Come farsi conoscere professionalmente: consigli e strumenti
Sono avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, notai, ma dietro la professione ci sono uomini e donne; con vite, famiglie, interessi, passioni, e sarebbe bello, oltre che utile, trasferire una parte di questi nel progetto di comunicazione.
Perché oltre alle competenze, alla specializzazione, alle operazioni portate a termine, ai pareri sulle normative, c’è tutto il resto, che completa e delinea il profilo del professionista. Allora mi chiedo se non fosse utile, palesare, anche in parte, chi realmente si è e ciò che si fa attraverso la comunicazione.
È un modo per presentarsi a tutto tondo, per far percepire il lato umano oltre a quello professionale e mettere al servizio l’uno dell’altra.
Professionisti: quali sono i canali per farsi conoscere
Tante e varie possono essere le modalità per farlo.
Per esempio sposando dei progetti che è possibile seguire tramite le proprie competenze ma che abbiano al contempo risvolti di quelle che sono le proprie passioni e le proprie aspirazioni. Pensare, è un’ipotesi, a un’iniziativa legata all’arte, se si è dei cultori della materia, che possa abbracciare la propria passione e mettere la professione al servizio di questa.
O ancora sposare dei progetti pro bono sulla diversity, sostenibiltà, salute etc.
Molte sono le professioniste, per esempio, che sono diventate, grazie alle posizioni raggiunte, emblemi della diversity, portando la propria esperienza e mettendola a fattor comune per proporre iniziative, risolvere problematiche, accendere i riflettori, spostare l’attenzione su aspetti concreti.
Perché è solo conoscendo in prima persona le dinamiche e i risvolti che spesso si può apportare un contributo incisivo.
Grazie alla propria rete di conoscenze e contatti, a volte, è possibile far decollare progetti pro bono, supportare iniziative, insomma “sfruttare” la propria posizione per divulgare e diffondere determinati messaggi.
Lo strumento dei social, in questo, è davvero prezioso, e consente una diffusione rapida e capillare.
Molti potrebbero temere di mostrare il proprio lato umano, avendo paura possa essere percepito come debolezza; invece, tutt’altro, questo è indice di grandezza, di un individuo che non si ferma dietro al titolo di Avv. Dott. Etc… Ma che, invece, non ha paura di mostrate e mettersi in prima linea per messaggi in cui crede veramente.
E capita che siano questo tipo di messaggi, che mettono anche a nudo la persona che ne diventa testimonial, che fanno emergere la parte più autentica, e proprio grazie all’empatia che questo genera, è possibile sia questo aspetto a catalizzare l’attenzione e ad attrarre, perché no, anche dei nuovi clienti, che magari si trovano in sintonia col professionista proprio attraverso quel messaggio, al di fuori della professione, che esso/essa veicola.
Uno strumento diretto e immediato per “raccontarsi” è sicuramente il video.
Alcuni studi lo hanno già fatto, presentando i professionisti che vi lavorano all’interno con delle micro pillole video in cui si raccontano, in una chiave diversa, personale, a volte ironica, il che non guasta. In cui raccontano sé stessi, le passioni, la famiglia, facendo emergere, appunto, le proprie caratteristiche umane.
L’immagine del professionista tutto d’un pezzo non è più al passo con i tempi, dimostrare di avere a cuore un progetto umanitario, di essere testimonial di messaggi profondi, che tendono la mano al prossimo, oltre a far bene all’anima, ricordate, fa anche curriculum!