La rivoluzione dei chatbot nell’assistenza legale

L’assistenza legale virtuale è oggi una realtà sempre più diffusa e rappresenta il futuro del settore. Grazie all’utilizzo di chatbot e strumenti di Intelligenza Artificiale gli Studi legali possono ora offrire servizi di supporto ai clienti in modo più rapido ed efficiente, rispondendo alle domande più comuni e fornendo risposte più immediate e precise rispetto ai metodi tradizionali. I chatbot, e le loro molteplici applicazioni pratiche, stanno dunque rivoluzionando il mondo dell’assistenza legale e i vantaggi che ne derivano sono innumerevoli.

Chatbot per Studi legali: cosa sono e come funzionano

I chatbot per Studi legali sono software (bot) di Intelligenza Artificiale realizzati per simulare conversazioni umane (chat) al fine di fornire informazioni legali agli utenti che le richiedono attraverso testi o audio. Si tratta di assistenti virtuali automatizzati e progettati per comprendere e rispondere alle domande più frequenti. Sono in grado di utilizzare l’elaborazione del linguaggio naturale per comprendere l’intento di un messaggio, estrarre le informazioni necessarie e generare una risposta utile. Sulla base di questa comprensione possono quindi fornire consigli legali elementari, informazioni su pratiche amministrative, aiutare e guidare gli utenti nella compilazione di moduli e persino creare documenti.

Alla base del loro funzionamento c’è il machine learning, cioè la creazione di nuovi dati a partire da una serie di dati esistenti: si tratta di sistemi basati su algoritmi di apprendimento automatico addestrati su vasti dataset e capaci di generare nuovi contenuti (testi, immagini, suoni). Tutto questo migliora la loro comprensione del linguaggio legale specifico e l’emulazione del ragionamento umano e li rende assistenti sempre più preziosi per gli Studi legali. Uno dei software chatbot ad oggi più diffusi è ChatGPT, sviluppato da OpenAI e caratterizzato da avanzate capacità di elaborazione del linguaggio naturale. ChatGPT è in grado di generare video, immagini e testi simili a quelli umani, rispondere a domande, tradurre da una lingua all’altra e interagire con gli utenti in modo naturale imparando dalle conversazioni che ha con gli utenti stessi. Gli algoritmi su cui si basa sono addestrati su grandi quantità di dati di testo (tratti da libri, articoli, contenuti online, conversazioni umane) o input visivi.

Applicazioni pratiche

I chatbot per l’assistenza legale possono essere utilizzati in vari modi, a seconda delle esigenze specifiche di uno Studio. Ecco alcune delle applicazioni più comuni e utili.

• Risposte a domande frequenti (FAQ). I chatbot in questo caso si trovano sulle pagine web dello Studio, di solito in basso a destra, e forniscono assistenza in tempo reale; sostituiscono quella che un tempo era la pagina delle FAQ, contenente delle risposte predefinite alle domande più comuni e frequenti poste dagli utenti. Oggi grazie a tecnologie sempre più sofisticate i chatbot sono in grado di comprendere e rispondere in modo più naturale e accurato alle varie richieste: in ambito legale possono per esempio dare informazioni generali sui servizi offerti dallo Studio, su quali documenti siano necessari per aprire una pratica o sui costi indicativi delle consulenze. In questo modo il cliente potrà ottenere le informazioni necessarie senza dover aspettare una risposta per telefono o via email. I chatbot vengono così utilizzati per la gestione automatizzata delle richieste dei clienti.
• Assistenza nella redazione di atti o altri tipi di documenti. La maggior parte degli Studi legali dedicano molto del loro tempo a fornire istruzioni ai clienti sulla documentazione necessaria per avviare o gestire una pratica. Un chatbot oggi può farlo al posto loro spiegando ai clienti quali documenti portare, come compilarli e quali errori evitare. Non solo: gli stessi avvocati possono usare i chatbot per accelerare il processo di ricerca giurisprudenziale. Attraverso l’analisi rapida di vasti archivi di leggi, precedenti, articoli e altri documenti legali sono capaci, infatti, di identificare materiale rilevante e aggiornato su casi specifici o questioni giuridiche con una precisione superiore a quella dei metodi tradizionali. I chatbot sono in grado ad esempio di estrarre dati, individuare parole chiave, clausole, sintesi di sentenze, email o articoli e assistere gli Studi legali nella stesura di bozze di contratti, atti e pareri garantendo precisione e conformità alle norme vigenti. consentono inoltre di correggere, modificare e integrare velocemente contratti, repliche, lettere e documenti giuridici, oltre a tradurre qualunque tipo di testo nelle principali lingue del mondo.
• Gestione degli appuntamenti. Un altro campo d’uso frequente è la gestione degli appuntamenti. I chatbot possono interagire con i clienti per fissare appuntamenti, trovare orari disponibili e inviare promemoria, integrandosi con l’agenda dello Studio. Questo servizio riduce il carico di lavoro per i collaboratori e migliora l’esperienza del cliente.
• Supporto per la valutazione dei casi. Un chatbot può aiutare nella fase preliminare di valutazione dei casi, ponendo alcune domande al cliente per raccogliere informazioni iniziali. In questo modo, il cliente può avere una prima idea sulla possibilità di procedere con un’azione legale e lo Studio legale può ottenere una panoramica del caso, ottimizzando i successivi incontri con gli avvocati.
• Gestione dei pagamenti. In alcuni casi, i chatbot possono gestire aspetti relativi alla fatturazione, come l’invio di richieste di pagamento o la condivisione di informazioni sugli importi dovuti e sulle modalità di pagamento. Automatizzare questa funzione consente di ridurre le incombenze amministrative e facilitare la gestione finanziaria del cliente.

Vantaggi dell’assistenza legale virtuale tramite chatbot

L’implementazione di chatbot per l’assistenza legale offre numerosi vantaggi, sia per i clienti che per lo Studio legale. Eccone alcuni.

• Accessibilità. I chatbot sono attivi 7 giorni su 7, garantiscono quindi una presenza costante e sono in grado di risolvere i dubbi dei clienti in qualsiasi momento, anche fuori dall’orario di lavoro.
• Riduzione dei tempi di risposta. Rispetto all’attesa tradizionale per una risposta via email o per telefono, i chatbot rispondono in tempo reale migliorando la soddisfazione del cliente e riducendo i tempi di attesa.
• Ottimizzazione delle risorse. L’automazione delle attività ripetitive permette agli avvocati dello Studio di non dover perdere tempo prezioso a rispondere alle domande più comuni dei clienti e di focalizzarsi su attività legali più complesse e di più alto valore. Questo porterà anche a una riduzione dei costi di gestione dal momento che non sarà più necessario impiegare risorse umane per rispondere a ogni richiesta.
• Personalizzazione. I chatbot più all’avanguardia possono fornire consulenze legali e risposte personalizzate, create cioè su misura in base al profilo e alle esigenze del cliente, rendendo l’esperienza più efficiente e adeguata alle sue necessità specifiche.
• Precisione e accuratezza. I chatbot sono costantemente aggiornati alle ultime normative e sono quindi in grado di fornire informazioni sempre più accurate e affidabili.

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