Instant Marketing: quando il tempismo è il vero protagonista
Tra le ambizioni più comuni di chi si occupa di digital marketing, c’è quella di ideare una campagna di Instant Marketing di successo. Con questo termine si definisce una attività tesa a promuovere il marchio su siti web e piattaforme di social network con un’idea creativa e – auspicabilmente – geniale legata a un evento noto al grande pubblico.
Questo non significa “snobbare” i circuiti pubblicitari tradizionali, tutt’altro. Ma ciò che smuove, sorprende e fa parlare, ai giorni nostri, è ciò che diventa virale. E chi lo fa per primo annichilisce i concorrenti.
Fattori principali di una strategia di Instant Marketing
Pertanto, quali sono gli elementi fondamentali per una perfetta campagna di Instant Marketing?
- Tempismo, anzitutto
- Inventiva, senza la quale un post rischia di affogare nel mare magnum della rete
- Evento noto, ovvero la conditio sine qua non: si può fare un post in ritardo su un fatto rilevante, ma senza un avvenimento al quale collegare la campagna non resta che un buon contributo per Facebook.
Il modo migliore per comprendere l’effetto dirompente dell’Instant Marketing è analizzare qualche caso di successo.
Campagna EDISON
Nell’autunno del 2016, a Milano, la facciata di un palazzo del centro apparve completamente ghiacciata, come se quell’edificio fosse stato “refrigerato” a parecchi gradi sotto lo zero mediante un condizionatore incredibilmente potente. La compagnia energetica Edison realizzò prontamente un tweet con la foto del palazzo e l’invito a risparmiare l’energia (alludendo all’impiego sconsiderato dell’ipotetico impianto di condizionamento). Questo – che sarebbe già di per sé un ottimo esempio di creatività – assume i contorni dell’epicità se si considera che la “ghiacciatura” dell’edificio era parte di una campagna pubblicitaria di un diretto concorrente di Edison (E.ON Italia) costata alcuni milioni di euro. Il tweet ebbe un’enorme eco sui social, grazie al tempismo e all’estro dell’autore.
E pensare che il terzo e fondamentale elemento, l’evento, fu portato da un diretto concorrente di mercato.
Campagna BARILLA
Di due anni precedente è invece un brillante post di Barilla, creato in occasione dei campionati mondiali di calcio del 2014, svoltisi in Brasile. L’evento rilevante, nella fattispecie, fu l’eliminazione della rappresentativa italiana a seguito della sconfitta nel match con l’Uruguay, nella terza gara della fase a gironi. La partita passò alla storia per il morso dato dall’attaccante uruguaiano Suarez al nostro difensore Chiellini. Ebbene, Barilla realizzò un post recante la scritta «Bentornati a casa!» e che ritraeva undici tortiglioni disposti verticalmente e allineati orizzontalmente, di cui uno morsicato (a simboleggiare Chiellini, appunto). Inutile dire che il post divenne immediatamente virale.
Campagna CERES
E, infine, come non menzionare un’azienda che ha dimostrato di conoscere perfettamente le logiche e i vantaggi dell’Instant Marketing: la marca di birra danese Ceres. Molteplici i casi in cui essa ha vinto la partita del tempismo e della creatività. Basti citare il post realizzato in occasione della sconfitta elettorale del noto personaggio politico Alessandra Moretti: giocando sul di lei cognome, che la associava a un diretto concorrente di mercato (Birra Moretti), l’azienda danese pubblicò tale contributo: «La prossima volta provate con la Ceres». Instant Marketing a dir poco perfetto.