I bonus assunzione attivi dallo scorso settembre
Il decreto Coesione ha introdotto diverse agevolazioni sulle assunzioni. Una panoramica sugli incentivi per i datori di lavoro, attivi dallo scorso mese di settembre: gli esoneri contributivi per giovani, donne, lavoratori della ZES Unica Sud e autoimprenditorialità nell’ambito dei settori strategici.
Sono diverse le agevolazioni per le assunzioni introdotte dal decreto Coesione e attive a partire dallo scorso mese di settembre.
Gli esoneri contributivi sono riconosciuti ai datori di lavoro che assumono giovani con età inferiore a 35 anni, donne in particolari condizioni svantaggiate e lavoratori in micro e piccole imprese che operano nella ZES Unica Sud. Le agevolazioni non incidono sull’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
Le assunzioni devono essere previste nella finestra agevolativa compresa tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025.
Per l’accesso a ciascuna delle agevolazioni per i datori di lavoro devono essere rispettati determinati requisiti. Si attende ancora la pubblicazione dei decreti attuativi delle misure, che avrebbero dovuto essere adottati entro il 5 settembre scorso.
Di conseguenza non sono ancora state fornite le istruzioni operative da parte dell’INPS.
L’operatività dei bonus introdotti dal decreto Coesione in caso di assunzione di giovani e di assunzioni nella ZES Unica Sud è inoltre legata all’autorizzazione da parte della Commissione europea.
Alle tre agevolazioni si aggiunge anche un incentivo per favorire l’autoimprenditorialità nell’ambito dei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica.
La misura interessa i giovani fino a 35 anni d’età che hanno avviato le attività in questione. Ai soggetti viene riconosciuto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali per ogni dipendente con età inferiore a 35 anni, assunto con contratto a tempo indeterminato nel periodo compreso tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025.
Bonus assunzione giovani nel decreto Coesione: come funziona l’esonero contributivo
Tra le agevolazioni per le assunzioni, inserite all’interno del decreto Coesione, una interessa i giovani.
L’articolo 22 del decreto-legge n. 60/2024, convertito nella legge n. 95/2024, stabilisce un esonero contributivo in favore dei datori di lavoro che assumono giovani con età inferiore a 35 anni. Gli stessi non devono essere mai stati assunti con contratto a tempo indeterminato.
Le agevolazioni per i datori di lavoro riguardano sia l’assunzione a tempo indeterminato, sia la trasformazione da tempo determinato a indeterminato.
È previsto un esonero contributivo del 100% della contribuzione, con esclusione dei premi e contributi INAIL. L’agevolazione è riconosciuta nel limite di 500 euro mensili e per la durata di due anni.
Il tetto massimo dell’agevolazione riconosciuta ai datori di lavoro sale a 650 euro se le assunzioni riguardano lavoratori delle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna).
Sono esclusi dallo sgravio contributivo i rapporti di lavoro domestico e i rapporti di apprendistato; di contro, l’esonero può applicarsi in caso di precedente assunzione con contratto di lavoro di apprendistato, se non è proseguito come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
L’esonero dai contributi è cumulabile con la nuova maggiorazione fino al 130 per cento del costo ammesso in deduzione per le nuove assunzioni, senza riduzioni della percentuale di sgravio.
Bonus assunzione donne nel decreto Coesione: le regole per l’esonero dal pagamento dei contributi
Un altro bonus assunzione previsto dal decreto Coesione è quello in favore dell’occupazione di donne in particolari condizioni svantaggiate.
L’agevolazione è disciplinata dall’articolo 23 decreto-legge n. 60/2024. A differenza dell’agevolazione per giovani under 35, in questo caso non è previsto un vincolo collegato all’età delle lavoratrici assunte.
Ai datori di lavoro del settore privato che assumono con contratto a tempo indeterminato viene riconosciuto un esonero del 100% dal pagamento dei contributi previdenziali a carico degli stessi, anche in questo caso con esclusione di premi e contributi INAIL.
Il limite massimo dello sgravio, che è riconosciuto nel limite di due anni, è di 650 euro mensili.
