La rivoluzione della realtà aumentata negli studi legali: sfide e opportunità

21.06.2024 - Tempo di lettura: 2'
La rivoluzione della realtà aumentata negli studi legali: sfide e opportunità

L’impiego della realtà virtuale (VR) e della realtà aumentata (AR) sta rivoluzionando pratiche e processi del settore legale; dalla ricostruzione virtuale di scene del crimine alle simulazioni legali in VR il loro utilizzo migliora l’efficienza dello studio, la formazione degli avvocati e l’interazione con i clienti. VR e AR offrono quindi nuovi strumenti per l’analisi e la presentazione delle prove, così come per la gestione remota dei casi e la consultazione in tempo reale di documenti legali arricchiti da elementi interattivi, ma le implicazioni etiche e le sfide come quella della privacy e della sicurezza dei dati, continuano a giocare un ruolo cruciale. Scopriamo insieme di cosa si tratta, quali sono le applicazioni VR per il legale e perché sono importanti per gli studi legali che vogliono rimanere al passo con i tempi. 

Realtà virtuale e realtà aumentata negli studi legali: applicazioni pratiche e opportunità

Realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR) negli studi legali non sono più un’utopia. Le nuove tecnologie oggi permettono infatti di massimizzare i tempi, accorciare le distanze, semplificare le operazioni e rendere i servizi legali più efficienti e rapidi, senza per questo rinunciare a qualità e professionalità.  

La digitalizzazione ha trasformato lo studio legale tradizionale in un luogo dove la sede fisica non è sempre necessaria: i suoi clienti e collaboratori interagiscono attraverso canali telematici (ad esempio tramite videoconferenze), mentre la dematerializzazione consente di gestire pratiche, depositare atti, consultare documenti in tempo reale anche da remoto. I documenti sono in formato digitale, mentre clienti e attività varie vengono gestite per via telematica grazie a gestionali e software specifici.  

Ma c’è di più: il diffondersi di realtà alternative come quelle offerte dalle piattaforme del metaverso, uno spazio tridimensionale dove è possibile muoversi, condividere e interagire attraverso degli avatar, fornisce un’ampia gamma di possibilità come quella di fare affari e usufruire di percorsi di formazione. Oggi anche i professionisti del diritto scendono in campo nel metaverso, dove acquistano terreni, aprono uffici legali e si adoperano per fornire servizi innovativi. Ecco alcune applicazioni pratiche di VR e AR in ambito legale.  

