Gender Mainstreaming: uguaglianza di genere globale

09.09.2024 - Tempo di lettura: 2'
Gender Mainstreaming: uguaglianza di genere globale

Il gender mainstreaming è un concetto che, negli ultimi decenni, ha guadagnato sempre più importanza come strumento per affrontare le disuguaglianze di genere in modo strutturale e integrato nelle politiche pubbliche e aziendali. Spesso percepito erroneamente come un’iniziativa rivolta esclusivamente alle donne, il gender mainstreaming in realtà ha l’obiettivo di garantire che le politiche e le azioni considerino le differenze e le esigenze sia di uomini che di donne.

Introdotto a livello globale durante la Conferenza Mondiale sulle Donne di Pechino nel 1995, questo approccio ha spinto governi, organizzazioni internazionali e enti locali a riconsiderare le proprie politiche per promuovere un’uguaglianza sostanziale.

Ma facciamo un passo indietro.

Che cosa si Intende per Gender Mainstreaming?

Il gender mainstreaming consiste nell’integrare la prospettiva di genere in tutte le politiche pubbliche e i programmi. Ciò significa che, in ogni fase del processo decisionale – dalla pianificazione all’implementazione, fino al monitoraggio e alla valutazione – bisogna esaminare come tali decisioni possano influenzare uomini e donne in modo diverso.

Come chiarito dalla Guida al Mainstreaming di Genere dell’Iniziativa Comunitaria EQUAL, il gender mainstreaming non è un semplice add-on, ma un approccio strategico che cerca di modificare le strutture sociali esistenti, non per favorire solo le donne, ma per promuovere una maggiore equità tra i generi​.

Errate convinzioni e luoghi comuni sul gender mainstreaming

Visto che uno dei maggiori ostacoli alla corretta comprensione del gender mainstreaming è rappresentato da errate convinzioni che spesso accompagnano questo concetto, credo sia importante fare chiarezza analizzando di seguito i principali luoghi comuni

  1. Il gender mainstreaming è solo per le donne: molti pensano che il gender mainstreaming sia un’iniziativa indirizzata esclusivamente alle donne, ma questa percezione è errata. L’obiettivo del mainstreaming di genere è promuovere l’uguaglianza per entrambi i generi riconoscendo le differenze sociali tra uomini e donne e affrontando le disparità che colpiscono gli uni e le altre​.Parità
  2. di genere significa trattare tutti allo stesso modo: un altro stereotipo diffuso è che l’uguaglianza di genere implichi trattare uomini e donne esattamente allo stesso modo. In realtà, è esattamente l’opposto: proprio perché il gender mainstreaming riconosce che uomini e donne hanno esigenze diverse, trattare tutti nello stesso modo non porterebbe all’uguaglianza. Al contrario, è importante considerare le diverse necessità e opportunità di ciascun genere per garantire risultati equi​.
  3. Beneficia solo le donne: Contrariamente alla credenza comune, il gender mainstreaming non è progettato solo per le donne. Lo ripetiamo: mira a evidenziare e affrontare le disparità che riguardano anche gli uomini. Un esempio chiarificatore è il congedo di paternità: le politiche che non tengono conto del ruolo degli uomini nella cura dei figli penalizzano anche loro, limitando le loro opportunità di partecipazione alla vita familiare​. Il gender mainstreaming cerca di bilanciare queste esigenze, garantendo che anche gli uomini traggano benefici da una maggiore equità.
  4. Si tratta solo di numeri: Un’altra errata convinzione è che il gender mainstreaming si limiti a migliorare i dati statistici o l’accesso delle donne al mondo del lavoro e alle posizioni apicali. In realtà, il vero scopo è quello di cambiare le strutture sociali che perpetuano le disuguaglianze, promuovendo politiche che rispondano alle diverse esigenze di uomini e donne. Non si tratta solo di “aggiungere donne”, ma di ripensare radicalmente come le strutture organizzative influenzano i diversi generi​.

Storia del Gender Mainstreaming

La base teorica del gender mainstreaming trova le sue radici nelle politiche globali e comunitarie. La Conferenza di Pechino del 1995 ha segnato un importante punto di svolta. Durante la conferenza, è stata adottata la Piattaforma d’azione di Pechino, che ha sancito il gender mainstreaming come principio guida per raggiungere l’uguaglianza di genere. Da quel momento, i governi di tutto il mondo hanno cominciato a implementare il mainstreaming di genere come parte delle loro politiche pubbliche, e l’Unione Europea ha seguito rapidamente questo esempio con il Trattato di Amsterdam del 1997, formalizzando l’impegno verso la parità di genere nelle politiche comunitarie.

Gender mainstreaming in Europa

L’approccio del gender mainstreaming è stato adottato dall’Unione Europea come strategia fondamentale per promuovere l’uguaglianza di genere. Questo impegno si è concretizzato attraverso numerose direttive e programmi, come il Fondo Sociale Europeo (FSE), che ha promosso il mainstreaming di genere nelle politiche del lavoro e dell’inclusione sociale. Attraverso l’iniziativa EQUAL, ad esempio, si è richiesto ai progetti di sviluppo di includere sistematicamente una prospettiva di genere in tutte le fasi del ciclo progettuale​.

Sfide e Opportunità del Gender Mainstreaming

Nonostante i progressi, il gender mainstreaming incontra ancora resistenze. Molti vedono queste politiche come una lotta tra uomini e donne, in cui un genere deve cedere vantaggi all’altro. Tuttavia, la sfida sta nel dimostrare che una società equa porta vantaggi per tutti e non solo a un gruppo di persone. Le politiche inclusive non solo migliorano le condizioni di vita delle donne, ma permettono anche agli uomini di accedere a nuove opportunità, come nel caso del congedo di paternità o nella partecipazione alla cura dei figli​.

Il gender mainstreaming è una strategia potente e necessaria per affrontare le disuguaglianze di genere in modo sistematico. Non si tratta di una misura temporanea o di un’iniziativa mirata esclusivamente alle donne, ma di un approccio globale che mira a trasformare le strutture sociali per promuovere l’uguaglianza per tutti.

Per realizzare una società più equa, è fondamentale che tutti i decisori politici, gli attori sociali e i cittadini comprendano che l’equità di genere non è un gioco a somma zero, ma un’opportunità di crescita e progresso per tutti i membri della società.

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