L’accesso all’agevolazione è legato al rispetto della categoria di “lavoratrici svantaggiate”, ovvero donne che rispondono congiuntamente ai seguenti requisiti, senza limiti di età:
- essere disoccupate da almeno 6 mesi;
- essere residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale Unica per il Mezzogiorno, ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea o che svolgono attività lavorativa in settori economici caratterizzati da un’elevata disparità occupazionale di genere (articolo 2, punto 4), lettera f), del regolamento (UE) n. 651/2014).
Il requisito della residenza non deve essere soddisfatto se l’assunzione riguarda una donna priva di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.
Deve inoltre essere soddisfatto il requisito di un incremento occupazionale netto, collegato all’assunzione.
Sono escluse dall’applicazione dell’esonero le assunzioni con contratti di lavoro domestico e con rapporti di apprendistato.
Così come il bonus assunzione giovani, anche lo sgravio contributivo per l’assunzione di donne in particolari condizioni svantaggiate è cumulabile con la nuova maggiorazione fino al 130 per cento del costo ammesso in deduzione per le nuove assunzioni. Allo stesso modo non sono previste riduzioni della percentuale dell’agevolazione.
Bonus assunzioni nella ZES Unica Mezzogiorno: cosa prevede il decreto Coesione
L’articolo 24 del decreto-legge n. 60/2024, convertito nella legge n. 95/2024, prevede anche un incentivo alle assunzioni per i lavoratori impiegati nelle regioni del Mezzogiorno, in particolare presso una sede o unità produttiva all’interno della Zona Economica Speciale Unica Sud.
Possono accedere all’agevolazione i datori di lavoro di aziende con un numero di lavoratori dipendenti fino a 10 dipendenti. Tale numero deve essere considerato nel mese della nuova assunzione. Anche in questo caso l’assunzione deve avvenire con contratto di lavoro a tempo indeterminato, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico e di apprendistato.
Il limite dello sgravio contributivo del 100% è di 650 euro mensili e l’agevolazione può essere riconosciuta per un massimo di 24 mesi; non sono agevolati i premi e i contributi Inail.
I nuovi assunti devono avere un’età superiore a 35 anni e risultare disoccupati da almeno 2 anni.
L’agevolazione è cumulabile con la nuova maggiorazione fino al 130 per cento del costo ammesso in deduzione per le nuove assunzioni, senza alcuna riduzione.
L’operatività delle agevolazioni resta vincolata all’autorizzazione della Commissione europea. Tuttavia, è già possibile assumere i lavoratori e, se verificate le previste condizioni di accesso, vedersi riconosciuti gli sgravi successivamente, dopo la pubblicazione dei decreti attuativi e delle istruzioni operative dell’INPS.
Incentivi all’autoimprenditoria giovanile nei settori strategici: la misura nel decreto Coesione
Il decreto Coesione, oltre alle agevolazioni contributive per l’occupazione di giovani, di donne e nelle regioni del Mezzogiorno, prevede un incentivo per favorire l’autoimprenditorialità nell’ambito dei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica.
Destinatari della misura sono i giovani che non abbiano ancora compiuto 35 anni d’età che hanno avviato tali attività. Per tali soggetti è previsto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali per ogni dipendente, assunto a tempo indeterminato dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025, che abbia un’età inferiore a 35 anni.
Lo sgravio contributivo previsto dall’art. 21 è riconosciuto, per ciascuna assunzione, fino a un massimo di 800 euro mensili per 3 anni e non oltre il 31 dicembre 2028.
Rientrano nell’agevolazione i contributi INPS mentre sono esclusi premi e contributi INAIL. Un apposito decreto interministeriale definirà i criteri per definire le imprese che operano nei settori strategici, le modalità di accesso ai benefici e le modalità di presentazione delle domande.
L’esonero contributivo non si applica ai contratti di lavoro domestico e ai rapporti di apprendistato.
Oltre all’esonero contributivo, per i giovani imprenditori che avviano le attività in settori strategici, oltre alla riduzione contributiva, è previsto anche un altro contributo.
I soggetti potranno ricevere dall’INPS una somma di 500 euro mensili per la durata massima di 3 anni e comunque non oltre il 31 dicembre 2028.
Il contributo non concorre alla formazione di reddito e viene erogato anticipatamente per il numero di mesi interessati allo svolgimento dell’attività imprenditoriale. La liquidazione è annuale e in forma anticipata.
L’efficacia delle disposizioni è subordinata all’autorizzazione della Commissione europea ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’UE.