E il naufragar m’è dolce in questo mare: studi professionali e web
Studi professionali e web: un connubio imprescindibile ai giorni nostri
Uno studio professionale che si rispetti e che voglia in qualche modo essere preso in considerazione da possibili clienti e competitor ormai non può, anche pur volendo in alcuni casi, fare a meno di avere una presenza stabile e solida sul web con, in primis, un sito internet per studio legale dinamico, aggiornato e rappresentare adeguatamente lo studio.
Sarebbe a dir poco anacronistico. Ma bisogna fare attenzione, usare i giusti strumenti, opportuni linguaggi, e tempi adeguati, se non si vuole al contrario trovarsi ingarbugliato proprio tra le fila della stessa rete. Per questo l’approccio al web deve essere assolutamente studiato e coordinato a quello che è lo stile dello studio in questione.
Non può essere improvvisato, né tantomeno fatto tanto per farlo, o solo perché bisogna esserci.
Un software di gestione dello studio legale può supportare questa presenza online, migliorando l’efficienza e la comunicazione. Il sito web dello studio, come un, deve essere. Per questo l’approccio al web deve essere assolutamente studiato e coordinato a quello che è lo stile dello studio in questione.
Infine, l’innovazione continua, con l’uso di video e podcast, offre nuove opportunità per connettersi con i clienti e i colleghi. Tuttavia, come per la gestione della fatturazione, è importante affrontare queste nuove frontiere con un piano e una strategia chiari.
Ma come si declina la presenza sul web? Quali le “tappe” obbligate? Quali le nuove frontiere?
Il sito web dello studio legale
Iniziamo con la prima presenza dello studio in rete: il sito. Per molti sembrerà agée anche solo parlare di questo, ma vi assicuro che non tutto è scontato. E soprattutto non basta, non più, avere un sito tanto perché bisogna averlo, e se può essere anche valido il discorso “tanto nessun cliente arriva dal sito” e pur vero che non andreste mai a bussare a casa di un possibile nuovo cliente in bermuda e infradito, no? Beh, è lo stesso! Dare un vestito degno al vostro sito, un’immagine accattivante, completa, chiara, coerente, è segno di attenzione, cura, di un progetto di comunicazione che si basa su delle fondamenta stabili, le stesse che vi consentiranno di attrarre nuovi clienti. Quindi fate attenzione, lasciatevi guidare nella scelta del layout, osate, ma siate fermi sul fatto che debba rappresentarvi e debba essere in linea con tutto il progetto di studio. Avere un fil rouge che vi contraddistingua è importante per la riconoscibilità del vostro brand, mantenete quindi una linea sempre coerente.
Il sito, inoltre, deve essere dinamico, come la professione che svolgete, e avere la possibilità di accogliere informazioni costantemente aggiornate, articoli, spunti, i contatti ça va sans dire immediatamente e facilmente reperibili, e perché no, il sito può anche tendere una mano ad altre iniziative come possono essere blog, podcast, profili social etc etc.
I social, seconda tappa “obbligata”, croce e delizia dei giorni nostri
Anche in questo caso, impensabile non esserci. Ma dove? E Come?
Il primo suggerimento è ponderare con scrupolosità le piattaforme social alle quali partecipare, perché ogni social ha un suo pubblico, un suo linguaggio, una propria dinamica. Linkedin a mio avviso non può non essere presente, sugli altri, invece, è necessario affrontare un ragionamento ah hoc a seconda delle practise di studio, delle specializzazioni dei professionisti e dei progetti particolari che si decide di portare avanti. Attenzione sempre ai modi, e al come ci si pone, agiamo sempre in maniera ponderata e mai di pancia per rispondere a tono ai cosiddetti “leoni da tastiera” che non mancano mai, neppure tra i professionisti degli studi legali; meglio sempre farsi consigliare dai social media manager e farsi guidare tra le torbide acque della navigazione social che possono scatenare, senza che se ne si è neppure accorti, una tempesta perfetta.
Video e podcast, ultime frontiere della presenza web
Ormai molti professionisti si cimentano da provetti youtuber o con microfono alla mano sfidano le onde radio con palinsesti di podcast.
Ma anche qui, e forse sarò ripetitiva, impostate prima un percorso chiaro, una strategia puntuale, studiate il format, e producete solo qualcosa che voi stessi per primi guardereste o ascoltereste con interesse. State attenti ai tempi, e come sempre, al linguaggio utilizzato. Le regole della comunicazione, così come i commi di procedure civile, non sono improvvisabili, vanno studiati, fatti propri e messi in atto per essere efficaci. Non abbiate paura del nuovo, ma affrontalo con il rispetto e l’attenzione che merita, con competenza e mai sottogamba, altrimenti potreste naufragare nel mare del web, e allora, a quel punto, sarebbe stato meglio non esserci mai stati!