Passaggi generazionali negli Studi legali: sfida o opportunità?

Negli Studi legali, il passaggio generazionale rappresenta sempre un momento particolarmente critico. Se nelle imprese familiari questo tema è (o almeno dovrebbe essere) affrontato con strategie di lungo termine e strumenti strutturati, negli Studi professionali la successione è spesso lasciata a dinamiche informali, che rischiano di comprometterne la continuità e la crescita.
Nell’attuale contesto, complici l’evoluzione del mercato legale, l’ingresso di nuove tecnologie e il cambiamento delle aspettative dei giovani professionisti, il passaggio generazionale presenta ulteriori difficoltà e non si limita più solo a una mera questione di trasferimento della leadership, ma riguarda anche la capacità di trasformare lo Studio adottando nuovi modelli organizzativi.
Le sfide del passaggio generazionale negli Studi legali
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Trovare e trattenere i successori
Uno degli ostacoli principali è l’assenza di un ricambio generazionale naturale. I soci fondatori, che hanno costruito lo Studio con anni di lavoro e relazioni consolidate, spesso faticano a identificare eredi interni con la stessa determinazione imprenditoriale. Molti giovani avvocati oggi privilegiano un equilibrio tra vita privata e carriera, riducendo la disponibilità a investire a lungo termine in uno Studio.
Inoltre, la concorrenza degli Studi internazionali e delle nuove alternative professionali (in-house, boutique di nicchia, consulenza legale alternativa) rende più complesso attrarre talenti motivati a prendersi la responsabilità di tenere in mano le redini di uno Studio legale tradizionale.
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Trasferire la leadership senza perdere l’identità dello Studio
Un passaggio generazionale efficace non riguarda solo la cessione di quote o l’ingresso di nuovi soci, ma anche il trasferimento della cultura aziendale.
Gli Studi legali con una forte identità, costruita attorno alla personalità dei soci fondatori, rischiano di perdere il loro valore distintivo se il cambio di leadership avviene in modo improvvisato.
Il rischio è duplice:
- Resistenza al cambiamento da parte dei soci anziani, che possono temere la perdita di controllo.
- Eccessiva discontinuità con il passato, se le nuove generazioni vogliono trasformare radicalmente lo Studio senza mantenere i suoi elementi distintivi.
Strategie per una transizione efficace
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Pianificazione strategica e governance chiara
Nei grandi Studi internazionali, il passaggio generazionale è regolato da piani di successione ben definiti, con criteri di selezione trasparenti per i nuovi soci e percorsi di crescita strutturati. È il caso degli Studi che, per esempio, hanno implementato un sistema di leadership a rotazione per garantire un rinnovamento costante senza shock organizzativi.
Per gli Studi legali italiani, spesso caratterizzati da una governance meno strutturata, un primo passo fondamentale è formalizzare il processo di transizione. Questo significa:
- Identificare per tempo i possibili successori e coinvolgerli progressivamente nella gestione.
- Definire criteri chiari per l’ingresso in partnership, basati su merito e capacità di sviluppo del business.
- Predisporre strumenti contrattuali adeguati per il trasferimento di quote e governance.
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Creare un percorso di mentoring e affiancamento
Molti Studi commettono l’errore di considerare il passaggio generazionale come un evento, quando invece dovrebbe essere un processo graduale. Un modello efficace prevede un periodo di co-gestione, in cui i soci anziani trasferiscono progressivamente responsabilità ai nuovi leader.
Ad esempio, alcuni Studi adottano un sistema di “shadow management”, in cui i giovani professionisti affiancano i soci nelle decisioni strategiche prima di assumere ruoli chiave. Questo permette di mantenere la continuità nelle relazioni con i clienti e di garantire una transizione più fluida.
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Rinnovare il modello di business
Un passaggio generazionale di successo non può limitarsi a un cambio di nomi ai vertici: deve anche prevedere una revisione del modello organizzativo dello Studio. Le nuove generazioni di avvocati sono più orientate a modelli di lavoro flessibili, digitalizzazione e internazionalizzazione.
Alcuni Studi legali stanno sperimentando forme di partnership più agili, con una distribuzione delle responsabilità più ampia rispetto alla tradizionale struttura piramidale. Altri stanno investendo in nuove aree di pratica legate alla sostenibilità, alla tecnologia e alla compliance normativa, per attrarre talenti con competenze innovative.
Esempi di successo
Il modello delle boutique legali innovative
Alcuni Studi hanno trasformato il passaggio generazionale in un’opportunità per ripensare la propria identità. È il caso di alcune boutique specializzate, che hanno introdotto giovani soci con competenze verticali in settori emergenti (es. legal tech, ESG, Intelligenza Artificiale). Questo ha permesso di mantenere il valore del brand, ma con un posizionamento più attuale.
La strategia delle fusioni e acquisizioni
Un’altra soluzione sempre più diffusa è l’integrazione tra Studi. Alcuni Studi italiani hanno affrontato il passaggio generazionale attraverso fusioni strategiche con realtà complementari, per garantire una continuità operativa senza il rischio di perdita di leadership.
Questo è anche un modo per consolidare la propria presenza internazionale, anche grazie a una gestione efficace delle successioni interne e all’integrazione di team provenienti da realtà diverse.
Lezioni dal mondo corporate
Le aziende familiari affrontano il passaggio generazionale con strumenti avanzati come family buyout, patti di famiglia e holding di controllo.
Queste strategie possono essere debitamente adattate anche agli Studi legali?
Magari attraverso la creazione di STP che possano consentire un ingresso progressivo di nuovi soci, stabilendo meccanismi di successione regolati da patti parasociali? Oppure ancora creando un fondo interno con una percentuale degli utili annuali dello Studio per finanziare l’ingresso graduale di nuovi soci attraverso prestiti interni senza impatto immediato sulla redditività e regolando il rimborso del prestito da parte dei nuovi soci con una percentuale dei loro compensi futuri?
Lascio agli esperti di governance e fiscalità la risposta e, se negativa, almeno lo stimolo a provare a pensare a come mutuare – nel debito rispetto dei codici deontologici – delle formule tipicamente adottate dalle imprese alle realtà professionali.
Aspetti legali e fiscali della successione negli Studi legali
Oltre agli aspetti organizzativi, il passaggio generazionale deve essere gestito con attenzione anche dal punto di vista giuridico e fiscale. Alcuni strumenti utili includono:
- Patti parasociali, per regolare la governance e la progressiva uscita dei soci anziani.
- Clausole di exit, per evitare contenziosi tra le generazioni di soci.
- Ottimizzazione fiscale del trasferimento di quote, per ridurre il carico fiscale della successione.
In conclusione: la vera sfida è trasformare il passaggio generazionale in un’opportunità di crescita
Il passaggio generazionale negli Studi legali non è solo una questione di sostituzione della leadership, ma una sfida che coinvolge modelli organizzativi, innovazione e adattamento al mercato.
Gli Studi che sapranno affrontarlo con una strategia chiara, investendo su governance, mentoring e innovazione, riusciranno a trasformare questo momento critico in un’opportunità di crescita e rinnovamento.
