Essere (social) o non essere, questo è il dilemma
I social network fanno ormai parte della vita quotidiana di ogni persona. Si parla già di “social networking addiction” (dipendenza da social network) come di una malattia, soprattutto per le ultime generazioni.
Visto che abbiamo già scomodato il principe di Danimarca per il titolo, non vogliamo invadere anche il campo medico-scientifico per conoscere gli effetti determinati dall’utilizzo più o meno frequente di queste o altre tecnologie; cerchiamo quindi di sciogliere il dubbio amletico: ha senso per un professionista come te essere presente sui social network?
Per una risposta adeguata a questa domanda è necessario prima conoscere le piattaforme social a mio avviso più importanti:
- LinkedIn è la piattaforma “social” professionale per eccellenza perché dedicata al mondo del lavoro.
Su LinkedIn ogni professionista di qualsiasi categoria ha l’opportunità di creare una vera e propria rete di collegamenti con figure simili alla sua o con competenze diverse, per condividere impressioni ed esperienze in ambito strettamente business, oltre a offrire o cercare opportunità professionali. - Twitter: con i suoi cinguettii (Tweet) raccolti in 140 caratteri integrabili con link, video e foto è diventato lo strumento per il micro blogging e per la comunicazione in tempo reale più famosa. È uno strumento utilizzabile anche in ambito professionali. Può essere considerata una valida alternativa alle newsletter o alla comunicazione di scadenze.
- Facebook: descriverlo è superfluo, visto che è il social network che oggi conta più di 1,9 miliardi di persone connesse che lo utilizzano per pubblicare qualunque informazione. Molte aziende hanno iniziato a utilizzarlo come canale comunicativo privilegiato per i propri clienti.
- Youtube: è universalmente riconosciuta come “la” piattaforma per il video sharing (condivisione video) ed è già ampiamente utilizzato in ambito professionale da molte aziende che hanno creato sottocanali proprietari dove pubblicare video informativi, didattici, tecnici e commerciali.
- Google+: anche Mountain View ha il suo social network che appartiene alla “G suite”, tutti quei prodotti che una volta erano raccolti tra le “App” per il mondo del lavoro. Ovviamente la sua forza sta nell’appartenenza a una soluzione ricca di prodotti per la condivisione e il lavoro di gruppo.
Qual è l’utilità di questi strumenti in ambito professionale? La riassumiamo in tre punti:
- Sono un canale informativo molto più veloce e immediato rispetto a quelli tradizionali; di questi tempi un accesso tempestivo alle informazioni attraverso i social è un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.
- Permettono di conoscere velocemente i cosiddetti trend di mercato cioè le esigenze dei propri clienti e soprattutto di quelli potenziali
- Sono uno strumento di marketing più informale e meno aggressivo purché i contenuti pubblicati siano autorevoli e diano dimostrazione di serietà
Già dopo questa breve panoramica ti sei convinto che un professionista digitale come tu sei deve saper utilizzare anche strumenti come i social network in maniera utile per il tuo business. A questo punto diventa fondamentale il “come” gestire la propria presenza.
Innanzitutto, la presenza su qualsiasi social network deve essere attiva e questa implica dedicare tempo e risorse per aggiornare costantemente le proprie pagine. Poi focalizzarsi sui contenuti, che devono essere di qualità, evitando di essere autocelebrativi; anzi, coinvolgere i propri utenti e prestare molta attenzione ai loro feedback aiuta a valorizzare e incrementare la propria rete sociale. Ricordati infine, sempre parlando di contenuti, che anche se questi strumenti inviterebbero a una certa leggerezza e superficialità nei contenuti in ambito personale dal punto di vista professionale devono mantenere la serietà, professionalità e profondità che il tuo ruolo impone.
La tua presenza sui social network seguendo queste poche ma semplici indicazioni aumenterà il valore della tua reputazione online e, di conseguenza, inciderà positivamente anche sulla tua affidabilità e credibilità come professionista.
Be digital, go social!