Nuova Sabatini: cos’è e come funziona

08.08.2024 - Tempo di lettura: 5'
Nuova Sabatini: cos’è e come funziona

Per le imprese che investono in beni strumentali è in campo anche la Nuova Sabatini, agevolazione gestita dal MIMIT che punta a rendere più semplice l’accesso al credito. Di cosa si tratta e quali sono regole e condizioni d’accesso.

 

È in vigore anche per l’anno in corso la Nuova Sabatini, agevolazione che punta a sostenere le imprese che investono in beni strumentali.

Accanto ai più noti crediti d’imposta Transizione 4.0 e al nuovo bonus 5.0, le PMI appartenenti a tutti i settori produttivi, con l’unica eccezione delle attività finanziarie ed assicurative, possono accedere alla misura gestita dal MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) che punta a rendere più semplice l’accesso al credito.

Due i binari della misura, che oltre a prevedere la concessione di finanziamenti anche assistiti dal Fondo di garanzia per le PMI, consente di accedere a un contributo in conto impianti di importo variabile.

Un focus sulle regole d’accesso e di funzionamento.

Nuova Sabatini: accesso al credito per l’acquisto di beni strumentali

Come anticipato, la Nuova Sabatini è l’agevolazione MIMIT pensata per agevolare micro, piccole e medie imprese che necessitano di accedere a finanziamenti bancari per l’acquisto di beni strumentali.

L’obiettivo è quindi sostenere gli investimenti mediante un canale di accesso al credito agevolato, affiancato da una quota di contributo in conto impianti erogato dal Ministero.

Andando per ordine, è bene partire evidenziando in primo luogo chi può beneficiarne e per quali tipologie di investimenti.

L’accesso all’agevolazione è dedicato alle PMI che sono:

  • regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
  • nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
  • abbiano sede legale o un’unità locale in Italia; per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.

La Nuova Sabatini agevola tutti i settori produttivi, compresi quelli dell’agricoltura e della pesca, con l’unica esclusione del settore finanziario e assicurativo.

Di particolare rilievo è l’elencazione dei beni per i quali è possibile fare domanda di accesso al credito beneficiando del canale dell’agevolazione MIMIT.

Così come specificato sul portale ministeriale, i beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, ossia a spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità).

Rientrano tra i beni agevolabili inoltre anche software e tecnologie digitali.

Per la generalità degli investimenti ammissibili, condizione essenziale è che i beni rispettino i requisiti dell’autonomia funzionale (non sono agevolabili componenti o parti di macchinari), così come che siano correlati all’attività svolta.

Sono escluse, invece, le spese per l’acquisto di terreni e fabbricati, per beni usati o rigenerati così come per quelli classificabili come “immobilizzazioni in corso e acconti”.

Nuova Sabatini a doppio binario: finanziamenti agevolati e contributo MIMIT

Due i canali dell’agevolazione.

Sul fronte dell’accesso al credito, con la Nuova Sabatini è possibile ottenere finanziamenti da parte di banche e intermediari aderenti alla convenzione stipulata con il MIMIT anche a totale copertura dell’investimento. Sul credito si applica, a richiesta, anche la garanzia del Fondo per le PMI per un valore pari all’80% del valore richiesto.

Il finanziamento dovrà rispettare in ogni caso specifici requisiti e, in particolare:

  • la durata non potrà superare i 5 anni;
  • l’importo dovrà essere compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;
  • l’ammontare concesso dovrà essere interamente utilizzato per gli investimenti programmati.

Ai finanziamenti bancari si affianca l’agevolazione erogata dal MIMIT, che consiste in un contributo in conto impianti di importo variabile.

L’ammontare spettante è determinato sulla base del valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari;
  • 3,575% per gli investimenti 4.0;
  • 3,575% per gli investimenti green relativi a macchinari, impianti e attrezzature di fabbrica ad uso produttivo a basso impatto ambientale, in relazione a programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

Nuova Sabatini Capitalizzazione, sale il contributo MIMIT

Più alto il valore del contributo MIMIT erogato in caso di richiesta d’accesso alla Nuova Sabatini Capitalizzazione, operativa dal 1° ottobre 2024.

I dettagli operativi sono stati forniti dal Ministero con la circolare n. 1115 pubblicata il 22 luglio 2024.

L’agevolazione sostiene i programmi di investimento da parte delle micro, piccole e medie imprese costituite in forma societaria e impegnate in processi di capitalizzazione.

I contributi sono riconosciuti a fronte dell’impegno dei soci a sottoscrivere un aumento di capitale sociale dell’impresa (almeno del 30%), da versare in più quote, in corrispondenza delle scadenze del piano di ammortamento del finanziamento.

L’agevolazione è concessa sotto forma di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari a:

  • 5 per cento, per le micro e piccole imprese;
  • 3,575 per cento, per le medie imprese.

Come funziona la Nuova Sabatini: la procedura per l’accesso alle agevolazioni

Dal punto di vista pratico, la Nuova Sabatini si struttura in più passaggi, a partire dalla presentazione di apposita domanda da parte dell’impresa alla banca o all’intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di finanziamento.

Nella domanda bisognerà dichiarare il possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi.

Trasmessa la richiesta, l’iter vede impegnato l’istituto prescelto che dovrà verificare la regolarità e la completezza dei dati trasmessi dall’impresa, così come il rispetto dei requisiti previsti, ai fini di inviare al MIMIT la richiesta di prenotazione delle risorse disponibili.

La conferma del ministero della capienza della richiesta rispetto ai fondi disponibili sblocca l’erogazione del finanziamento.

A questi passaggi si affiancano le procedure per l’erogazione del contributo MIMIT, da richiedere una volta completato l’investimento compilando il “modello RU”, da trasmettere in modalità telematica. L’importo spettante sarà quindi erogato in quote annuali, secondo le tempistiche dettagliate nel progetto di concessione e in ogni caso entro il sesto anno successivo all’ultimazione dell’investimento.

Per i finanziamenti di importo non superiore a 200.000 euro, dal 1° gennaio 2022 il pagamento è effettuato in un’unica soluzione.

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