Come cambia il bonus Transizione 4.0 nel 2025

19.02.2025 - Tempo di lettura: 6'
Come cambia il bonus Transizione 4.0 nel 2025

La Legge di Bilancio 2025 ha modificato le regole relative al piano Transizione 4.0. Stop all’agevolazione per i beni immateriali, mentre per i beni materiali arriva un limite di spesa e una comunicazione al MIMIT con finalità di monitoraggio

 

Il bonus Transizione 4.0 alla prova delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025.

Con i commi da 445 a 448, articoli 1 della legge n. 207/2024 cambia l’assetto del credito d’imposta riconosciuto per i beni strumentali.

Viene meno la possibilità di sfruttare l’agevolazione per l’anno in corso in relazione ai beni immateriali.

Stop quindi alla possibilità di fruizione del credito d’imposta del 10 per cento disciplinato dal comma 1058 ter della legge 178/2020: per software, sistemi e system integration, piattaforme  e applicazione l’agevolazione si ferma al 31 dicembre 2024.

Debutta inoltre un tetto di spesa, che interesserà tutti gli investimenti in beni strumentali effettuati fino al 31 dicembre 2025, con alcune deroghe volte a salvaguardare le spese già in programma. Novità per la cui attuazione viene introdotto un obbligo di comunicazione al MIMIT, funzionale al monitoraggio del plafond disponibile.

Come cambia il bonus Transizione 4.0 nel 2025: stop al credito d’imposta per i beni immateriali

Il nuovo anno è partito con una restrizione dei beni incentivabili con il bonus Transizione 4.0. Per effetto di quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2025, dal 1° gennaio è abrogato il comma 1058 ter della legge n. 178/2020, il quale prevedeva il riconoscimento di un credito di imposta pari al 10 per cento dei costi sostenuti attraverso investimenti in beni immateriali.

Si tratta dell’agevolazione che, nella versione previgente alle modifiche introdotte dalla legge n. 207/2024, era fruibile anche nel 2025 e per gli investimenti conclusi entro il 30 giugno 2026, in relazione ai seguenti beni:

  • software ( a prescindere dallo scopo, sia esso analisi di dati, progettazione di manufatti ecc.);
  • piattaforme;
  • applicazioni;
  • strumenti di system integration.

Il regime di incentivazione per gli investimenti in beni immateriali si è quindi concluso il 31 dicembre 2024.

Transizione 4.0, bonus con limite di spesa e comunicazione MIMIT

A cambiare è anche il comma 1057-bis della Legge n. 178/2020.

Il credito d’imposta per i beni strumentali nuovi indicati nell’allegato A annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232 per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 al 31 gennaio 2025 è riconosciuto entro il limite di spesa, fissato a 2,2 miliardi di euro, valore massimo di concessione dell’agevolazione nel quale rientrano anche gli investimenti effettuati entro il 30 giugno 2026, in caso di ordini accettati entro la fine dell’anno e pagamento di acconti pari almeno al 20 per cento del costo di acquisizione.

Il credito d’imposta spetta nelle seguenti misure:

  • 20 per cento del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 10 per cento del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
  • 5 per cento del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

Per la quota superiore a 10 milioni di euro degli investimenti inclusi nel PNRR, diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica, il credito d’imposta e’ riconosciuto nella misura del 5 per cento del costo fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 50 milioni di euro.

Il limite di spesa tuttavia non si applicherà agli investimenti, effettuati entro la data di pubblicazione della Legge di Bilancio:

  • il cui ordine risulti già accettato dal venditore;
  • per i quali sia già stato pagato l’acconto in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.

Comunicazione al MIMIT per il monitoraggio della spesa

Per fare in modo che il limite di spesa di 2,2 miliardi di euro non venga superato, la Legge di Bilancio 2025 ha previsto l’obbligo di invio di una comunicazione telematica al MIMIT che attesti i costi relativi agli investimenti effettuati.

Infine, per fruire del credito di imposta, le informazioni relative alle spese sostenute saranno trasmesse dal MIMIT all’Agenzia delle Entrate, la quale a sua volta comunicherà l’elenco delle imprese beneficiarie e il relativo ammontare del credito di imposta, da usare in compensazione.

I crediti di imposta saranno erogati in ordine cronologico rispetto al ricevimento delle comunicazioni, fino al raggiungimento del tetto massimo di 2,2 miliardi di euro.

TeamSystem Manufacturing
Gestione completa della fabbrica, monitoraggio real time degli impianti, raccolta dati automatizzata.

Articoli correlati