Come utilizzare il formato Podcast negli Studi Professionali
Sempre più studi professionali scelgono e iniziano a utilizzare come ulteriore strumento di comunicazione i podcast.
I podcast sono episodi audio che riguardano un tema specifico e gli utenti possono ascoltare in streaming o scaricare e riascoltare quando meglio desiderano.
In questo ultimo periodo stanno prendendo sempre più piede; si tratta, infatti, di una tipologia di comunicazione immediata, perché arriva subito al destinatario; comoda, proprio per la sua caratteristica di consentirne l’ascolto quando meglio si desidera, e si adatta perfettamente allo stile di vita moderna in continua mobilità, il podcast può essere infatti ascoltato in macchina, mentre si fa la spesa, in palestra, in viaggio, in una sala d’attesa: ovunque; libera, perché consente di esprimersi liberamente su temi di più svariata natura senza censure o restrizioni, ma sempre nel rispetto degli altri individui; semplice, poiché la sua realizzazione non richiede una strumentazione particolarmente sofisticata, ma detto questo la produzione non va sottovalutata.
I professionisti pertanto stanno manifestando sempre più vivo interesse ad approcciarsi a questo strumento di comunicazione, anche per veicolare messaggi, approfondire tematiche, commentare accadimenti.
Esistono podcast sul diritto amministrativo, sull’evoluzione del digitale, generici sul diritto, sulla comunicazione o sul marketing professionale, su avvocati appassionati di cinema, sull’evoluzione della professione; insomma podcast di ogni specie in quantità.
Ma come sempre, prima di approcciarsi a un nuovo strumento, quindi a un nuovo capitolo della comunicazione, è bene imparare a conoscerlo, utilizzarlo e rispettarlo.
Come prima cosa è necessario avere un’idea: direte è il minimo, ma non sempre questo corrisponde alla realtà dei fatti!
Avere un’idea vuol dire progettare nei minimi dettagli cosa si vuole veicolare, quale metro linguistico utilizzare, la voce da far scendere in campo (che non necessariamente deve corrispondere alla mano che redige la stesura delle puntate, ma che deve essere la voce più interessante e idonea allo strumento utilizzato) e il canale di distribuzione.
Messa a fuoco l’idea, il suggerimento è quello di procedere con l’individuazione delle tematiche che si andranno ad affrontare nel corso delle varie puntate, creando quindi un timone guida. Successivamente si passerà alla stesura dei testi, e qui occhio al linguaggio, non è un atto o un contratto, il podcast deve arrivare diretto, ricordatevi che è un parlato.
Penultimo passo la prova, provate e riprovate, per capire come meglio funziona, il consiglio è di leggere il meno possibile quando siete on air, datevi delle tracce e poi affrontatele a braccio, parlate senza fretta e con tono di voce ricco e pieno di sfumature, la voce piatta e monotona stanca!
Tanti poi sono gli strumenti in commercio per la registrazione, per i quali vi farete guidare da chi conosce la materia tecnica e potrà indicarvi il prodotto più adatto alle vostre esigenze. Agganciate poi il vostro prodotto a un titolo o sottotitolo efficace che consenta di raggiungervi rapidamente in rete.
Registrate quindi e predisponete l’invio ai canali che avete selezionato precedentemente, pubblicizzando la messa in onda sui vostri consueti canali di comunicazione, social, sito, mailing list.
Seguite poi i consigli del vostro pubblico e se notate un maggiore ascolto o interesse su alcuni temi, piuttosto che su altri, volgete il timone in quella direzione e assecondate la richiesta degli utenti.
Siate poi regolari, i podcast sono paragonabili alle trasmissioni radiofoniche, per cui, mantenete una certa periodicità e non deludete gli ascoltatori saltando l’appuntamento; per questo conviene sempre registrare più di una puntata per avere la riserva sempre in cascina.
C’è una frase che recita: “Come ogni ascoltatore della radio sa, è incredibile quante cose puoi vedere con le tue orecchie”.
Buon podcast a tutti!phot