  • Formazione avvocati attraverso la realtà virtuale. È il caso delle simulazioni legali in VR, tramite le quali è possibile accedere a vere e proprie aule di tribunale in VR. Ci ha provato ad esempio l’Università Bicocca di Milano con una piattaforma didattica digitale progettata dal Dipartimento di Giurisprudenza. Il format proposto si chiama “Immersive Trial Bicocca” e si basa sulla ricostruzione virtuale e interattiva, in italiano e inglese, di tre processi storici: quello a Slobodan Milošević, accusato di crimini di guerra dal Tribunale penale internazionale per l’ex Iugoslavia; il processo del 2004 davanti alla Corte internazionale di giustizia e alla Corte Suprema di Israele riguardo ai territori occupati, in particolare per la costruzione di un muro tra Israele e la West Bank (Cisgiordania occupata); quello davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti agli inizi degli anni Novanta sulla lotta contro il razzismo e i discorsi d’odio a partire da un caso di “cross burning”. La simulazione in 3D e la ricostruzione del contesto storico e giuridico tramite contenuti multimediali, interviste e video, permette agli studenti di entrare nelle aule dei tribunali, ascoltare la voce dei protagonisti, accedere a fonti e documenti originali e interagire con l’ambiente circostante e gli altri interpreti, come in un gioco di ruolo. In questo modo potranno entrare in contatto con quello che sarà il loro reale ambiente di lavoro. Simulazioni di questo tipo si rivelano particolarmente efficaci per la preparazione di avvocati o aspiranti tali e si sostituiscono alla didattica classica. Attraverso le simulazioni di udienze, interrogatori e procedimenti giudiziari in un ambiente virtuale, gli avvocati inoltre avranno l’opportunità di migliorare le loro abilità pratiche in modo realistico e senza rischi. 
  • Ricostruzione scene del crimine tramite VR e AR. Rispetto alle tradizionali fotografie, la ricostruzione in 3D delle scene del crimine è in grado di offrire un’esperienza immersiva tale da trasportare le giurie sul luogo del crimine e aiutarli in una migliore comprensione del caso; ha inoltre il vantaggio di fornire prove chiare e oggettive e fa risparmiare tempo prezioso. A dimostrarlo sono anche i dati pubblicati da alcuni ricercatori della University of South Australia, che hanno presentato a due gruppi di 15 partecipanti la stessa scena del crimine ma attraverso strumenti diversi: ad uno tramite VR interattivo, all’altro solo tramite fotografie. Alla fine dell’esperimento hanno potuto constatare che, rispetto ai giurati con a disposizione le sole immagini in 2D, coloro che avevano esplorato la scena del crimine simulata in VR avevano raggiunto un verdetto quasi unanime ed erano anche stati più precisi nel ricordare il corretto posizionamento degli elementi sulla scena. La ricostruzione virtuale di una scena del crimine consente di visualizzare la scena da più punti di vista (sia delle persone coinvolte che di un soggetto esterno) e si rivela particolarmente efficace per verificare le testimonianze o le varie versioni degli imputati, per le eventuali analisi balistiche, analisi di infortuni o analisi cinematica di sinistri, stradali, aerei, navali, strutturali. Le tecnologie di AR e VR permettono inoltre di migliorare la qualità di ogni tipo di immagine o video proveniente da sistemi di videosorveglianza, telecamere amatoriali, telefonini, piattaforme web così da poterli rendere oggetto di approfondimenti.  

Non mancano poi gli esempi di studi legali nel metaverso per offrire consulenza per le transazioni di criptovalute e blockchain, per la risoluzione delle controversie relative o la redazione di contratti intelligenti. Le tecnologie VR e AR possono così non solo offrire dei servizi innovativi, ma contribuiscono anche ad accelerare i processi, ridurre i tempi di preparazione di un’udienza, consentire l’accesso a udienze o incontri anche a chi potrebbe avere difficoltà a partecipare fisicamente e migliorare la comunicazione tra i vari protagonisti. 

VR e AR nella pratica legale: implicazioni etiche e sicurezza

L’urgenza di rimanere al passo con i tempi e con le tecnologie più all’avanguardia per offrire ai propri clienti servizi efficienti e innovativi, spinge gli studi legali a sperimentare in modo sempre più diffuso le nuove frontiere della realtà aumentata e virtuale. Tuttavia, AR e VR pongono al settore, come accennato, nuove sfide che riguardano la sicurezza, la privacy e la protezione dei dati personali. Come possono, ad esempio, gli avvocati garantire la protezione dei dati dei clienti sulle piattaforme e la sicurezza delle transazioni online? Come risolvere le controversie tra utenti virtuali? Come gestire i conflitti tra mondo reale e metaverso? L’imperativo è tenersi costantemente aggiornati e adottare gli strumenti giusti per assicurare un’adeguata protezione dei dati e dei sistemi da eventuali minacce informatiche e per garantire la conformità alle leggi vigenti.  

Uno dei primi passi per offrire servizi sempre più all’avanguardia e trasformare il proprio studio in uno studio telematico è scegliere un gestionale affidabile e sicuro come Netlex in Cloud, il software di TeamSystem Legal che permette di depositare gli atti da qualsiasi dispositivo, controllare in ogni momento udienze e attività da svolgere senza perdersi un appuntamento, consultare le pratiche o interagire con i propri clienti in pochi e semplici click. 

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