Rifinanziamento della Legge Sabatini
La Legge di Bilancio 2020 non si limita a dare attuazione al Piano Transizione 4.0 a favore delle imprese, ma prevede la proroga delle misure strategiche del Mise, tra cui la Legge Sabatini. Tale agevolazione, nella misura di contributo a copertura degli interessi sui finanziamenti bancari, è messa a disposizione di micro, piccole e medie imprese con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.
Nello specifico, la Legge Sabatini è finalizzata alla concessione di finanziamenti agevolati sugli investimenti volti all’acquisto a titolo di proprietà o all’acquisizione in leasing finanziario di beni nuovi materiali o immateriali ad uso produttivo ed un correlato contributo statale in conto impianti. Vi è, inoltre, la possibilità di usufruire del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” che offre una copertura di garanzia fino all’80% dell’ammontare del finanziamento, fermo restando i requisiti previsti dalla normativa.
La Legge Sabatini del 2020 sostiene in particolare gli investimenti green e gli investimenti nel Mezzogiorno. Di fatto, il 30% delle risorse stanziate (31,5 milioni) è riservato agli investimenti 4.0 delle imprese del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) che investono in macchinari digitali; mentre un’altra riserva pari al 25% delle risorse (26 milioni) sarà destinata a sostenere le imprese nell’acquisto di macchinari nuovi, anche tramite leasing, a basso impatto ambientale e investimenti nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’eco-sostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Resta invariato il mantenimento del meccanismo preferenziale a favore degli investimenti in beni 4.0.
Ulteriori novità del 2020 sono: l’abolizione della soglia massima di 2 milioni di euro per gli investimenti ammissibili, considerando quindi per l’anno 2020 investimenti fino a 4 milioni di euro e la possibilità di erogare il contributo in un’unica soluzione qualora l’investimento non superi 100 mila euro.
L’intensità del contributo, inoltre, aumenta sia per le imprese di micro e piccola dimensione, alle quali spetterà nella misura del 5%; sia per le imprese di media dimensione, che riceveranno un contributo del 3,575%.
I requisiti di accesso restano gli stessi, infatti possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese e sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione delle attività finanziarie e assicurative e delle attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione. Inalterate risultano anche le tipologie di investimenti ammissibili, oltre a quelle sopra citate, introdotte per il nuovo anno.