AI e big data: la rivoluzione dei grandi Studi legali
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Negli ultimi anni l’integrazione di AI e big data nei grandi Studi legali ha rappresentato una svolta significativa per il settore. Grazie al supporto di tecnologie avanzate come il Machine Learning, l’Intelligenza Artificiale (AI) permette ormai di gestire, analizzare e interpretare enormi quantità di dati in modo rapido ed efficace supportando decisioni strategiche e migliorando l’efficienza operativa. Ecco come gli studi legali possono adottare soluzioni AI per gestire i big data in modo più efficace e sicuro.
AI e Big Data: come collaborano
I grandi Studi legali si trovano ogni giorno a gestire una grande quantità di dati (Big Data) provenienti da diverse fonti: contratti, atti, registri giudiziari, pubblicazioni, e-mail.
I Big Data sono caratterizzati non solo dalla quantità, ma anche dalla complessità dovuta alla loro varietà, per questo è importante disporre degli strumenti giusti per raccoglierli, archiviarli e analizzarli. L’Intelligenza Artificiale (AI) e le sue applicazioni svolgono in questo ambito un ruolo cruciale, automatizzando la raccolta, l’analisi e l’estrazione di informazioni dai Big Data. L’analisi dei dati (o Legal Analytics) consente di ottenere insight preziosi, individuare criticità e aree di miglioramento, monitorare le performance e ottimizzare i processi per ottenere livelli di produttività più elevati. Dati su tendenze giudiziarie, preferenze dei giudici o andamento dei casi possono essere utilizzati, ad esempio, per proporre ai clienti soluzioni più mirate e personalizzate. L’analisi dei dati può essere utile anche per valutare le prestazioni degli studi, monitorare i tempi di risposta ai clienti, ottimizzare la distribuzione delle risorse, migliorare la gestione del rischio o garantire la conformità alle normative vigenti. Un approccio data-driven può fare la differenza tra vincere o perdere un caso. Ecco cosa succede quando AI e Big Data si incontrano.
Machine Learning per Studi legali
Il Machine Learning è un’applicazione dell’Intelligenza Artificiale Generativa che tramite algoritmi sofisticati crea sistemi in grado di apprendere specifici task sulla base di un set di dati. Si tratta di macchine che, sulla base dell’apprendimento automatico, imparano a svolgere vari compiti, migliorando nel tempo le proprie prestazioni e sviluppando la capacità di generare nuovi contenuti; riproducono cioè un meccanismo simile a quello della mente umana. Dalla catalogazione e archiviazione dei documenti alla ricerca giuridica fino alla generazione di testi, immagini o video i campi di applicazione degli strumenti di GenAI sono vastissimi.
Un esempio sono le varie app di AI come ChatGPT o Gemini che semplificano in diversi modi il lavoro di uno studio legale di grandi dimensioni a partire dalla possibilità di accelerare la fase di ricerca giuridica: analizzando rapidamente migliaia di sentenze, leggi, casi precedenti, articoli e altri documenti legali, sono infatti in grado di identificare, con una precisione superiore a quella dei metodi tradizionali, materiale rilevante su casi specifici o questioni giuridiche. Possono estrarre dati, individuare questioni critiche, parole chiave, clausole, sintesi di sentenze, e-mail o articoli e assistere gli studi legali nella stesura di bozze di contratti, documenti e pareri. Grazie al Machine Learning è possibile inoltre automatizzare il processo di revisione dei contratti, identificando clausole rischiose o non conformi.
Strumenti di AI e analisi predittiva legale
Sulla base delle tecniche di Machine Learning è possibile individuare la probabilità di risultati futuri basandosi sui dati storici. È il caso dell’analisi predittiva che permette di estrarre, elaborare e analizzare grandi quantità di dati (Big Data) e di rintracciare tendenze, modelli o anomalie che altrimenti sfuggirebbero alla mente umana. I modelli previsionali ottenuti possono essere utilizzati da un avvocato per valutare ad esempio le probabilità di vittoria di un caso, prevederne l’esito, i rischi a essa connessi o i costi correlati; la Legal Analytics permette anche di valutare le performance degli studi, monitorare i tempi di risposta ai clienti, ottimizzare la distribuzione delle risorse e garantire la conformità alle normative vigenti per prendere decisioni più consapevoli o fornire consulenze legali più efficaci. Nell’ambito della due diligence l’analisi predittiva può aiutare ad analizzare rapidamente un grande volume di documenti per valutare i rischi di una transazione.
Non solo: l’analisi di grandi set di dati permette di identificare anomalie e comportamenti insoliti e prevenire quindi attività fraudolente, rivelandosi un’alleata preziosa soprattutto in ambito di protezione dati e privacy.
Soluzioni AI e Big Data nei grandi Studi legali: alcuni esempi concreti
Il ricorso all’Intelligenza Artificiale in diversi ambiti del diritto come l’analisi di documenti, la previsione di esiti processuali e l’assistenza nelle negoziazioni è ormai una realtà concreta. Lo dimostra per esempio la Cina che dal 2016 lavora a un algoritmo in grado di elaborare accuse in autonomia con una precisione del 97%. Nello specifico, può formulare accuse per otto tipi di reati diversi come frode con carta di credito, operazioni di gioco d’azzardo, guida pericolosa, lesioni intenzionali, ostruzione ai doveri ufficiali e furto.
Rispetto ai precedenti sistemi di AI utilizzati principalmente come strumenti di ricerca o di analisi forense, la tecnologia testata dalla procura di Shanghai Pudong e addestrata su più di 17 mila casi giudiziari dal 2015 al 2020, sarebbe in grado di formulare autonomamente un’accusa a carico di un indagato.
E non è l’unico caso al mondo: nel febbraio del 2013 Eric Loomis fermato mentre guidava un’auto usata durante una sparatoria nel Wisconsin (Stati Uniti), fu arrestato con l’accusa di non essersi fermato al controllo della polizia e condannato a sei anni di reclusione. Il giudice aveva stabilito la pena servendosi anche del punteggio assegnato all’imputato da un algoritmo denominato Compas. Loomis presentò appello per non aver ricevuto un processo equo, ma la corte suprema del Wisconsin rigettò l’impugnazione sostenendo che il verdetto sarebbe stato lo stesso anche senza l’uso di Compas.
Come implementare l’AI nei grandi Studi legali
L’adozione dell’AI richiede un approccio strategico. Ecco alcuni passi fondamentali per integrare queste tecnologie nei grandi studi legali.
- Valutare le necessità dello studio. Analizzare i processi interni e identificare le aree in cui l’AI può offrire il massimo valore.
- Formazione del personale. Investire nella formazione del personale per garantire un utilizzo efficace delle nuove tecnologie.
- Monitorare i risultati. Valutare regolarmente l’efficacia delle tecnologie implementate, apportando miglioramenti dove necessario.
Un modulo pensato ad hoc per integrare sistemi AI negli Studi legali è TeamSystem Legal AI, una delle funzionalità di TeamSystem Studio Legal, che permette a tutti i professionisti dei grandi studi legali di automatizzare le operazioni più ripetitive, eseguire rapidamente attività come la revisione di documenti, la gestione di contratti e l’analisi di grandi quantità di dati, consentendo agli avvocati di concentrarsi su mansioni più complesse e ad alto valore aggiunto. Nello specifico TeamSystem Legal AI è un assistente virtuale prezioso per:
- generare riassunti, relazioni e analisi dei documenti in base al contenuto;
- generare testo per documenti ed e-mail;
- gestire l’agenda e gli appuntamenti tramite una chat con messaggi ‘colloquiali’;
- generare documenti da foto e immagini
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