Contratti di sviluppo: al via le domande per i progetti di sostenibilità dei processi produttivi
Sono partite le domande per l’accesso ai Contratti di sviluppo per la sostenibilità dei processi produttivi: lo sportello è gestito da Invitalia.
Contratti di sviluppo, al via le domande per l’accesso alle agevolazioni destinate ai programmi di investimento e di tutela ambientale.
È aperto dall’11 novembre lo sportello, gestito da Invitalia, per l’accesso ai contributi e ai finanziamenti agevolati finalizzati a sostenere i processi produttivi sostenibili, con una dotazione pari a un totale di 350 milioni di euro.
La misura, finalizzata a sostenere la sostenibilità e l’efficienza energetica, rientra tra gli interventi finanziati nell’ambito del PNRR e le istruzioni operative sono state pubblicate dal MIMIT con la circolare n. 42927 del 18 ottobre.
Contratti di sviluppo: al via le domande per i progetti di sostenibilità dei processi produttivi
L’agevolazione resa operativa da Invitalia si inserisce tra le misure per l’attuazione del PNRR e, in particolare, in relazione al sotto investimento 7.1 dedicato al supporto al sistema produttivo per la transizione ecologica, le tecnologie Net Zero e la competitività e resilienza delle filiere strategiche.
Nello specifico, i 350 milioni di euro stanziati sono destinati al finanziamento di progetti volti allo sviluppo di sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo e la trasformazione sostenibile dei processi produttivi, attraverso lo strumento dei Contratti di sviluppo. Lo sportello è destinato nello specifico ai programmi di sviluppo con costi ammissibili non inferiori a 20 milioni di euro, realizzati da una o più imprese e finalizzati alla salvaguardia dell’ambiente.
Queste le linee guida generali fornite dal MIMIT nella circolare del 18 ottobre scorso, con la quale sono state fornire le indicazioni operative per l’accesso all’agevolazione che, oltre a coprire nuovi progetti, finanzierà anche le domande già presentate e sospese per mancanza di risorse.
A livello operativo, mediante lo strumento dei Contratti di sviluppo sarà possibile accedere a finanziamenti per lo sviluppo di una maggiore efficienza energetica e per rendere più sostenibili i processi di produzione.
L’obiettivo della misura è infatti quello di incentivare gli investimenti privati e migliorare l’accesso ai finanziamenti per sostenere:
- i settori dell’efficienza energetica;
- la produzione rinnovabile per l’autoconsumo;
- la trasformazione sostenibile del processo produttivo.
Finanziamenti agevolati e contributi per sostenere transizione energetica e sostenibilità
I Contratti di sviluppo, come previsto dalla normativa, potranno essere realizzati da una o più imprese, anche estere, e le agevolazioni sono concesse nelle seguenti forme:
- finanziamento agevolato, nei limiti del 75 per cento delle spese ammissibili;
- contributo in conto interessi;
- contributo in conto impianti;
- contributo diretto alla spesa.
Guardando alle caratteristiche dei programmi agevolabili, la circolare MIMIT specifica che le domande dovranno avere a oggetto un programma di sviluppo per la tutela ambientale concernente un’iniziativa imprenditoriale finalizzata alla salvaguardia dell’ambiente, per la cui realizzazione possono essere necessari uno o più progetti per la tutela ambientale (Titolo IV del decreto 9 dicembre 2014) e, eventualmente, progetti di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione (Titolo III del decreto 9 dicembre 2014) strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione all’obiettivo di salvaguardia ambientale.
Andando nel dettaglio, i progetti di investimento dovranno perseguire le seguenti finalità:
- tutela dell’ambiente, compresi gli aiuti per la riduzione e l’eliminazione delle emissioni di gas a effetto serra, conformemente alle disposizioni di cui all’articolo 36 del Regolamento GBER;
- introduzione di misure di efficienza energetica, conformemente alle disposizioni di cui agli articoli 38 e 38-bis del Regolamento GBER;
- promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, dell’idrogeno rinnovabile e della cogenerazione ad alto rendimento, conformemente alle disposizioni di cui all’articolo 41 del Regolamento GBER, solo qualora gli investimenti riguardino interventi destinati all’autoconsumo dell’impresa beneficiaria e risultino inseriti in un più ampio programma di investimenti;
- efficienza nell’utilizzo delle risorse e al sostegno alla transizione verso un’economia circolare, conformemente alle disposizioni di cui all’articolo 47 del Regolamento GBER.
L’entità delle agevolazioni, nel rispetto dei limiti delle vigenti norme in materia di aiuti di Stato, è determinata sulla base della tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa. A ogni modo, l’ammontare e la forma dei contributi concedibili vengono definiti nell’ambito della fase di negoziazione.
Domande valutate in base all’ordine cronologico di presentazione
Rimandando alla circolare ministeriale per le regole nel dettaglio, è bene evidenziare che le risorse stanziate saranno destinate in sede di prima applicazione, e per una quota pari almeno al 60%, a finanziare investimenti finalizzati a perseguire l’efficienza energetica dei processi di produzione.
Un importo pari ad almeno il 40% delle risorse è inoltre destinato a finanziare progetti realizzati nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Le domande, da presentare tramite il portale Invitalia dalle ore 12 dell11 novembre, saranno valutate sulla base dell’ordine cronologico di presentazione.
In caso di accertamento del mancato rispetto dei requisiti previsti, così come in caso di esaurimento delle risorse disponibili, saranno in ogni caso valutate nell’ambito dello sportello ordinario dei Contratti di sviluppo, sempre secondo l’ordine cronologico di presentazione.