Vantaggi della robotica collaborativa per le PMI
L’industria manifatturiera è ormai entrata in quella che possiamo definire Quarta Rivoluzione Industriale. E, se la Terza Rivoluzione Industriale è stata caratterizzata dall’adozione di tecnologie quali computer e robot, l’Industria 4.0 vede nella robotica collaborativa un’opportunità per migliorare efficienza, sicurezza e flessibilità. Opportunità che dovrebbe essere colta anche dalle PMI, con l’estensione dell’utilizzo dei cosiddetti cobot in una vasta gamma di settori applicativi, tra cui quello alimentare, il settore metallurgico, l’automotive, l’elettronica, il settore chimico e farmaceutico, nonché per la ricerca.
Ma cosa sono esattamente i cobot e quali sono i vantaggi che le industrie possono trarre dalla robotica collaborativa? In questo articolo esaminiamo alcuni aspetti da non sottovalutare.
Cos’è la robotica collaborativa nell’Industria 4.0
Le industrie operanti nel settore manifatturiero riconoscono sempre più l’importanza di convertirsi in smart factory. Non si parla più di semplici automatismi, bensì di sistemi e tecnologie comunicanti e interconnesse che affiancano l’uomo nella produzione, nella velocizzazione dei modelli di sviluppo e, di conseguenza, nel soddisfare le esigenze del mercato, sempre più mutevoli e personalizzate.
È in questo contesto che si parla di robotica collaborativa, una branca dell’automazione industriale che si concentra sulla creazione e implementazione di sistemi robotici in grado di lavorare insieme agli esseri umani.
La differenza tra robot collaborativi e robot industriali
L’introduzione di robot nell’industria non è di certo una novità. Tuttavia, le tecnologie e i processi produttivi cambiano di anno in anno, con nuovi strumenti a disposizione per migliorare l’efficienza dei processi produttivi e rendere maggiormente competitive le fabbriche.
Nell’Industria 4.0, la novità sta proprio nei cosiddetti cobot, anche detti robot collaborativi (o collaborative robots). Chiaramente, l’obiettivo resta quello di lasciare ai robot i compiti ripetitivi e automatici, per consentire al personale umano di avere a disposizione più tempo ed energia.
Esistono, però, delle differenze tra un robot collaborativo e un robot tradizionale.
Vediamo le principali:
- i robot collaborativi interagiscono e cooperano con gli esseri umani all’interno dello stesso spazio di lavoro, senza la necessità di barriere fisiche o recinzioni di sicurezza, mentre i robot industriali operano spesso in aree separate o isolate a causa dei potenziali rischi per la sicurezza;
- i cobot garantiscono una maggiore sicurezza e prevenzione di incidenti e infortuni, poiché, a differenza dei robot tradizionali, sono dotati di sensori avanzati e sistemi di sicurezza che consentono loro di rilevare la presenza umana e di smettere immediatamente di operare in caso di interazione pericolosa;
- dimensioni e peso ridotti per i cobot, che, a differenza dei robot tradizionali, risultano più leggeri e compatti, nonché progettati per semplificare l’interazione uomo-macchina, grazie a interfacce intuitive e programmazioni e configurazioni più semplici.
È chiaro, dunque, che i robot collaborativi offrano dei vantaggi in più rispetto ai tradizionali robot industriali. Ciò non significa, però, che questi ultimi debbano essere del tutto sostituiti dai cobot: entrambi i tipi di robot, infatti, possono collaborare con gli esseri umani e portare a un efficientamento della produzione.
I vantaggi della robotica collaborativa
Da quanto appena detto, è facile dedurre come la robotica collaborativa apporti immensi benefici alle industrie che ne fanno uso, PMI comprese, come l’aumento dell’efficienza e della produttività per la supply chain. Questi, però, non sono gli unici vantaggi che possono essere evidenziati.
Di seguito vediamo alcuni dei più rilevanti.
Riduzione dei costi
In linea generale, l’adozione di robot collaborativi porta a una riduzione dei costi.
In primo luogo, perché questi assicurano maggiore produttività, oltre al miglioramento della qualità e alla capacità di individuare preventivamente guasti e malfunzionamenti.
Inoltre, essendo più semplici da gestire rispetto ai robot e richiedendo tempi di apprendimento ridotti, i cobot consentono di risparmiare sui costi di formazione del personale addetto al loro utilizzo.
Sicurezza e riduzione dei rischi
Come già accennato, grazie a sensori di sicurezza e algoritmi intelligenti, capaci di rilevare la presenza umana, i cobot possono spostarsi nell’ambiente senza limitazioni e senza mettere in alcun modo a rischio la sicurezza dei lavoratori.
Flessibilità e adattabilità
I cobot sono progettati per essere più flessibili e adattabili rispetto ai robot industriali tradizionali. Possono essere facilmente programmabili e riconfigurabili per svolgere una varietà di compiti diversi, senza la necessità di riconfigurazioni complesse.
Inoltre, eventuali modifiche su una linea di prodotto e adattamenti della produzione si dimostrano maggiormente rapide con i cobot rispetto all’impiego dei tradizionali robot industriali.
Competitività e innovazione
Grazie a tutte le caratteristiche sin qui elencate, i cobot consentono alle aziende di rivelarsi più competitive in un mercato che richiede prodotti realizzati in base alle esigenze dei clienti.
Liberando gli operatori umani da compiti ripetitivi, i cobot consentono loro di concentrarsi su attività più creative e ad alto valore aggiunto, come l’innovazione e lo sviluppo di nuovi prodotti o processi.
Altri strumenti per l’Industria 4.0
L’adozione della robotica collaborativa aiuta le aziende ad essere più competitive e a migliorare i propri processi produttivi. Va detto, però, che per ottenere risultati concreti è necessario dotarsi di sistemi di gestione e organizzazione che consentano di valutare le esigenze del contesto, prendere decisioni mirate e analizzare le performance in tempo reale.
È per questo motivo che, tra gli strumenti più preziosi dell’Industria 4.0, ci sono anche i software gestionali. TeamSystem Industry 4.0, ad esempio, è una soluzione che consente di analizzare e monitorare i dati raccolti in ogni fase del processo di produzione, al fine di identificare le tendenze e individuare tempestivamente eventuali inefficienze o aree di miglioramento.
Un valido esempio di potenziamento trasversale del processo produttivo grazie agli strumenti forniti dall’Industria 4.0 è rintracciabile nel settore vitivinicolo. Con TeamSystem Wine, infatti, viene ottimizzata ogni fase della produzione, dalla vinificazione all’imbottigliamento (con l’impiego di cobot), passando per il monitoraggio della qualità del vino e delle bottiglie che verranno immesse sul mercato, fino alla logistica, garantendo una tracciabilità precisa di ogni passo operativo.
L’utilizzo di un sistema gestionale per il settore manifatturiero può contribuire a migliorare l’efficienza operativa, la qualità del prodotto e la competitività complessiva dell’azienda, consentendole di adattarsi rapidamente alle mutevoli condizioni del mercato e di ottenere un vantaggio strategico.