Intelligenza Artificiale: aiuto o ostacolo alla comunicazione?

17.06.2024 - Tempo di lettura: 1'
Intelligenza Artificiale: aiuto o ostacolo alla comunicazione?

È innegabile che l’intelligenza artificiale e il suo impiego in diversi ambiti sia oggetto dell’attenzione di molti nel corso degli ultimi anni. L’interesse verso l’applicazione delle varie forme di intelligenza artificiale nei vari ambiti è sempre crescente e con esso aumentano le fasi di sperimentazione per comprenderne le caratteristiche e sfruttarne al meglio le potenzialità. Ma entrando nello specifico della comunicazione, l’intelligenza artificiale può essere considerato un alleato nell’attuazione dei piani di comunicazione o invece bisogna accuratamente guardarsi bene dal suo utilizzo?

La svolta tecnologica dell’applicazione dell’intelligenza artificiale sta muovendo pareri contrastanti tra critiche e sostenitori. È innegabile che un suo corretto utilizzo può abbattere rapidamente i tempi di produzione, ma come in molte cose è fondamentale conoscere accuratamente lo strumento che si va ad utilizzare e farlo nel modo più corretto.

L’intelligenza artificiale applicata alla comunicazione fornisce agli operatori della comunicazione un’occasione di crescita: l’IA è un valore aggiunto se può aiutare a ragionare meglio, offre l’occasione, data da un maggiore tempo impiegato per sviluppare il pensiero, e generare informazione migliore a parità di tempo investito. Ma al contempo si pone la necessità di una revisione delle regole etiche, sulle quali la libera espressione si basa; e non si può non fare un ragionamento riguardante la tutela dei dati, sia personali, che aziendali, oltre che attivare dei processi che possano tutelare le persone da ogni tentativo manipolatorio.

E allora come può essere utilizzata l’intelligenza artificiale in maniera funzionale alla comunicazione?

Molte aziende, e sempre più anche gli studi professionali, stanno imparando ad utilizzare e impiegare l’intelligenza artificiale nei processi operativi per cui anche quelli riguardanti la comunicazione, in particolare grazie alla sua capacità di elaborare grandi quantità di dati in tempi brevi e di apprendere dalle scelte degli operatori umani, l’AI offre la possibilità di arricchire ogni fase con un importante apporto creativo e qualitativo.

L’Ai può essere utile per esempio per individuare trend e questioni dibattute indirizzando la scelta di un tema da trattare piuttosto che un altro; può suggerire la sequenza di trattazione, fornire schemi, suggerire le parole chiave da utilizzare in ottica SEO e i TAG, semplificare la raccolta di dati, proporre titoli, suggerire immagini da utilizzare, adattare i testi per veicolare la comunicazione a i vari canali social adattandone il corretto metro linguistico e il tone of voice adeguato a quel contesto, oltre che  interpretare i KPI (Key Performance Indicator, i parametri di misurazione delle interazioni generate), analizzare lo stato d’animo (sentiment) del pubblico e suggerire le  risposte appropriate ai commenti, dando la possibilità, quindi, di avere un quadro dell’efficacia del contenuto.

Ma si sostituisce all’abilità e alla competenza della persona? La risposta non può che essere negativa, il professionista competente in materia, infatti, può sfruttare le competenze della AI per migliorare la qualità della narrazione, concentrarsi sugli aspetti qualitativi, piuttosto che quelli quantitativi, e approfittare dell’apporto dell’intelligenza artificiale, per confezionare piani di comunicazione più strutturati, mirati ed efficaci. Ma improvvisarsi è sempre un errore e il livello di attenzione deve essere mantenuto alto, procedendo con controverifiche e accertamenti per non incappare nella produzione, magari involontaria, di fake news, o documenti contenenti dei falsi, o terminologie inappropriate. L’Ai è uno strumento potente, che va studiato, conosciuto, e applicato con le dovute cautele e ponendo sempre come analisi finale la mente umana e le competenze che nel tempo essa ha acquisito. È senza alcun dubbio una fantastica occasione di crescita ma se usata in modo responsabile e attento. Del resto la stessa ChatGPT riporta in fondo alla sua pagina la dicitura “ChatGPT può commettere errori. Considera di verificare le informazioni importanti”.

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