Quali sono i benefici del welfare aziendale
Parlare di welfare aziendale nel 2024 significa mettere a disposizione servizi che vanno incontro alle esigenze dei dipendenti, ne favoriscono il benessere, aumentano l’engagement aziendale e attraggono potenziali nuovi candidati (e tanto altro ancora).
Questi sono aspetti riguardo ai quali le aziende sono sempre più consapevoli, non solo quelle di grandi dimensioni, ma anche le piccole e medie imprese. A confermarlo è l’ultimo welfare index PMI datato 2022 (l’edizione 2024 è in corso): su 6.532 aziende coinvolte di tutte le dimensioni, appartenenti a diversi settori produttivi e collocate in tutta Italia, è emerso che il 68,4% delle PMI nel 2022 ha raggiunto un livello medio di welfare aziendale. Il 24,7% è arrivato a un livello elevato (anche se questo dato riguarda principalmente aziende sopra i 2.500 dipendenti).
Ma al di là dei numeri, quali sono i benefici e i vantaggi di puntare sul welfare aziendale?
Scopriamolo insieme.
Quali servizi offre il welfare aziendale?
Prima di parlare dei benefici, accenniamo a quali servizi le imprese possono mettere a disposizione dei dipendenti attraverso l’attivazione di politiche di welfare.
Ne fanno parte l’asilo aziendale, i rimborsi degli interessi dei mutui, la previdenza, corsi di formazione, convenzioni sportive, buoni acquisto, buoni carburante, convenzioni per lo svago e il divertimento, viaggi. E ancora: sostegno alle spese mediche, assistenza per familiari non autosufficienti, supporto per il baby-sitting e così via.
Alcuni di questi servizi possono rientrare, lo ricordiamo, tra i fringe benefit che, come stabilito dall’ultima Legge di Bilancio, nel 2024 sono esentasse per i dipendenti con figli fino a 2.000 euro, fino a 1.000 per chi non ha prole.
Senza dimenticare che anche i buoni pasto possono contribuire al benessere dei dipendenti e aumentare il loro potere d’acquisto.
I benefici del welfare aziendale
Detto questo, quali vantaggi e benefici apporta il welfare aziendale per dipendenti e collaboratori? Vediamolo più in dettaglio.
Favorisce il benessere dei dipendenti
Proporre servizi come l’asilo aziendale, supportare l’acquisto di una casa grazie al rimborso degli interessi passivi sul mutuo, fornire dei buoni per gli acquisti sono iniziative che dimostrano l’impegno dell’azienda nel favorire il benessere mentale e fisico delle proprie risorse.
Adottare delle politiche di welfare aziendale, in un periodo contrassegnato sia dall’incertezza che dalla crisi economica, vuol dire non solo integrare eventuali mancanze legate al welfare statale, ma anche ascoltare i bisogni dei dipendenti e capire come venire loro incontro.
TeamSystem HR welfare permette alle imprese, di qualsiasi dimensione, di creare e gestire in piena autonomia i piani di welfare per i propri dipendenti lasciando loro la libertà di scegliere i servizi più adatti alle proprie esigenze. Inoltre, la piattaforma assicura il rispetto della normativa in materia di welfare aziendale.
Aumenta l’engagement
Viene da sé che tutto questo porta sicuramente le persone in azienda a sentirsi più ascoltate e coinvolte, percependosi come parte del contesto in cui lavorano.
Non dimentichiamo, inoltre, che il welfare aziendale può essere progettato insieme ai dipendenti. Come evidenziato dal già citato Welfare Index PMI, coinvolgere direttamente i lavoratori e le lavoratrici con incontri e indagini formali è un fattore che condiziona il successo del welfare e restituisce risultati migliori in termini di impatto sociale.
Migliora il clima aziendale
Il welfare aziendale può contribuire a migliorare anche il clima in azienda: quando i dipendenti percepiscono che l’azienda si preoccupa del loro benessere, tendono a essere, infatti, più motivati e impegnati nel loro lavoro. Ciò può portare a un clima aziendale più positivo e a una maggiore produttività complessiva. Grazie a uno strumento come TeamSystem HR Welfare, i dipendenti possono ordinare liberamente i benefit più adatti alle loro esigenze utilizzando il credito messo a disposizione del datore di lavoro. Ciò dà loro la possibilità di scegliere tra le migliaia di offerte presenti online e contribuisce al raggiungimento di una maggiore soddisfazione delle persone.
Ma non solo: avere supporto nel risolvere i piccoli grandi problemi di ogni giorno rende le persone meno stressate e più propense a collaborare.
E i benefici ricadono su tutti: dipendenti, collaboratori, ma anche manager e dirigenti.
Attrae nuove persone e migliora la brand reputation
Il welfare aziendale può migliorare significativamente la brand reputation dell’azienda, contribuendo a creare un’immagine positiva e attirando talenti. Un’azienda che offre servizi di welfare ai propri dipendenti può, ad esempio, comunicare sul proprio sito, sui canali social o attraverso il suo ufficio stampa quanto e cosa offre, oltre ai risultati che sta ottenendo. Questo tipo di trasparenza e l’impegno nei confronti del benessere delle risorse può rafforzare la brand reputation e l’employer branding dell’azienda, rendendola un posto allettante per potenziali nuovi candidati.
Riduce il carico fiscale
Infine, tra i benefici del welfare aziendale c’è sicuramente la riduzione del carico fiscale, sia per i dipendenti che per l’azienda stessa. Per quel che riguarda i lavoratori, come abbiamo detto, quando i servizi di welfare rientrano tra i fringe benefit sono esentasse fino a una certa soglia.
Gli stessi buoni pasto, ad esempio, lo sono fino a 8 euro al giorno se sono in formato digitale, fino a 4 euro se cartacei.
Lato azienda, poi, c’è sicuramente una riduzione del cuneo fiscale rispetto all’erogazione di una somma in denaro di un valore pari a quello dei servizi di welfare erogati. Inoltre, bisogna considerare tra i vantaggi anche la deducibilità delle spese sostenute per l’erogazione del welfare aziendale, che può andare dal 5 per mille della spesa totale al 100%, a seconda delle condizioni di applicazione delle misure di welfare.
Senza dimenticare altri due vantaggi che, sebbene non siano strettamente fiscali, hanno un ritorno economico importante. Attuare programmi di welfare aziendale che supportano il benessere fisico e mentale delle persone porta a risparmiare su eventuali costi legati all’assenteismo del personale. Inoltre, influisce sul turnover aziendale, riducendolo notevolmente: chi si sente accolto e ascoltato tende difficilmente a cambiare azienda (quando lo fa, è più probabile che lo faccia per cambiare settore o ruolo).
Investire sul welfare conviene. A tutti.