • 11,2 milioni di euro per il 2024;
  • 170,9 milioni di euro per il 2025;
  • 294,1 milioni di euro per il 2026;
  • 115,2 milioni di euro per il 2027;

Il monitoraggio delle risorse è affidato all’INPS. Nell’ipotesi di raggiungimento del limite di spesa, anche in via prospettica, non sarà più consentito l’accesso all’esonero.

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